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"Dante's Inferno" è un OAV ispirato al gioco omonimo, a sua volta ispirato molto (ma proprio molto) liberamente alla Divina Commedia. In realtà l'unica cosa che riprende dall'opera di Dante (a parte i personaggi e alcune citazioni dantesche) è la struttura dell'inferno, con la sua divisione in cerchi rispettata abbastanza bene.
La trama di base è invece totalmente diversa, credo che valga la pena citarla, almeno per farsi quattro risate: Dante qua non è un poeta, ma un cavaliere crociato di ritorno dalla III Crociata (avvenuta più o meno un secolo prima di Dante, ma va beh, in questo contesto qualcosa come la cronologia è irrilevante) con una personalità completamente opposta. Tornato a casa dalla sua amata Beatrice, scopre che è stata uccisa e che, in seguito a una scommessa col diavolo e a una promessa infranta dallo stesso Dante, la sua anima è stata presa da Lucifero. Dante allora decide di seguirla, superando tutti i cerchi infernali per salvarle l'anima.

Si può ben capire cosa intendessi quando dicevo che la storia si basa in modo molto libero sulla Divina Commedia. A riguardo, credo che la cosa migliore da fare sia dimenticarsi le premesse del viaggio di Dante nell'opera letteraria e godersi il film senza pensarci troppo.
Tuttavia non posso mancare di osservare due aggiunte rispetto al poema dantesco: il tema delle crociate che porta alla luce diverse problematiche (la guerra che cambia l'uomo, rendendolo violento, i rapporti con le persone ritenute eretiche, le redenzioni promesse dagli ecclesiastici ai crociati) e l'elemento biografico (o meglio, pseudo-biografico, visto che è quasi totalmente inventato) di Dante: il suo rapporto con Beatrice, con i suoi genitori e le vicende vissute durante la crociata.
E' proprio da quest'ultimo punto che inizia la vicenda: dalla promessa fatta da Dante a Beatrice e infranta durante la crociata. E questo porta a uno dei due elementi che a mio parere caratterizzano il film: l'aspetto patetico che troviamo in particolare nei flashback sulla vita di Dante e Beatrice e che personalmente ho trovato fin troppo esasperato e artificioso. L'altro elemento è l'aspetto sanguinoso, macabro e truculento delle scene di combattimento, forse anche in questo caso esagerato, ma ciò è già più opinabile, in fondo la stessa opera originale conteneva scene forti. Questi sono anche le due componenti su cui si fonda il film: i combattimenti e le vicende passate di Dante.

Venendo ad altri aspetti ho avuto l'impressione che il film andasse troppo in fretta e che si accavallassero fin troppo avvenimenti nell'arco della sua proiezione. Anche i combattimenti, tranne l'ultimo contro Lucifero, sono a mio parere troppo sbrigativi e non mi hanno convinto. Altra nota negativa sono i diversi stili grafici adottati (in quanto il film in realtà è composta da più cortometraggi girati da studi diversi) per cui l'aspetto di Dante e soprattutto di Virgilio cambiano a seconda dei gironi, cosa che ho trovato veramente fastidiosa. Anche la qualità grafica è altalenante e comunque in generale non mi ha convinto.

"Dante's Inferno" è alla fine un'opera mediocre, fatta di una marea di combattimenti che, almeno nel mio caso, non mi hanno entusiasmato, con sullo sfondo una trama (le vicende passate di Dante e Beatrice) che in certe scene mi ha ricordato una soap-opera (a scanso di equivoci, questa non è una cosa buona, anzi). E', per molti versi, quella che si può definire una classica "americanata".
Sul voto sarei indeciso tra il 4 e il 5, ma visto che ho apprezzato il finale (relativamente parlando) posso dargli il voto più alto tra i due.