Recensione
Higurashi no Naku Koro ni
4.0/10
A questo anime che mi incuriosiva, e che ho visto in pochi giorni, non mi sento di dare più di quattro. Per carità, le premesse per una bella serie c'erano tutte, peccato che senza la seconda, che non ho ancora visionato, questa qui risulti pressoché incomprensibile.
La sigla iniziale è bellissima, basta ascoltarla una volta per avere il motivetto in testa per giorni, ma il character design non mi ha colpito molto perché super-abusato, e le musiche sono praticamente inesistenti.
Quello che mi ha irritato moltissimo è stato il continuo "ricominciare da capo" ogni quattro episodi che mi ha fatto venire voglia di lasciare perdere tutto e che mi ha fatto proseguire la serie più spinta dalla voglia di avere spiegazioni e di vedere "fino a che punto volevano arrivare", più che per l'attrattiva iniziale. Mi sono annoiata molto, e che confusione. Non mi sono mai sentita così presa in giro, durante la visione di un anime. Un filo conduttore tra i vari archi narrativi "sembra" esserci, ma l'ultima puntata non spiega nulla, e certe scene mi sono sembrate ridicole invece che spaventose.
Lo splatter è limitato a pochi episodi verso la fine, e non è neanche così terrificante, mentre alcune scene mi hanno dato un immenso fastidio e potevano anche essere risparmiate: di pessimo gusto mostrare una nonna (per quanto potesse essere malvagia e crudele) uccisa e presa a frustate da una nipote prima dolce e gentile e poi presa da una furia di vendetta che scatena anche sui suoi amici e si rivela totalmente ingiustificata. Era veramente necessario? O sono io a essere troppo suscettibile su certe cose? I personaggi poi mi sembrano insipidi, a cominciare dal protagonista Keiichi, solito ragazzo qualunque che nasconde un passato torbido (?), e non parliamo delle tematiche trite e ritrite dell'amicizia e della fiducia verso il prossimo che poi comunque non ci pensa un attimo a farti fuori da un giorno all'altro.
E il bello è che poi si torna in vita come se nulla fosse il giorno seguente, in una ripetizione estenuante di sorrisi e di risate psicopatiche da parte di ragazzine che da un secondo all'altro si trasformano in megere orripilanti e in grado di affettare la gente meglio di un serial killer!
Non posso neanche dire che qualcuno degli altri personaggi abbia catturato la mia simpatia, dato che sono tutti incoerenti (oppure insipidi come il fotografo, il poliziotto ecc.) e che la storia così ingarbugliata li mostra sempre con caratteristiche diverse. Mah. Ho deciso che seguirò la seconda serie per completezza e giusto perché ho deciso di concedere una seconda chance a questo "capolavoro". Lo ammetto, non ho nulla di meglio da fare, e ho letto in giro che la seconda stagione è più chiara, quindi ho deciso di fidarmi, soprattutto perchè vorrei che le ore che ho speso dietro questo anime abbiano un senso, seppur minimo. Guardatelo pure se volete, magari a voi piacerà tanto da metterlo nella vostra lista personale dei capolavori: forse sono io che, cresciuta a pane e 'Cowboy Bebop', 'Evangelion', 'Escaflowne' e simili, e pur non essendo poi così vecchia, non sono più in grado di apprezzare gli anime odierni.
La sigla iniziale è bellissima, basta ascoltarla una volta per avere il motivetto in testa per giorni, ma il character design non mi ha colpito molto perché super-abusato, e le musiche sono praticamente inesistenti.
Quello che mi ha irritato moltissimo è stato il continuo "ricominciare da capo" ogni quattro episodi che mi ha fatto venire voglia di lasciare perdere tutto e che mi ha fatto proseguire la serie più spinta dalla voglia di avere spiegazioni e di vedere "fino a che punto volevano arrivare", più che per l'attrattiva iniziale. Mi sono annoiata molto, e che confusione. Non mi sono mai sentita così presa in giro, durante la visione di un anime. Un filo conduttore tra i vari archi narrativi "sembra" esserci, ma l'ultima puntata non spiega nulla, e certe scene mi sono sembrate ridicole invece che spaventose.
Lo splatter è limitato a pochi episodi verso la fine, e non è neanche così terrificante, mentre alcune scene mi hanno dato un immenso fastidio e potevano anche essere risparmiate: di pessimo gusto mostrare una nonna (per quanto potesse essere malvagia e crudele) uccisa e presa a frustate da una nipote prima dolce e gentile e poi presa da una furia di vendetta che scatena anche sui suoi amici e si rivela totalmente ingiustificata. Era veramente necessario? O sono io a essere troppo suscettibile su certe cose? I personaggi poi mi sembrano insipidi, a cominciare dal protagonista Keiichi, solito ragazzo qualunque che nasconde un passato torbido (?), e non parliamo delle tematiche trite e ritrite dell'amicizia e della fiducia verso il prossimo che poi comunque non ci pensa un attimo a farti fuori da un giorno all'altro.
E il bello è che poi si torna in vita come se nulla fosse il giorno seguente, in una ripetizione estenuante di sorrisi e di risate psicopatiche da parte di ragazzine che da un secondo all'altro si trasformano in megere orripilanti e in grado di affettare la gente meglio di un serial killer!
Non posso neanche dire che qualcuno degli altri personaggi abbia catturato la mia simpatia, dato che sono tutti incoerenti (oppure insipidi come il fotografo, il poliziotto ecc.) e che la storia così ingarbugliata li mostra sempre con caratteristiche diverse. Mah. Ho deciso che seguirò la seconda serie per completezza e giusto perché ho deciso di concedere una seconda chance a questo "capolavoro". Lo ammetto, non ho nulla di meglio da fare, e ho letto in giro che la seconda stagione è più chiara, quindi ho deciso di fidarmi, soprattutto perchè vorrei che le ore che ho speso dietro questo anime abbiano un senso, seppur minimo. Guardatelo pure se volete, magari a voi piacerà tanto da metterlo nella vostra lista personale dei capolavori: forse sono io che, cresciuta a pane e 'Cowboy Bebop', 'Evangelion', 'Escaflowne' e simili, e pur non essendo poi così vecchia, non sono più in grado di apprezzare gli anime odierni.