logo AnimeClick.it

-

Ho cominciato a guardare questo anime senza particolari aspettative, sapendo fin dall'inizio che il genere presuppone una certa leggerezza, trame non sempre molto approfondite e una comicità basata sull'equivoco e l'allusione. Andiamo quindi con ordine ed esaminiamo questa produzione per sezioni.

Grafica e design: dal punto di vista dei disegni e soprattutto dei colori, Hentai Ouji to Warawanai Neko si difende benissimo; la vivacità dei colori è un piacere per gli occhi, il tratto del disegno _ per quanto piuttosto classico _ fa della semplicità un vanto, e ci permette in particolare di apprezzare la bellezza dei personaggi femminili, com'è giusto che sia in una commedia sentimentale.

Psicologia dei personaggi: è qui che cominciano a cascare gli asini. Nonostante forse non ci si debba aspettare molto da un harem scolastico quanto ad approfondimento psicologico, il comportamento dei personaggi di questa serie è ai limiti del nonsense. Inizialmente avevo sperato che, essendo il protagonista identificato come un "pervertito", il suo atteggiamento si sarebbe rivelato quantomeno dotato di volontà e capacità decisionale in quantità maggiore rispetto ai comuni protagonisti degli anime di questo genere. Al contrario, dopo un inizio quasi promettente, Yōto Yokodera si dedica all'hobby preferito del protagonista: subire interamente la situazione rimanendo inerte, incapace di spiegare i più ovvi malintesi e di pensare ad una qualsivoglia soluzione sensata ai problemi incontrati.
I comprimari sono lievemente scusabili, in quanto il loro ruolo consiste semplicemente nell'innescare reazioni (che, come ho detto, non hanno quasi mai senso) nel protagonista. Abbiamo comunque la presenza di personaggi femminili davvero teneri, che addolciscono l'amaro di un protagonista completamente passivo, e caratterizzato unicamente dal solito buonismo acritico (e in questo caso da una certa perversione di facciata).

Trama: ed ecco il punto più dolente. Hentai Ouji to Warawanai Neko presenta l'elemento soprannaturale: la statua di un dio gatto in grado di esprimere desideri, in maniera stramba abbastanza da permettere l'insorgere di mille effetti collaterali la cui soluzione costituisce appunto la trama dell'anime. Ma mi sia permessa una piccola domanda retorica: davvero una statua divina in grado di esaudire qualsiasi, ripeto qualsiasi desiderio _ dalla distruzione del mondo, passando per il viaggio nel tempo, fino alla creazione di un essere umano _ viene utilizzata per cose come "scatenare un tifone per restare in casa a giocare a carte con i miei amici", "cambiare l'architettura della scuola", "rendere l'uniforme scolastica un costume da bagno"? In aggiunta, il dio gatto pare avere una volontà propria, cosa che lo spinge di punto in bianco a scatenare modificazioni praticamente casuali, senza alcun motivo. Dopo i primi episodi, in cui la linearità resta accettabile, lo svolgersi degli eventi diventa totalmente randomizzato; catastrofi si alternano ad eventi che vorrebbero essere comici senza soluzione di continuità, e la cosa peggiore è che le reazioni dei personaggi sono completamente fuori proporzione. Il mondo rischia di essere distrutto? Reazione: penso che andrò a scuola domandandomi se verrà effettivamente distrutto. La mia memoria del passato è stata cancellata e non ricordo nulla? Reazione: mi dispiace. A nessuno viene mai in mente di usare il gatto in maniera sensata.
Gli intrighi sentimentali restano superficiali, e l'amore tra i due personaggi principali non è approfondito, e ci lascia con un senso di incompletezza.

Ultime osservazioni: concludendo, non mi sento di dare la sufficienza, o più di una sufficienza stentata a questo anime, che si salva solo per l'impianto tecnico. Le colonne sonore non hanno alcun rilievo, tanto da non essere quasi notate durante la visione, dunque quel che resta è il semplice piacere di adorabili ragazze spesso in lacrime e i dolcissimi suoni emessi dalla co-protagonista intrappolata nella sua nuova natura imposta (dal gatto) di kuudere.
Fortunatamente la serie è composta di soli 12 episodi, e ciò permette comunque di passare qualche ora in maniera disimpegnata.