Recensione
Innanzitutto mi scuso per eventuali errori, disattenzioni o mancanze che potreste trovare in questa recensione, in quanto ancora inesperto recensore.
Breve introduzione
"Hyakka ryouran: Samurai Girls" si presenta fin dall'inizio come un anime alternativo e per molti aspetti originale: ci troviamo infatti immersi efficacemente in un Giappone parallelo, che ha seguito un diverso andamento storico, dove i princìpi sono ancora quelli dell'onore e del rispetto, aspetti risalenti appunto all'epoca degli shogunati. Proprio attorno allo shogunato e ai "master samurai" gira la storia del nostro protagonista Muneakira e delle varie combattenti che avranno a che fare con lui nel corso della storia.
Trama: 7
Ricordiamoci che, nonostante sulla scheda dell'anime non sia scritto, questo è un harem e come ogni harem punta sull'ecchi. La trama inizia piuttosto linearmente: Muneakira, il nostro protagonista, è tornato dopo anni alla sede dello shogunato, che in questa realtà coincide con il consiglio studentesco di un'enorme accademia; non viene spiegato nei dettagli se sia un organo separato dal governo del paese o il consiglio studentesco sia proprio un organo governativo, per non parlare del fatto che di membri di questo strano "consiglio" ce ne sono solo due, Yoshihiko tokugawa, capo del consiglio e shogun, e la sorella Sen, amica d'infanzia di Muneakira.
Ora, parlando di accademia e consiglio studentesco si potrebbe pensare a uno sviluppo di tipo scolastico, tuttavia non è affatto così: come ho già detto l'accademia è un termine inappropriato; sembra un pretesto per rendere originale il contesto, ma finisce con il rimanere un elemento inutile ai fini dell'intreccio. Possiamo dividere l'intero anime in tre parti: primi 3 episodi di introduzione ai personaggi principali; apparizione del primo master samurai - si tratta di un guerriero potentissimo e unico, solitamente sotto il comando di uno shogun; e illustrazione, appunto, del meccanismo con cui i master samurai diventano tali. Infatti master samurai si "diventa", anche piuttosto facilmente in verità... Comunque dopo l'introduzione abbiamo una fase che va dagli episodi 3-4 fino ai 9-10 di sostanziale staticità: momenti ecchi e di fanservice dappertutto, un problema a episodio prontamente risolto con un combattimento di un master samurai oppure l'introduzione di una nuova ragazza che si unisce all'harem di Muneakira. Poi arriviamo al finale, di cui ovviamente non vi dirò niente, ma credo sia la parte meglio riuscita: esso devia un po' troppo dal resto dell'anime, ma questa può essere considerata una cosa positiva per via dei colpi di scena, sebbene non introdotti egregiamente; il finale è pieno d'azione, bella e non ripetitiva. Infine il finale vero e proprio è chiuso, non termina con il classico "tutti felici e contenti" perché il protagonista non ha avuto le pal... il coraggio di scegliere una ragazza, ma con un finale piuttosto coerente e soddisfacente: non ne rimarrete delusi.
Personaggi: 4
La caratterizzazione è sfortunatamente un'enorme falla dell'anime.
Partiamo dal protagonista: Muneakira è inutile, se non fosse che i master samurai "dipendono" da lui potrebbe tranquillamente non esistere e forse sarebbe anche meglio. Coraggioso contro i cattivi (e basta), bello, innocente fino al midollo, insomma, è il solito pupazzo da harem. Diventa un poco più rilevante verso la fine dell'anime, ma non cresce/cambia di una virgola, semplicemente alza di più la voce.
Jubei è la coprotagonista, che sarebbe un personaggio bellissimo se non fosse che per la maggior parte dell'anime si comporta come una bambina demente innamorata, ma insensibile alla gelosia o a qualsiasi altro sentimento negativo. Sempre sul finale il suo personaggio si evolve in qualche modo, perde quindi molta della sua insulsaggine e l'anime ne gode.
Sen Tokugawa è un'altra coprotagonista; lei è probabilmente la più reale e la meglio caratterizzata. Innanzitutto la sua connessione con Muneakira si basa sul loro essere amici d'infanzia e non su un incontro casuale come per tutte le altre ragazze. Inoltre è l'unica ragazza i cui sentimenti hanno un senso e sono coerenti lungo la storia; purtroppo non avviene alcuna crescita interiore sensibile, peccato.
Il resto dei personaggi è solo un condimento dell'harem e nonostante siano personaggi principali vengono trattati praticamente come secondari ai fini della storia, tranne per qualche eccezione sempre all'inizio e alla fine dell'anime (ad Hattori Hanzo viene dedicato un episodio per esempio).
Grafica e sonoro: 10
Proprio come ho scritto, la realizzazione tecnica è perfetta e originale. I disegni sono accurati, non ci si è risparmiati in alcun modo: sembra di guadare un quadro in movimento: sotto quest'aspetto l'anime è un'opera d'arte e persino le censure accompagnano bene l'intero anime.
La colonna sonora è calzante a ogni momento e non risulta ripetitiva, anche se non ci sono musiche particolarmente belle esse si adattano benissimo all'aspetto grafico.
Conclusioni
"Hyakka ryouran" è quindi un bell'anime: leggero, con un buon quantitativo di azione e con una grafica da paura. Esso risente però di una cattiva gestione della trama, dei personaggi e della sceneggiatura, risultando interessante solo agli inizi dell'anime e al termine dello stesso.
Consigliato a tutti coloro che hanno voglia di un po' di azione, tette e di un finale come si deve, magari poco coerente con l'inizio, ma almeno non rimarrete con l'amaro in bocca.
Grazie per aver letto, sperando vi sia stato utile.
Breve introduzione
"Hyakka ryouran: Samurai Girls" si presenta fin dall'inizio come un anime alternativo e per molti aspetti originale: ci troviamo infatti immersi efficacemente in un Giappone parallelo, che ha seguito un diverso andamento storico, dove i princìpi sono ancora quelli dell'onore e del rispetto, aspetti risalenti appunto all'epoca degli shogunati. Proprio attorno allo shogunato e ai "master samurai" gira la storia del nostro protagonista Muneakira e delle varie combattenti che avranno a che fare con lui nel corso della storia.
Trama: 7
Ricordiamoci che, nonostante sulla scheda dell'anime non sia scritto, questo è un harem e come ogni harem punta sull'ecchi. La trama inizia piuttosto linearmente: Muneakira, il nostro protagonista, è tornato dopo anni alla sede dello shogunato, che in questa realtà coincide con il consiglio studentesco di un'enorme accademia; non viene spiegato nei dettagli se sia un organo separato dal governo del paese o il consiglio studentesco sia proprio un organo governativo, per non parlare del fatto che di membri di questo strano "consiglio" ce ne sono solo due, Yoshihiko tokugawa, capo del consiglio e shogun, e la sorella Sen, amica d'infanzia di Muneakira.
Ora, parlando di accademia e consiglio studentesco si potrebbe pensare a uno sviluppo di tipo scolastico, tuttavia non è affatto così: come ho già detto l'accademia è un termine inappropriato; sembra un pretesto per rendere originale il contesto, ma finisce con il rimanere un elemento inutile ai fini dell'intreccio. Possiamo dividere l'intero anime in tre parti: primi 3 episodi di introduzione ai personaggi principali; apparizione del primo master samurai - si tratta di un guerriero potentissimo e unico, solitamente sotto il comando di uno shogun; e illustrazione, appunto, del meccanismo con cui i master samurai diventano tali. Infatti master samurai si "diventa", anche piuttosto facilmente in verità... Comunque dopo l'introduzione abbiamo una fase che va dagli episodi 3-4 fino ai 9-10 di sostanziale staticità: momenti ecchi e di fanservice dappertutto, un problema a episodio prontamente risolto con un combattimento di un master samurai oppure l'introduzione di una nuova ragazza che si unisce all'harem di Muneakira. Poi arriviamo al finale, di cui ovviamente non vi dirò niente, ma credo sia la parte meglio riuscita: esso devia un po' troppo dal resto dell'anime, ma questa può essere considerata una cosa positiva per via dei colpi di scena, sebbene non introdotti egregiamente; il finale è pieno d'azione, bella e non ripetitiva. Infine il finale vero e proprio è chiuso, non termina con il classico "tutti felici e contenti" perché il protagonista non ha avuto le pal... il coraggio di scegliere una ragazza, ma con un finale piuttosto coerente e soddisfacente: non ne rimarrete delusi.
Personaggi: 4
La caratterizzazione è sfortunatamente un'enorme falla dell'anime.
Partiamo dal protagonista: Muneakira è inutile, se non fosse che i master samurai "dipendono" da lui potrebbe tranquillamente non esistere e forse sarebbe anche meglio. Coraggioso contro i cattivi (e basta), bello, innocente fino al midollo, insomma, è il solito pupazzo da harem. Diventa un poco più rilevante verso la fine dell'anime, ma non cresce/cambia di una virgola, semplicemente alza di più la voce.
Jubei è la coprotagonista, che sarebbe un personaggio bellissimo se non fosse che per la maggior parte dell'anime si comporta come una bambina demente innamorata, ma insensibile alla gelosia o a qualsiasi altro sentimento negativo. Sempre sul finale il suo personaggio si evolve in qualche modo, perde quindi molta della sua insulsaggine e l'anime ne gode.
Sen Tokugawa è un'altra coprotagonista; lei è probabilmente la più reale e la meglio caratterizzata. Innanzitutto la sua connessione con Muneakira si basa sul loro essere amici d'infanzia e non su un incontro casuale come per tutte le altre ragazze. Inoltre è l'unica ragazza i cui sentimenti hanno un senso e sono coerenti lungo la storia; purtroppo non avviene alcuna crescita interiore sensibile, peccato.
Il resto dei personaggi è solo un condimento dell'harem e nonostante siano personaggi principali vengono trattati praticamente come secondari ai fini della storia, tranne per qualche eccezione sempre all'inizio e alla fine dell'anime (ad Hattori Hanzo viene dedicato un episodio per esempio).
Grafica e sonoro: 10
Proprio come ho scritto, la realizzazione tecnica è perfetta e originale. I disegni sono accurati, non ci si è risparmiati in alcun modo: sembra di guadare un quadro in movimento: sotto quest'aspetto l'anime è un'opera d'arte e persino le censure accompagnano bene l'intero anime.
La colonna sonora è calzante a ogni momento e non risulta ripetitiva, anche se non ci sono musiche particolarmente belle esse si adattano benissimo all'aspetto grafico.
Conclusioni
"Hyakka ryouran" è quindi un bell'anime: leggero, con un buon quantitativo di azione e con una grafica da paura. Esso risente però di una cattiva gestione della trama, dei personaggi e della sceneggiatura, risultando interessante solo agli inizi dell'anime e al termine dello stesso.
Consigliato a tutti coloro che hanno voglia di un po' di azione, tette e di un finale come si deve, magari poco coerente con l'inizio, ma almeno non rimarrete con l'amaro in bocca.
Grazie per aver letto, sperando vi sia stato utile.