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7.0/10
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Premetto che, a differenza degli altri recensori, non avevo grandi aspettative nei confronti di questo anime: stavo cercando un buon titolo, preferibilmente di genere horror (nonostante sia una ragazza, apprezzo ogni tanto un po' di splatter e di tensione), e che, allo stesso tempo, non fosse particolarmente lungo. Insomma, cercavo un anime leggero e godibile, in grado però di emozionarmi.
Tutto sommato "Another" risponde a queste prerogative: è indubbiamente un anime di breve durata, con una grafica pazzesca, un'opening eccezionale e una trama scorrevole e in grado di incuriosire parecchia gente. Però c'è un però.

La prima parte, ovvero circa i primi 5 episodi, mi hanno tenuta incollata allo schermo del computer e sono stati in grado di farmi rabbrividire più di una volta (sarà che li ho guardati di sera): la trama era presentata piuttosto bene, le rivelazioni si susseguivano con il giusto ritmo e i personaggi dall'aria misteriosa mi hanno molto incuriosito. Ho notato tuttavia che, man mano che la storia andava avanti, e in particolare con l'episodio 8, la suspense calava progressivamente e il numero eccessivamente alto di scene di morte, invece che dare quel tocco in più all'anime, lo rendeva fin noioso. Le ultime puntate le ho guardate più che altro per inerzia.
Vi è un miglioramento verso la fine: quella della gita è stata una trovata interessante, tuttavia il finale lascia davvero a desiderare: si scopre semplicemente chi è il morto, mentre avrei preferito saperne qualcosa di più sulla maledizione in generale, magari sul modo per fermarla definitivamente, ma ciò non ci è dato sapere.

Passiamo dunque ai personaggi: se all'inizio era piacevole vedere quanto Misaki fosse misteriosa e quanto Koichi fosse figo - perchè Sakakibara-kun è davvero figo - e allo stesso tempo legato a Misaki, dopo un po' la cosa rompe. Un minimo di evoluzione del carattere dei personaggi, un minimo di introspezione psicologica ci devono essere, sia che siano 12 episodi sia che siano 50.
I personaggi difatti non cambiano, sono sempre gli stessi, confinati nel proprio ruolo e, di conseguenza, incapaci di trasmettere emozioni o di commuovere.

Voi direte: è un horror, che necessità ha di commuovere?
Il fatto è che, sebbene sia un horror, episodio dopo episodio viene smarrita la capacità di spaventare e tenere sulle spine: ciò è dovuto principalmente alla formula trita e ritrita della, come la chiamo io, "scoperta dell'ultimo secondo".
Mi spiego meglio. Lo schema è questo: alla fine di ogni puntata un personaggio sta per fare una mega-rivelazione, nell'episodio successivo la rivelazione si rivela un'informazione di poco conto, e il resto della puntata è costituito da, perdonatemi il termine, fancazzismo allo stato puro. Quasi al termine dei venti minuti vi è un'altra rivelazione con lo scopo di tenerci sulle spine.
Questo avviene in ognuna delle undici, stramaledettissime puntate.
Ciononostante assegno 7 a quest'anime per via dei pregi precedentemente citati: la grafica perfetta, l'opening veramente coinvolgente, e le prime puntate in grado di tenere lo "spettatore" con il fiato sospeso in attesa dell'episodio successivo.
Il punto dolente che però ha abbassato il voto di uno/due punti, è stato il finale, veramente banale.