Recensione
Toriko
5.0/10
Ho deciso di guardare questa nuova serie circa un annetto fa, dopo aver visto alcune cose che mi avevano subito attirato, oltre ad aver notato il successo che questo titolo stava avendo in patria.
"Toriko" parte indubbiamente con un buon bagaglio alle spalle, che può facilmente conquistare e incuriosire il pubblico. Personaggi super muscolosi - che ormai non si vedevano da molto tempo -, fantasia sfrenata, interessanti poteri che manifestandosi ricordano lo Stand di "Jojo", elementi estremamente esagerati e un'originale storia che ruota intorno al cibo e alla caccia di nuovi e succulenti ingredienti saranno la ricetta centrale di questo originale "battle-shounen".
Questo, inevitabilmente, pone lo spettatore dinanzi a una serie molto diversa dalle altre, a una serie bizzarra, particolare, originale, tamarra e appetitosa (in varie occasioni sa veramente far venire fame), dove le sfide, le avventure e le battaglie saranno tutte generate dalla ricerca/cattura del cibo. E già questo mostra la diversità di "Toriko" rispetto ai molti altri shounen, dove invece gli scontri sono sempre generati dalle soliti questioni di vendetta o di difesa del mondo.
L'autore ha deciso di dipingere un mondo vastissimo, misterioso e tutto incentrato sulla cucina e l'alimentazione, utilizzando una grande dose di fantasia e di genio - che di certo non gli mancano -, dimostrandosi non molto lontano da Eichiro Oda; in effetti, entrambi hanno sviluppato due storie che si sono contraddistinte per la tematica principale utilizzata: uno - "One Piece", appunto - tratta la pirateria in maniera totalmente diversa dall'immaginario collettivo e l'altro - "Toriko" - tratta il cibo dandogli un'importanza stratosferica.
I combattimenti sono buoni, peccato se ne vedano pochi e che siano totalmente censurati in questa versione animata - maledetta censura! Quello che comunque mi è piaciuto di questi ultimi è la loro totale fisicità: scontri muscolari e potenti, come non se ne vedevano da tempo, saranno la parte spettacolare della serie, la fonte di adrenalina sicura per chi, come me, ama le sane mazzate.
I personaggi presentati, secondo me, sono anch'essi abbastanza buoni - non da mangiare! Toriko è il classico protagonista super forzuto, ma almeno non sarà il deficiente e menomato mentale della situazione, anzi, dimostrerà di possedere un'ottima cultura legata al suo mestiere e anche una non poca intelligenza, rendendosi completamente diverso dal solito stereotipo che vuole che i protagonisti siano degli imbecilli. Komatsu, da parte sua, rappresenterà la classica, debole e fifona spalla che pian piano maturerà, divenendo un personaggio maggiormente importante, instaurando un bel rapporto di amicizia e di collaborazione reciproca proprio con Toriko, facendo comprendere a quest'ultimo l'importanza di avere un partner fedele.
Ovviamente, non mancheranno neppure quei personaggi seri, dall'aria quasi dura e carismatica, e neanche quegli individui strani ed eccentrici che oramai sono molto utilizzati per queste tipologie di opere.
Per quanto riguarda la storia, questa parte abbastanza semplicemente e, vista la tematica di fondo, appunto il cibo e la cucina, potrebbe apparire banale e non molto intrigante, ma l'autore saprà inserire dei piccoli misteri e persino un ingrediente "divino", che sarà alla base dei grandi conflitti che vedremo nel corso della visione.
Al momento, comunque, la serie mi è parsa leggera, semplice e non molto sostanziosa nei contenuti, e, dopo tanti episodi, molti potrebbero stufarsi e abbandonare la visione, non vedendo alcuna importante svolta in termini di trama. Nonostante questo, "Toriko" offre una storia di fondo che dà motivazione alle azioni dei personaggi e che permette di caratterizzare questo bizzarro mondo, non generando un nonsense come in "Fairy Tail".
Purtroppo, pur vedendo molti elementi interessanti e positivi, questo anime ha iniziato a distaccarmi dalla visione per via di un ritmo non molto serrato e anche per una carenza di personale entusiasmo e una passione che tarda a scatenarsi, ma specialmente per certe cose che mi hanno fatto storcere il naso.
A mio parere, "Toriko" paga evidentemente dei limiti non da poco sul versante della produzione, forse a causa di un budget di fondo non molto prosperoso, ed è ovvio come, per far piacere "Toriko" a tutti i costi al pubblico, si sia scelto di banalizzare e semplificare questa serie rispetto al manga, apportando varie e fastidiose modifiche nell'adattamento, e questo non mi piace.
Ma arriviamo a discutere del livello tecnico, un tasto dolente dal quale salvo certamente il buonissimo doppiaggio giapponese, l'opening - anche se si sente per troppo tempo -, qualche ending e le carine OST. Questo, ai miei occhi, si è dimostrato davvero altalenante, con frequenti cali qualitativi. La regia va avanti a singhiozzo, dando il meglio solo negli episodi importanti, donando dinamicità ai combattimenti centrali grazie a delle animazioni ben fatte e fluide, ma in molte altre occasioni delude non poco, specialmente quando è affiancata da una staticità e bruttezza delle stesse che, io, non mi sarei aspettato. "Toriko", per me, è un anime che va avanti con pochi alti e fin troppi bassi tecnici e produttivi, sfoggiando solo poche volte un reparto tecnico soddisfacente e all'altezza della concorrenza. Senza contare il chara-design dei personaggi, che subisce spesso dei cali mostruosi, ma dalla Toei Animation non ci si poteva aspettare altro, data la sua abitudine nel cambiare spesso disegnatori da un episodio all'altro. Inoltre non approvo la scelta estetica nel dare ai muscoli dei personaggi questo riflesso eccessivo, questo fastidioso effetto "lucido" che dà la netta sensazione che i muscoli siano di gomma.
Tutto questo mi fa pensare a una produzione al risparmio e a uno staff svogliato che non pare volersi impegnare più di tanto nei confronti di questa serie, dandomi l'impressione di essere stata realizzata tanto per essere fatta.
Mi dispiace concludere senza aver detto neanche molto su questo titolo, però vorrei proprio far capire che "Toriko", come opera a sé, possiede dei potenziali e un'originalità da non sottovalutare e, anzi, meriterebbe un 7 pieno. Purtroppo, questa versione animata non dà giustizia a quest'opera promettente, e il mio voto finale cala a causa di un deludente reparto tecnico e a delle scelte registiche e di adattamento che mi hanno portato a distaccarmi definitivamente dall'anime per dirigermi sul manga - una cosa che mi capita veramente molto raramente di fare.
Consiglio la visione per farsi un'idea, ma, secondo me, è meglio poi proseguire con il manga.
Deluso.
"Toriko" parte indubbiamente con un buon bagaglio alle spalle, che può facilmente conquistare e incuriosire il pubblico. Personaggi super muscolosi - che ormai non si vedevano da molto tempo -, fantasia sfrenata, interessanti poteri che manifestandosi ricordano lo Stand di "Jojo", elementi estremamente esagerati e un'originale storia che ruota intorno al cibo e alla caccia di nuovi e succulenti ingredienti saranno la ricetta centrale di questo originale "battle-shounen".
Questo, inevitabilmente, pone lo spettatore dinanzi a una serie molto diversa dalle altre, a una serie bizzarra, particolare, originale, tamarra e appetitosa (in varie occasioni sa veramente far venire fame), dove le sfide, le avventure e le battaglie saranno tutte generate dalla ricerca/cattura del cibo. E già questo mostra la diversità di "Toriko" rispetto ai molti altri shounen, dove invece gli scontri sono sempre generati dalle soliti questioni di vendetta o di difesa del mondo.
L'autore ha deciso di dipingere un mondo vastissimo, misterioso e tutto incentrato sulla cucina e l'alimentazione, utilizzando una grande dose di fantasia e di genio - che di certo non gli mancano -, dimostrandosi non molto lontano da Eichiro Oda; in effetti, entrambi hanno sviluppato due storie che si sono contraddistinte per la tematica principale utilizzata: uno - "One Piece", appunto - tratta la pirateria in maniera totalmente diversa dall'immaginario collettivo e l'altro - "Toriko" - tratta il cibo dandogli un'importanza stratosferica.
I combattimenti sono buoni, peccato se ne vedano pochi e che siano totalmente censurati in questa versione animata - maledetta censura! Quello che comunque mi è piaciuto di questi ultimi è la loro totale fisicità: scontri muscolari e potenti, come non se ne vedevano da tempo, saranno la parte spettacolare della serie, la fonte di adrenalina sicura per chi, come me, ama le sane mazzate.
I personaggi presentati, secondo me, sono anch'essi abbastanza buoni - non da mangiare! Toriko è il classico protagonista super forzuto, ma almeno non sarà il deficiente e menomato mentale della situazione, anzi, dimostrerà di possedere un'ottima cultura legata al suo mestiere e anche una non poca intelligenza, rendendosi completamente diverso dal solito stereotipo che vuole che i protagonisti siano degli imbecilli. Komatsu, da parte sua, rappresenterà la classica, debole e fifona spalla che pian piano maturerà, divenendo un personaggio maggiormente importante, instaurando un bel rapporto di amicizia e di collaborazione reciproca proprio con Toriko, facendo comprendere a quest'ultimo l'importanza di avere un partner fedele.
Ovviamente, non mancheranno neppure quei personaggi seri, dall'aria quasi dura e carismatica, e neanche quegli individui strani ed eccentrici che oramai sono molto utilizzati per queste tipologie di opere.
Per quanto riguarda la storia, questa parte abbastanza semplicemente e, vista la tematica di fondo, appunto il cibo e la cucina, potrebbe apparire banale e non molto intrigante, ma l'autore saprà inserire dei piccoli misteri e persino un ingrediente "divino", che sarà alla base dei grandi conflitti che vedremo nel corso della visione.
Al momento, comunque, la serie mi è parsa leggera, semplice e non molto sostanziosa nei contenuti, e, dopo tanti episodi, molti potrebbero stufarsi e abbandonare la visione, non vedendo alcuna importante svolta in termini di trama. Nonostante questo, "Toriko" offre una storia di fondo che dà motivazione alle azioni dei personaggi e che permette di caratterizzare questo bizzarro mondo, non generando un nonsense come in "Fairy Tail".
Purtroppo, pur vedendo molti elementi interessanti e positivi, questo anime ha iniziato a distaccarmi dalla visione per via di un ritmo non molto serrato e anche per una carenza di personale entusiasmo e una passione che tarda a scatenarsi, ma specialmente per certe cose che mi hanno fatto storcere il naso.
A mio parere, "Toriko" paga evidentemente dei limiti non da poco sul versante della produzione, forse a causa di un budget di fondo non molto prosperoso, ed è ovvio come, per far piacere "Toriko" a tutti i costi al pubblico, si sia scelto di banalizzare e semplificare questa serie rispetto al manga, apportando varie e fastidiose modifiche nell'adattamento, e questo non mi piace.
Ma arriviamo a discutere del livello tecnico, un tasto dolente dal quale salvo certamente il buonissimo doppiaggio giapponese, l'opening - anche se si sente per troppo tempo -, qualche ending e le carine OST. Questo, ai miei occhi, si è dimostrato davvero altalenante, con frequenti cali qualitativi. La regia va avanti a singhiozzo, dando il meglio solo negli episodi importanti, donando dinamicità ai combattimenti centrali grazie a delle animazioni ben fatte e fluide, ma in molte altre occasioni delude non poco, specialmente quando è affiancata da una staticità e bruttezza delle stesse che, io, non mi sarei aspettato. "Toriko", per me, è un anime che va avanti con pochi alti e fin troppi bassi tecnici e produttivi, sfoggiando solo poche volte un reparto tecnico soddisfacente e all'altezza della concorrenza. Senza contare il chara-design dei personaggi, che subisce spesso dei cali mostruosi, ma dalla Toei Animation non ci si poteva aspettare altro, data la sua abitudine nel cambiare spesso disegnatori da un episodio all'altro. Inoltre non approvo la scelta estetica nel dare ai muscoli dei personaggi questo riflesso eccessivo, questo fastidioso effetto "lucido" che dà la netta sensazione che i muscoli siano di gomma.
Tutto questo mi fa pensare a una produzione al risparmio e a uno staff svogliato che non pare volersi impegnare più di tanto nei confronti di questa serie, dandomi l'impressione di essere stata realizzata tanto per essere fatta.
Mi dispiace concludere senza aver detto neanche molto su questo titolo, però vorrei proprio far capire che "Toriko", come opera a sé, possiede dei potenziali e un'originalità da non sottovalutare e, anzi, meriterebbe un 7 pieno. Purtroppo, questa versione animata non dà giustizia a quest'opera promettente, e il mio voto finale cala a causa di un deludente reparto tecnico e a delle scelte registiche e di adattamento che mi hanno portato a distaccarmi definitivamente dall'anime per dirigermi sul manga - una cosa che mi capita veramente molto raramente di fare.
Consiglio la visione per farsi un'idea, ma, secondo me, è meglio poi proseguire con il manga.
Deluso.