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Conosciuta anche con il nome "Say, “I Love You”" del manga da cui è stato realizzato l'anime, la serie "Sukitte li na yo" vede il lento svilupparsi della relazione tra i due liceali Mei Tachibana e Yamato Kurosawa. Anche se sono un ragazzo, devo ammettere che il genere sentimentale l'ho trovato molto interessante, e tra le serie di questo genere mi ha colpito anche questa. A differenza di altri shoujo anime in cui alle volte vengono usate scene comiche (serie come "Kimi ni Todoke/Arrivare a Te" o il più attuale "Tonari no Kaibutsu-kun/My Little Monster"), questa serie si presenta in modo più serio e coinvolgente, presentando, attraverso i protagonisti, temi spesso presenti nella realtà dei giovani giapponesi. Mei ci viene presentata come una ragazza che, a causa di un brutto evento capitatole in passato, arriva al liceo senza che abbia né amici né un ragazzo; quando si ritrova ad incominciare la improvvisa, quanto inaspettata, relazione con Yamato, il ragazzo più popolare della scuola, incomincia a sperimentare emozioni ed esperienze che non aveva mai sperimentato, e che la porteranno ad un lento cambiamento. Il bello e popolare Yamato ci verrà presentato come un ragazzo simpatico, solare e ben accettato da tutti, se non fosse per la sua mancanza di buon senso e la sua lenta capacità di capire le cose, che creeranno problemi soprattutto nella relazione con Mei (insomma, sì bello, ma alle volte anche molto tardo).
Benché l'anime giri attorno ai due personaggi principali, ciò non vuol dire che quelli secondari faranno solo da comparse, ma avranno anch'essi i loro problemi, dandoci altri esempi di preoccupazioni e realtà della gioventù giapponese.

Con il vario cast di personaggi, comprese le loro personalità, i problemi di vita e il modo di comportarsi che vedremo durante l'anime, questa serie creerà sicuramente una sorta di empatia che coinvolgerà chi ne seguirà la storia. Consigliato agli/alle amanti di questo genere.