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Quest'anime narra le vicende di Lupin III, ladro ingegnoso e dalle mille risorse, ma questo non deve stupire nessuno, in quanto costui non è altri che il nipote dell'altrettanto celebre Arsenio Lupin (o Arsène Lupin se preferite), protagonista dei romanzi di Maurice Leblanc.

La forza di quest'anime sono i suoi protagonisti. Tra tutti ovviamente non può che spiccare la caratterizzazione di Lupin III, un ladro come suo nonno, che preferisce usare l'astuzia piuttosto che la violenza (fin quando è possibile). Nel caso in cui però l'astuzia non basti e le cose si mettano veramente male Lupin può contare sulla sua fedele e famosissima Walther P38.
Il nostro protagonista è inoltre un esperto nel travestimento e nell'escogitare piani per imprese quasi impossibili. Oltre a queste qualità, Lupin III può contare anche su una simpatia che non può non catturare lo spettatore. Egli, infatti, spesso può sembrare quasi un personaggio "stupido", soprattutto quando si ritrova ad avere a che fare con le donne, in particolar modo con Fujiko Mine, la donna di cui Lupin è innamorato, ma quando c'è da rimboccarsi le maniche questo senso di stupidità non può che scomparire di fronte alle grandiose imprese di Lupin III.

Oltre a Lupin anche i suoi compagni di avventura sono caratterizzati egregiamente: Jigen, l'abilissimo pistolero della combriccola, superiore persino a Lupin nel maneggiare le armi da fuoco; Goemon l'abilissimo samurai sempre tranquillo e riflessivo in ogni situazione, è sempre accompagnato dalla sua fedele e infallibile katana. Infine abbiamo la bellissima, affascinante, fredda e doppiogiochista Fujiko Mine, la donna di cui Lupin è perdutamente innamorato. Ben consapevole del suo grande fascino, lo sfrutta spessissimo per ingannarlo e farsi aiutare nelle imprese che le interessano, che quasi sempre riguardano il furto di denaro e gioielli.
Oltre agli amici di Lupin III spicca anche l'antagonista principale del simpaticissimo ladro, ossia Zenigata, il burbero e simpaticissimo ispettore dell'interpol che da anni passa la sua vita nel tentativo di catturare Lupin ma con scarsissimi risultati; ciò nonostante è un personaggio ostinato e che non molla mai e le prova sempre tutte per catturare il suo acerrimo rivale, ma purtroppo per lui con la genialità di Lupin non si può competere.

Questa prima serie, nonostante la costante presenza di scene comiche, nasconde storie abbastanza mature e alcune volte anche drammatiche, le quali non possono che affascinare e divertire contemporaneamente lo spettatore.
La serie è composta da 23 episodi, ognuno dei quali racconta una storia autoconclusiva, che vede quasi sempre Lupin alle prese con una delle sue grandi imprese, l'ispettore Zenigata che nel frattempo prova a fermarlo e ad arrestarlo e in molti episodi, è presente anche un altro rivale (criminale) di Lupin che prova a mettergli i bastoni fra le ruote
Nonostante questo costante e lineare svolgimento degli episodi, la serie non stanca mai e non si corre mai il rischio che un episodio annoi. Sicuramente il merito della riuscita degli episodi va attribuito ai registi; alcuni episodi tra l'altro sono diretti niente popò di meno che dal grandissimo Hayao Miyazaki, tuttavia anche questa serie (come moltissimi altri anime degli anni '70) presenta alcune ingenuità nel raccontare gli avvenimenti e alcune volte qualche situazione sembra risolversi un po' troppo velocemente. Queste per fortuna sono le uniche due vere pecche (se così vogliamo chiamarle) che ho riscontrato durante la visione della serie.

I disegni sono veramente azzeccati, la cura con cui vengono disegnati i protagonisti è veramente impeccabile; anche i coprotagonisti che si incontrano durante i vari episodi sono costruiti esteticamente con cura, ad esempio gli antagonisti criminali che provano a fronteggiare Lupin sono sempre stereotipati sia nei modi di fare sia per come vengono disegnati ma questo non è un male, al contrario sono congeniali ai toni della serie.
Per quanto riguarda l'audio, le sigle originali di apertura e di chiusura sono entrambe molto orecchiabili, anche se per gusti personali non fra le mie preferite. Il vero punto di forza delle composizioni musicali sono però le musiche presenti all'interno degli episodi che accompagnano sempre perfettamente gli avvenimenti mostrati.
Un plauso va fatto inoltre al grandissimo doppiaggio italiano: tra tutte le voci spicca senza ombra di dubbio quella dell'ormai scomparso Roberto Del Giudice, ma anche i doppiatori di Jigen, Goemon, Fujiko e Zenigata non sono da meno.

In conclusione consiglio a tutti la visione di questa grande serie, "Le Avventure Di Lupin III" (titolo italiano di questa prima serie), che a parte piccole ingenuità registiche e situazioni portate a termine alle volte un po' troppo frettolosamente è una delle pietre miliari del mondo dell'animazione e tutti quanti dovrebbero darle almeno una possibilità, tenendo però ben presente che risale all'ormai lontano 1971.