Recensione
Fullmetal Alchemist: Brotherhood
10.0/10
Recensione di chiara ^_^
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"Una lezione senza dolore non ha senso. Dal momento che non si può ottenere nulla senza sacrificio. Ma quando si può fermare il dolore e superarlo, le persone ottengono un cuore forte che non perderanno mai. Si, un cuore d'acciaio."
"FullMetal Alchemist: Brotherhood" è un grande anime e un racconto corale; è il racconto di tante persone che mostrano e dimostrano che il bene e il male, in una precisa e inalienabile definizione di esse stesse, non esistono: le persone hanno la loro propria luce e le loro ombre; alcune di esse vivono felici, lontane da ogni turbamento, e altre convivono con l'orrore che hanno dentro.
FMAB descrive le persone, le descrive senza filtri, senza interpretazioni infantili e senza ipocrisia, descrive le persone come sono, persone che sono prima di tutto uomini le cui azioni sono frutto della loro vita, del loro modo di interpretare il mondo; persone che, purtroppo, spesso, sono vittime e schiave di se stesse, dell'odio che provano, del loro passato, del senso di colpa, dei propri desideri, del razzismo e della stupidità che le circonda, dei fantasmi che tutti noi ci portiamo dietro. I personaggi peggiori, quelli che commettono gli atti più infimi e bestiali, alla fine, non li si odia, e i personaggi che sembrano positivi poi perfetti non sono, corrosi dalla voglia di emergere, dalla superbia e dal delirio di onnipotenza. Primo fra tutti il protagonista, Edward Elric, un personaggio che è ben lontano dall'essere l'eroe perfetto: perseguitato dal senso di colpa e convinto, arrogantemente, di poter fare qualunque cosa.
Ma Edward, tragicamente, diventerà consapevole della sua impotenza, banalmente dettata dal suo essere un uomo, imperfetto e non onnipotente. Edward si confronterà, quindi, con la sua incapacità, dettata dalla mancanza, a volte, dei mezzi per affrontare le situazioni che gli si presentano davanti, ma non si perderà mai d'animo e mostrerà un coraggio e una forza di volontà che solo la voglia di andare avanti e di raggiungere i propri obiettivi può dare.
Edward e Alphonse sono un meraviglioso affresco di che cosa sia, realmente, l'amore fraterno, e quale forza esso possa dare. Ma il tema fraterno non è il solo tema affrontato: si riflette sul tema del perdono e dell'odio e sulle loro implicazioni. Si parla del "cambiamento" e della morte.
Ma il tema principale è sempre è comunque "l'uomo": in tutte le sue sfaccettature, complesso e meraviglioso, né buono né cattivo, splendidamente imperfetto, così perfetto nella sua imperfezione da scatenare, forse, l'invidia della di chi perfetto lo è davvero.
Splendido è il comparto prettamente tecnico che si mantiene per tutti i 64 episodi a un livello da manuale. Bellissime le colonne sonore: belle e messe al momento giusto; le opening e le ending sono anch'esse di particolare valore, preparando sapientemente lo spettatore alla visione della puntata.
In sostanza lo consiglio vivamente a tutti. Voto: 10
"FullMetal Alchemist: Brotherhood" è un grande anime e un racconto corale; è il racconto di tante persone che mostrano e dimostrano che il bene e il male, in una precisa e inalienabile definizione di esse stesse, non esistono: le persone hanno la loro propria luce e le loro ombre; alcune di esse vivono felici, lontane da ogni turbamento, e altre convivono con l'orrore che hanno dentro.
FMAB descrive le persone, le descrive senza filtri, senza interpretazioni infantili e senza ipocrisia, descrive le persone come sono, persone che sono prima di tutto uomini le cui azioni sono frutto della loro vita, del loro modo di interpretare il mondo; persone che, purtroppo, spesso, sono vittime e schiave di se stesse, dell'odio che provano, del loro passato, del senso di colpa, dei propri desideri, del razzismo e della stupidità che le circonda, dei fantasmi che tutti noi ci portiamo dietro. I personaggi peggiori, quelli che commettono gli atti più infimi e bestiali, alla fine, non li si odia, e i personaggi che sembrano positivi poi perfetti non sono, corrosi dalla voglia di emergere, dalla superbia e dal delirio di onnipotenza. Primo fra tutti il protagonista, Edward Elric, un personaggio che è ben lontano dall'essere l'eroe perfetto: perseguitato dal senso di colpa e convinto, arrogantemente, di poter fare qualunque cosa.
Ma Edward, tragicamente, diventerà consapevole della sua impotenza, banalmente dettata dal suo essere un uomo, imperfetto e non onnipotente. Edward si confronterà, quindi, con la sua incapacità, dettata dalla mancanza, a volte, dei mezzi per affrontare le situazioni che gli si presentano davanti, ma non si perderà mai d'animo e mostrerà un coraggio e una forza di volontà che solo la voglia di andare avanti e di raggiungere i propri obiettivi può dare.
Edward e Alphonse sono un meraviglioso affresco di che cosa sia, realmente, l'amore fraterno, e quale forza esso possa dare. Ma il tema fraterno non è il solo tema affrontato: si riflette sul tema del perdono e dell'odio e sulle loro implicazioni. Si parla del "cambiamento" e della morte.
Ma il tema principale è sempre è comunque "l'uomo": in tutte le sue sfaccettature, complesso e meraviglioso, né buono né cattivo, splendidamente imperfetto, così perfetto nella sua imperfezione da scatenare, forse, l'invidia della di chi perfetto lo è davvero.
Splendido è il comparto prettamente tecnico che si mantiene per tutti i 64 episodi a un livello da manuale. Bellissime le colonne sonore: belle e messe al momento giusto; le opening e le ending sono anch'esse di particolare valore, preparando sapientemente lo spettatore alla visione della puntata.
In sostanza lo consiglio vivamente a tutti. Voto: 10