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Dura, è stata davvero dura arrivare alla fine di quest'anime. Non è mai successo che abbia lasciato a metà una serie, non volevo che questa fosse la prima volta, ho stretto i denti e l'ho guardata tutta. È stata dura!
Noioso e insulso, la sensazione che si ha guardando "Umineko no naku koro ni" è sempre la stessa: "Ma che cavolo vuol dire? Cosa sta succedendo? Perché?". L'ho guardato così, pensando, anzi, sperando che prima o poi c'avrei capito qualcosa. Beh, alla fine ho capito poco.
Il prodotto è quasi esclusivamente "splatter oriented", infatti solo in quelle scene si raggiunge un picco di attenzione da parte dello spettatore, per il resto tanto sonno. La parte psicologico-investigativa è assolutamente ridicola e senza senso; cioè, mi aspettavo delle argomentazioni, invece il massimo che si riesce a ottenere è "le streghe non esistono", "invece esistono, ho vinto". Basta, tutto qui, non esiste nessun tipo di ragionamento dietro alle tesi che dovrebbero presentare i due protagonisti. Un omicidio "a porte chiuse", che è un classico alla Detective Conan, che di per sé potrebbe avere diverse soluzioni, magari accattivanti, riescono invece a farlo diventare di una banalità allucinante. L'unica stregoneria che accompagna quest'anime è senza dubbio quella che mi ha costretto a guardarlo fino alla fine. L'idea è originale, interessante almeno all'inizio, poi però si perde in una finta complessità e in un mare di promesse mancate. La parte tecnica è discreta, nulla di eccelso però. I disegni non sono male, ma bisogna abituarsi allo stile un po' diverso dagli standard attuali.
Nota a margine: ci sono diversi personaggi insopportabili in questa serie, ma cavolo, Maria li batte tutti! Non potevo vederla…
PS: sulla sigla iniziale biascicata in italiano voglio stendere un velo pietoso.