Recensione
Sword Art Online
9.0/10
"Sword Art Online" è un anime del 2012, tratto dalla omonima light novel.
La trama: in un futuro non troppo lontano, il campo videoludico ha fatto passi da gigante, tanto da consentire l'immersione totale nella realtà virtuale del videogioco, grazie al "Nerve Gear". Al momento dell'uscita del tanto atteso gioco Sword Art Online le file davanti ai negozi per accaparrarsene una copia sembrano non finire mai. Il nostro protagonista, Kirito, è fra quelli che riesce ad acquistare il gioco, che già conosceva, in quanto ha fatto parte dei beta tester. Il ragazzo non vede l'ora di fiondarsi all'interno del gioco; in un primo momento tutto va per il verso giusto, ma in un secondo momento si rende conto dell'assenza del tasto per il logout, e di conseguenza dell'impossibilità di uscire dal gioco. Improvvisamente tutti i giocatori online sono trasportati in una piazza nella quale si trova nientemeno che il creatore del gioco, che ne rivela tutte le vere regole: tutti quanti sono imprigionati in quella realtà virtuale, fino al momento in cui riescono a sconfiggere il boss finale. Ad aggravare il tutto c'è il fatto che, se si muore nel gioco, il Nerve Gear rilascerà una potente scossa al corpo reale facendo morire anche nella realtà. Riusciranno i giocatori a vincere e dunque salvarsi?
Passiamo adesso alle mie considerazioni personali: inizialmente vorrei evidenziare il fatto che questo anime ha letteralmente spaccato il pubblico, o si ama o si odia. Leggendo le altre recensioni qui su Animeclick.it la cosa appare rilevante. Per quel che mi riguarda questo è stato uno degli anime più belli che abbia mai visto; e non è nulla di particolare, intendiamoci. In realtà le premesse iniziali non sono nulla di così originale, ma ciò che mi ha colpito è il modo in cui la situazione si evolve. Tutto l'anime ha un'atmosfera davvero unica, che non ho trovato in nessun altro anime: sarà per i disegni fantastici, per le musiche davvero memorabili, per i paesaggi onirici, non so dirlo, ma è questa l'impressione che mi fa. Vorrei fare anche una distinzione fra la prima saga, fino alla puntata 14, e la seconda.
Parlando specificatamente della prima saga, sempre secondo il mio parere, è semplicemente perfetta. E non parlo solo del comparto tecnico che è sempre a livelli altissimi anche nella seconda saga: i combattimenti sono tra i più belli che abbia mai visto in un anime, incredibilmente epici, e che ti tengono davvero incollato allo schermo. Ho anche adorato la dolcissima storia d'amore che si viene a creare e che mi è sembrata abbastanza realistica, senza le solite "giapponesate", ad esempio il bacio visto in tantissime anime come qualcosa di volgare (mi viene alla mente "Special-A", dove addirittura il bacio in guancia era visto come qualcosa di "spinto") o la storia d'amore che deve nascere necessariamente alla fine della serie.
Questo almeno fino alla fine della quattordicesima puntata. Dopo di questa comincia la seconda saga, della quale non voglio dire troppo per non fare spoiler eccessivi. Fatto sta che la qualità della serie (ribadisco che non parlo comunque del comparto tecnico) comincia a scendere inesorabilmente, e solo verso la fine si rialza, ma non raggiunge mai i livelli iniziali. Ho trovato la storia decisamente vuota, e con pochi dei combattimenti che mi hanno tanto colpito - a quanto pare ciò è successo perché hanno voluto togliere numerosi episodi dalla light novel da cui hanno preso ispirazione (non so spiegarmene il motivo, sinceramente).
In definitiva, tenendo conto di tutti i vari aspetti di "Sword Art Online", il voto più adatto oggettivamente sarebbe un 8, media fra il 10 della prima saga ed il 6 della seconda, ma, per il mio gusto personale e per l'atmosfera unica, reputo più opportuno dare un 9.
La trama: in un futuro non troppo lontano, il campo videoludico ha fatto passi da gigante, tanto da consentire l'immersione totale nella realtà virtuale del videogioco, grazie al "Nerve Gear". Al momento dell'uscita del tanto atteso gioco Sword Art Online le file davanti ai negozi per accaparrarsene una copia sembrano non finire mai. Il nostro protagonista, Kirito, è fra quelli che riesce ad acquistare il gioco, che già conosceva, in quanto ha fatto parte dei beta tester. Il ragazzo non vede l'ora di fiondarsi all'interno del gioco; in un primo momento tutto va per il verso giusto, ma in un secondo momento si rende conto dell'assenza del tasto per il logout, e di conseguenza dell'impossibilità di uscire dal gioco. Improvvisamente tutti i giocatori online sono trasportati in una piazza nella quale si trova nientemeno che il creatore del gioco, che ne rivela tutte le vere regole: tutti quanti sono imprigionati in quella realtà virtuale, fino al momento in cui riescono a sconfiggere il boss finale. Ad aggravare il tutto c'è il fatto che, se si muore nel gioco, il Nerve Gear rilascerà una potente scossa al corpo reale facendo morire anche nella realtà. Riusciranno i giocatori a vincere e dunque salvarsi?
Passiamo adesso alle mie considerazioni personali: inizialmente vorrei evidenziare il fatto che questo anime ha letteralmente spaccato il pubblico, o si ama o si odia. Leggendo le altre recensioni qui su Animeclick.it la cosa appare rilevante. Per quel che mi riguarda questo è stato uno degli anime più belli che abbia mai visto; e non è nulla di particolare, intendiamoci. In realtà le premesse iniziali non sono nulla di così originale, ma ciò che mi ha colpito è il modo in cui la situazione si evolve. Tutto l'anime ha un'atmosfera davvero unica, che non ho trovato in nessun altro anime: sarà per i disegni fantastici, per le musiche davvero memorabili, per i paesaggi onirici, non so dirlo, ma è questa l'impressione che mi fa. Vorrei fare anche una distinzione fra la prima saga, fino alla puntata 14, e la seconda.
Parlando specificatamente della prima saga, sempre secondo il mio parere, è semplicemente perfetta. E non parlo solo del comparto tecnico che è sempre a livelli altissimi anche nella seconda saga: i combattimenti sono tra i più belli che abbia mai visto in un anime, incredibilmente epici, e che ti tengono davvero incollato allo schermo. Ho anche adorato la dolcissima storia d'amore che si viene a creare e che mi è sembrata abbastanza realistica, senza le solite "giapponesate", ad esempio il bacio visto in tantissime anime come qualcosa di volgare (mi viene alla mente "Special-A", dove addirittura il bacio in guancia era visto come qualcosa di "spinto") o la storia d'amore che deve nascere necessariamente alla fine della serie.
Questo almeno fino alla fine della quattordicesima puntata. Dopo di questa comincia la seconda saga, della quale non voglio dire troppo per non fare spoiler eccessivi. Fatto sta che la qualità della serie (ribadisco che non parlo comunque del comparto tecnico) comincia a scendere inesorabilmente, e solo verso la fine si rialza, ma non raggiunge mai i livelli iniziali. Ho trovato la storia decisamente vuota, e con pochi dei combattimenti che mi hanno tanto colpito - a quanto pare ciò è successo perché hanno voluto togliere numerosi episodi dalla light novel da cui hanno preso ispirazione (non so spiegarmene il motivo, sinceramente).
In definitiva, tenendo conto di tutti i vari aspetti di "Sword Art Online", il voto più adatto oggettivamente sarebbe un 8, media fra il 10 della prima saga ed il 6 della seconda, ma, per il mio gusto personale e per l'atmosfera unica, reputo più opportuno dare un 9.