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Il film non inizia proprio bene per una discutibile scelta di adattamento. Il titolo originale di "Arrestate Ryo Saeba!" era molto più ambiguo, portando con sé un'ombra misteriosa e preoccupante acuita dal fatto che fosse l'ultima avventura animata di "City Hunter". Questo toglie la leggera suspense e la curiosità che avrebbero contagiato lo spettatore fin dall'inizio, ma si tratta di una sottigliezza che non preclude la visione del film.

Per colpa del poco lavoro Ryo e Kaori sono in grossi guai finanziari, ma fortunatamente una bella e misteriosa ragazza chiede loro aiuto offrendo una cifra piuttosto cospicua. Intanto un misterioso killer insegue un uomo, aiutato da un potente satellite di un network internazionale.
Il plot non offre nulla di nuovo, anzi, propone la classica struttura episodica della serie: un lavoro apparentemente facile che si interlaccia con la storia parallela che viene narrata a piccoli pezzi. Il tutto è costellato dalle classiche gag della serie, poi sostituite da momenti seri, mentre alcuni piccoli colpi di scena e diverse scene d'azione portano alla romanzata conclusione.
Il solito schema narrativo trito e ritrito? Le solite gag ripetitive e abitudinarie? Sorprendentemente la risposta è un fantasioso "nì" perché lo special riesce a proporre cose già viste ma in modo ponderato, dando vita a un eccellente prodotto.

La prima leggera ma sensibile differenza avviene nello schema narrativo, dove il solito netto contrasto tra la parte comica e quella seria è assente, o meglio, è un cambiamento graduale sviluppato con coerenza senza però snaturare le rispettive nature. Questo porta a una storia interessante fin dalle prime battute mentre le risate - basate sulle solite gag a base di mokkori, ma più irriverenti ed esilaranti del solito - dominano la scena, calando poi d'intensità ma non di qualità, lasciando spazio all'appassionante caso sempre più intrigante.
La conclusione dolce e malinconica è immancabile ma sempre d'effetto. Sorprende invece il fatto che si vada a indugiare in piccola parte sul passato di Ryo Saeba. Un argomento delicato che raramente è stato toccato.
Una piccola menzione sullo "sfruttamento" dei personaggi è d'obbligo, perché vengono mostrati nelle loro diverse sfumature e ciò fa risaltare così la loro caratterizzazione nel complesso. Questo avviene soprattutto per il protagonista, ovviamente, che mostra le sue molteplici sfaccettature che nell'anime si scoprivano a piccoli passi. Peccato che quest'intenzione porti anche ad alcune situazioni forzate e inutili per la storia, come la sfida con Falcon, ma si chiude volentieri un occhio.

Purtroppo, come già visto nei precedenti special, i disegni sono leggermente più curati e le animazioni più fluide, ma sempre rimanendo nell'anonimato che si confà maggiormente a una comune serie piuttosto che a un lungometraggio.
Tralasciando il deludente lato tecnico, bisogna notare come l'impostazione registica e le "pose" dei personaggi siano maggiormente affini allo stile di Tsukasa Hojo (che inoltre appare in un piccolo cameo) e risultino in diverse occasioni particolarmente evocative. In tal senso è perfetta la sigla di apertura che vanta bellissime illustrazioni.
Anche in quest'occasione la colonna sonora offre le impronte tipiche della serie, facilmente riconducibili allo stile anni '90, con qualche impronta maggiormente rock.
Il doppiaggio italiano è il solito degli altri special, ovvero il primo cast della serie con un migliore adattamento, dando vita alla miglior versione di "City Hunter" doppiata in italiano.

Si può quindi affermare che "Arrestate Ryo Saeba!" ha un fascino unico e speciale. Non perché appende un virtuale cartello con scritto "fine" sulle avventure animate del City Hunter, ma perché prende tutte le cose positive viste nella lunga serie e le mescola con sapienza e cura, sfornando una storia divertente, appassionate e ben narrata.
Il miglior modo per chiudere la parte di ricordi legata ai fantastici personaggi nati dal maestro Tsukasa Hojo.