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6.0/10
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La trama di quest'anime è in pratica una variante dell'amatissima serie delle Clamp "Chobits". Anche in questo prodotto l'attenzione si concentra sul rapporto tra un normalissimo umano, che vive da solo in un appartamento di 6 tatami e mezzo (proprio come il protagonista di "Chobits") e un'aliena - nel caso Chobits è un androide, ma vabbe', sono sfumature. Anche qui il protagonista troverà la coprotagonista in mezzo alla strada, per caso, quasi fosse un rottame, e decide di portarsela in casa per aiutarla.
Soprattutto i primi episodi si eguagliano davvero molto con la serie delle Clamp, tanto da far venire la voglia di desisistere dal continuarne la visione. Tuttavia, le puntate finali finalmente ritrovano quel tocco di vivacità che appaga (seppur lievemente, a mio parere) la dedizione e la fiducia di chi non ha mollato.

I disegni appaiono un po' spigolosi, ma comunque piacevoli. Le musiche sono orecchiabili, ma niente di entusiasmante.
Il fanservice è abbastanza marcato e piuttosto "noioso". Vi è infatti la presenza di un personaggio che, sebbene all'inizio possa far sorridere per il suo atteggiamento spudorato, ritrovarselo in ogni puntata con lo stesso atteggiamento dà parecchia noia.
Il personaggio che meno ho amato è proprio il protagonista: non fa altro che imprecare e arrabbiarsi per un nonnulla! E proprio quando ti aspetti che faccia qualche discorso emozionante o un'azione stravolgente così da fartelo finalmente piacere... Pam! Se ne esce con delle banalità che "mancu li cani"!
Insomma, a tutti quelli interessati a una trama del genere consiglio vivamente la visione di "Chobits" rispetto a quella di quest'anime.