Recensione
Neon Genesis Evangelion
10.0/10
Recensione di Misa&Ulalà
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<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>
Canto l'armi e l'anti-eroe che per primo, venuto a Tokyo, profugo a causa del destino, fu per volere del padre costretto a diventare un “children” avendo sopportato la solitudine, l'angoscia, il pathos, l'odio, il dolore, l'amore, la morte e la vita. Emarginato dal mondo, costretto a salvare quel mondo perché era in pericolo a causa della scienza, "la forza dell'uomo" e causa del Second Impact che fece sciogliere i ghiacciai, che fece innalzare le acque, che cambiò l'ecosistema, che spostò l'asse terrestre, che decimò l'umanità. Combatté contro gli angeli, attratti dall'angelo rinchiuso nel Terminal Dogma, dove Lilith, la sposa di Adam, giaceva trafitta dalla lancia di Longinus.
Canto guerre più che civili, combattute per le strade del Giappone, e canto il delitto, divenuto legale, di un popolo potente che si è rivolto contro le sue stesse viscere con la destra vittoriosa. Un popolo che, raggiunto l'apice del progresso, della scienza e del consumismo, degenera portando angoscia negli animi, rendendo la gente egoista e che, avendo ricreato la vita vorrebbe assomigliare a Dio.
E' questa la storia del codardo Shinji, il ragazzo divenuto leggenda, un comune mortale, un ordinario studente che si sentiva come tutti i suoi coetanei, incompreso. Orfano di madre, abbandonato dal padre, lasciato a se stesso, crebbe nella solitudine e nella paura. Paura di un mondo crudele, paura di non essere utile, paura di non sapere chi si è, paura di non essere notato, paura di se stessi, ma non del se stesso presente in Asuka, in Rei, in suo padre, del se stesso presente negli altri. Il più inutile degli uomini divenne l'uomo perfetto poiché colmò le sue debolezze unendosi con l'umanità intera, divenendo l'emblema del nuovo secolo.
A cosa servì tutto ciò? Non aveva forse l'uomo vissuto bene fino a questo momento, nella sottomissione al creato? Perché doveva per l'ennesima volta dimostrare la sua supremazia sulle altre creature? Perché il progresso distrusse l'umanità?
Oh musa, narrami dell'avvento del nuovo Adamo e ricordami le cause (divinità offesa? O dolendosi di cosa?) per cui l'uomo costrinse un altro fragile, inetto e codardo uomo a subire tante disgrazie e ad affrontare tante fatiche. Cantami o musa del maestoso "Evangelion" l'ira funesta che infiniti lutti addusse ai mortali, che travolse generose anime d'eroi e che sfuggì al controllo del suo creatore. Narrami della distruzione del più imperfetto dei mondi che liberamente decise di non sottomettersi alla legge morale presente in tutti noi. Narrami di coloro cui il loro ego era più forte e che decisero le sorti dell'umanità intera, che non si domandarono che fine avrebbero fatto, che stanchi del potere economico cercarono un altro potere, quello divino, quello che da secoli nessun uomo è mai riuscito ad ottenere e che ottennero.
Congratulazioni Shinji, Gendo, Asuka, Rei, Misato, Nerv, Giappone, Mondo! Congratulazioni per aver distrutto e ricreato da zero l'umanità! Congratulazioni per averci immolato per la ragion di stato! Altri in passato ci avevano provato, ma le vostre coscienze ce l'hanno fatta! Congratulazioni a tutti voi che siete riusciti nel vostro intento!
Adesso, che l'apocalisse abbia inizio!
E dopo lo slancio lirico alcune considerazioni. Esiste nell'enorme panorama dell'animazione giapponese, che ogni anno sforna centinaia di titoli, un'opera vecchia circa vent'anni i cui echi continuano a sentirsi tutt'oggi. Forse, il lettore che conosce l'anime solo di nome o che non lo conosce affatto si chiederà perché, sebbene tanto vecchio, susciti ancora clamore. Difficile rispondere a tale interrogativo. Forse nemmeno Hideaki Anno, il geniale creatore dell'opera saprebbe rispondere. Fatto sta che il successo fu norme e immediato.
"Neon Genesis Evangelion" è ciò di cui l'animazione aveva bisogno: un'opera matura intrisa di morale e religione, un opera che - a mio modesto parere - per importanza è paragonabile ai più grandi poemi epici della letteratura mondiale. Se l'Iliade e l'Odissea rappresentavano una vera e propria "enciclopedia tribale" come disse Havelock, dunque un'opera educativa, intrise di una forte morale, "Neon Genesis Evangelion" è una moderna enciclopedia mondiale, un monito per l'uomo del terzo millennio, un messaggio per le future generazioni, il manifesto del progresso.
Impossibile rimanere impassibili dopo la visione di quest'anime. Che tu lo abbia amato, che tu lo abbia odiato, che ti sia parso sopravvalutato, che tu non lo riesca a sopportare, concorderai con me su ciò che ti sto per dire: inesorabilmente qualcosa nel tuo animo sarà mutato. Ti troverai di fronte un'opera introspettiva, caratterizzata da personaggi problematici ed indimenticabili, battaglie spettacolari e colonne sonore epiche (in particolare ricordiamo le drammatiche note di "Thanatos").
Un'opera da amare e da odiare allo stesso tempo consigliata a tutti i "veri" fan dell'animazione giapponese.
Canto l'armi e l'anti-eroe che per primo, venuto a Tokyo, profugo a causa del destino, fu per volere del padre costretto a diventare un “children” avendo sopportato la solitudine, l'angoscia, il pathos, l'odio, il dolore, l'amore, la morte e la vita. Emarginato dal mondo, costretto a salvare quel mondo perché era in pericolo a causa della scienza, "la forza dell'uomo" e causa del Second Impact che fece sciogliere i ghiacciai, che fece innalzare le acque, che cambiò l'ecosistema, che spostò l'asse terrestre, che decimò l'umanità. Combatté contro gli angeli, attratti dall'angelo rinchiuso nel Terminal Dogma, dove Lilith, la sposa di Adam, giaceva trafitta dalla lancia di Longinus.
Canto guerre più che civili, combattute per le strade del Giappone, e canto il delitto, divenuto legale, di un popolo potente che si è rivolto contro le sue stesse viscere con la destra vittoriosa. Un popolo che, raggiunto l'apice del progresso, della scienza e del consumismo, degenera portando angoscia negli animi, rendendo la gente egoista e che, avendo ricreato la vita vorrebbe assomigliare a Dio.
E' questa la storia del codardo Shinji, il ragazzo divenuto leggenda, un comune mortale, un ordinario studente che si sentiva come tutti i suoi coetanei, incompreso. Orfano di madre, abbandonato dal padre, lasciato a se stesso, crebbe nella solitudine e nella paura. Paura di un mondo crudele, paura di non essere utile, paura di non sapere chi si è, paura di non essere notato, paura di se stessi, ma non del se stesso presente in Asuka, in Rei, in suo padre, del se stesso presente negli altri. Il più inutile degli uomini divenne l'uomo perfetto poiché colmò le sue debolezze unendosi con l'umanità intera, divenendo l'emblema del nuovo secolo.
A cosa servì tutto ciò? Non aveva forse l'uomo vissuto bene fino a questo momento, nella sottomissione al creato? Perché doveva per l'ennesima volta dimostrare la sua supremazia sulle altre creature? Perché il progresso distrusse l'umanità?
Oh musa, narrami dell'avvento del nuovo Adamo e ricordami le cause (divinità offesa? O dolendosi di cosa?) per cui l'uomo costrinse un altro fragile, inetto e codardo uomo a subire tante disgrazie e ad affrontare tante fatiche. Cantami o musa del maestoso "Evangelion" l'ira funesta che infiniti lutti addusse ai mortali, che travolse generose anime d'eroi e che sfuggì al controllo del suo creatore. Narrami della distruzione del più imperfetto dei mondi che liberamente decise di non sottomettersi alla legge morale presente in tutti noi. Narrami di coloro cui il loro ego era più forte e che decisero le sorti dell'umanità intera, che non si domandarono che fine avrebbero fatto, che stanchi del potere economico cercarono un altro potere, quello divino, quello che da secoli nessun uomo è mai riuscito ad ottenere e che ottennero.
Congratulazioni Shinji, Gendo, Asuka, Rei, Misato, Nerv, Giappone, Mondo! Congratulazioni per aver distrutto e ricreato da zero l'umanità! Congratulazioni per averci immolato per la ragion di stato! Altri in passato ci avevano provato, ma le vostre coscienze ce l'hanno fatta! Congratulazioni a tutti voi che siete riusciti nel vostro intento!
Adesso, che l'apocalisse abbia inizio!
E dopo lo slancio lirico alcune considerazioni. Esiste nell'enorme panorama dell'animazione giapponese, che ogni anno sforna centinaia di titoli, un'opera vecchia circa vent'anni i cui echi continuano a sentirsi tutt'oggi. Forse, il lettore che conosce l'anime solo di nome o che non lo conosce affatto si chiederà perché, sebbene tanto vecchio, susciti ancora clamore. Difficile rispondere a tale interrogativo. Forse nemmeno Hideaki Anno, il geniale creatore dell'opera saprebbe rispondere. Fatto sta che il successo fu norme e immediato.
"Neon Genesis Evangelion" è ciò di cui l'animazione aveva bisogno: un'opera matura intrisa di morale e religione, un opera che - a mio modesto parere - per importanza è paragonabile ai più grandi poemi epici della letteratura mondiale. Se l'Iliade e l'Odissea rappresentavano una vera e propria "enciclopedia tribale" come disse Havelock, dunque un'opera educativa, intrise di una forte morale, "Neon Genesis Evangelion" è una moderna enciclopedia mondiale, un monito per l'uomo del terzo millennio, un messaggio per le future generazioni, il manifesto del progresso.
Impossibile rimanere impassibili dopo la visione di quest'anime. Che tu lo abbia amato, che tu lo abbia odiato, che ti sia parso sopravvalutato, che tu non lo riesca a sopportare, concorderai con me su ciò che ti sto per dire: inesorabilmente qualcosa nel tuo animo sarà mutato. Ti troverai di fronte un'opera introspettiva, caratterizzata da personaggi problematici ed indimenticabili, battaglie spettacolari e colonne sonore epiche (in particolare ricordiamo le drammatiche note di "Thanatos").
Un'opera da amare e da odiare allo stesso tempo consigliata a tutti i "veri" fan dell'animazione giapponese.