Recensione
"Shakugan no Shana III Final" (ovvero "Se vuoi la pace, prepara la guerra") è la terza e ultima serie (almeno finora) della saga di Shana, composta da tre stagioni, una serie OVA, un film e dei mini special in versione super-deformed ("Shakugan no Shana-tan"). Protagonista della saga è Shana, una 'Flame Haze', ossia una guerriera che lotta contro i 'Guze no Tomogara', affinché questi non sconvolgano l'equilibrio nel mondo. Il personaggio di Shana è per certi versi unico nel suo genere: nonostante l'aspetto bambinesco (l'età fisica dovrebbe essere dodici anni, ma è probabile che sia molto più vecchia, perché si tratta di un'entità immortale, almeno nel tempo), non è la classica maghetta 'pucciosa' che fa la paladina della giustizia, ma una vera e propria combattente, dotata di una potente spada e di una forza sovrumana. Un giorno, il destino la farà incontrare con Yuji Sakai, un giovane studente di sedici anni (il solito ragazzetto debole e impacciato), che per caso si ritrova coinvolto in un suo combattimento. All'inizio lo tratterà con disprezzo, poiché crede sia "solo" un semplice Torch (un rimpiazzo per un'esistenza ormai perduta), ma col passare del tempo si scoprirà innamorata del ragazzo, anche perché quest'ultimo in realtà possiede un grande potere nascosto dentro di sé. Quell'incontro sarà il preludio di tutti gli eventi e le battaglie che ci accompagneranno per ben settantadue episodi, almeno contando solo le serie principali.
Rispetto alle due serie precedenti, che mischiavano azione e slice of life, qui ci ritroviamo nel bel mezzo della guerra tra 'Guze no Tomogara' e 'Flame Haze'. E, a capo dei cattivi, abbiamo niente meno che Yuji Sakai, che ha stretto un patto col 'Dio della Creazione/Serpente del Festival' al fine di realizzare i propri desideri. Gli argomenti trattati appaiono molto diversi, e le vicende scolastico-amorose vengono quasi del tutto accantonate.
Se vi eravate affezionati alla componente shoujo, che era uno degli elementi chiave delle prime due serie (tanto da ricordare per certi versi "Toradora!", altro anime prodotto dal J.C. Staff), potreste non gradire questo terzo capitolo. Anche l'ambientazione cambia radicalmente, e, se prima la maggior parte degli eventi, scontri compresi, avevano luogo nella città di Misaki e a scuola, qui quasi tutto si svolge all'interno di dimensioni parallele o in mezzo a enormi lande deserte o innevate. Un vero e proprio scenario di guerra, insomma. Le locazioni "reali", invece, le vedremo occasionalmente.
La stessa sorte tocca ai personaggi secondari: tutti gli studenti, anche quelli che prima ricoprivano un ruolo di medio livello, soprattutto sul lato sentimentale, vengono ridotti a delle semplici comparse, per dare spazio solo ai guerrieri coinvolti nella guerra, di cui la maggior parte sono new entry. I principali invece restano invariati, e ce li ritroviamo tutti quanti, da Wilhelmina a Margery Daw, ecc.
Dal lato tecnico abbiamo un enorme miglioramento, e, per gli amanti di grafica ad alta definizione e colorazioni sfavillanti, sarà una gioia per gli occhi. Sia le locazioni e i paesaggi, sia le trasformazioni e i poteri dei vari personaggi sono un vero spettacolo. I combattimenti sono il punto forte dell'intera saga, e in questa terza stagione non c'è episodio in cui manchino scene degne di nota, grazie anche alla computer grafica, che rende il tutto ancora più incredibile.
Le musiche sono un altro elemento importante in questa saga, ben congegnate e quasi sempre adatte alle scene in cui fanno da sottofondo, oltre alle splendide opening ed ending, che vanno dallo stile dance/trance al rock.
Ma tutto questo basta a dare il massimo dei voti a "Shakugan no Shana III Final"? Purtroppo no! Il motivo sono le troppe imprecisioni nella trama di cui soffre quest'ultima serie, non presenti nelle precedenti, che erano invece perfette.
Per via di ciò sorgono numerose incongruenze, ma soprattutto la storia risulta senza significato.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Dopo l'ultimo episodio mi sono chiesto che senso abbiano avuto tutte le battaglie a cui ho assistito, se alla fine sono partiti tutti verso Xanadu, il nuovo mondo creato da Yuji. Per quale motivo i Flame Haze hanno voluto ostacolare la creazione del nuovo mondo, se anche loro poi hanno deciso di andarci, assieme ai Guze, compresi gli 'Dei della Terra', e persino Shana? C'era quindi motivo di fare quest'enorme guerra, in cui sono morti migliaia di soldati in entrambe le fazioni, tra cui anche Khamsin? E' difficile trovare una risposta a queste domande, sta di fatto che il finale è piuttosto deludente, o forse è una sorta di messaggio subliminale, che lascia sottintendere che le guerre sono inutili, e basterebbe capire le intenzioni di ognuno per evitarle, un po' come fanno alla fine Shana e Yuji.
L'unica cosa sensata (ma non troppo) è stata solo il sacrificio di Hecate, che è servito a creare il nuovo mondo. Sensata perché almeno c'era uno scopo dietro. Ma il problema più grande è che dopo il finale ci si rende conto che non c'erano né buoni né cattivi. L'esempio maggiore è Yuji, che vorrebbe atteggiarsi come il capo dei cattivi, ma è troppo buono per farlo, non ha nemmeno la faccia adatta, e quella che doveva essere la grande novità, il colpo di scena, si rivela invece un misero fallimento.
Fine parte contenente spoiler
Il 7 è il voto relativo a questa stagione, ma quello totale dell'intera saga di "Shakugan no Shana" sarebbe un bel 10. E' sicuramente un gran titolo, capace di tenerti incollato alla TV dal primo all'ultimo episodio. Consigliatissimo a tutti gli amanti degli action fantasy.
Rispetto alle due serie precedenti, che mischiavano azione e slice of life, qui ci ritroviamo nel bel mezzo della guerra tra 'Guze no Tomogara' e 'Flame Haze'. E, a capo dei cattivi, abbiamo niente meno che Yuji Sakai, che ha stretto un patto col 'Dio della Creazione/Serpente del Festival' al fine di realizzare i propri desideri. Gli argomenti trattati appaiono molto diversi, e le vicende scolastico-amorose vengono quasi del tutto accantonate.
Se vi eravate affezionati alla componente shoujo, che era uno degli elementi chiave delle prime due serie (tanto da ricordare per certi versi "Toradora!", altro anime prodotto dal J.C. Staff), potreste non gradire questo terzo capitolo. Anche l'ambientazione cambia radicalmente, e, se prima la maggior parte degli eventi, scontri compresi, avevano luogo nella città di Misaki e a scuola, qui quasi tutto si svolge all'interno di dimensioni parallele o in mezzo a enormi lande deserte o innevate. Un vero e proprio scenario di guerra, insomma. Le locazioni "reali", invece, le vedremo occasionalmente.
La stessa sorte tocca ai personaggi secondari: tutti gli studenti, anche quelli che prima ricoprivano un ruolo di medio livello, soprattutto sul lato sentimentale, vengono ridotti a delle semplici comparse, per dare spazio solo ai guerrieri coinvolti nella guerra, di cui la maggior parte sono new entry. I principali invece restano invariati, e ce li ritroviamo tutti quanti, da Wilhelmina a Margery Daw, ecc.
Dal lato tecnico abbiamo un enorme miglioramento, e, per gli amanti di grafica ad alta definizione e colorazioni sfavillanti, sarà una gioia per gli occhi. Sia le locazioni e i paesaggi, sia le trasformazioni e i poteri dei vari personaggi sono un vero spettacolo. I combattimenti sono il punto forte dell'intera saga, e in questa terza stagione non c'è episodio in cui manchino scene degne di nota, grazie anche alla computer grafica, che rende il tutto ancora più incredibile.
Le musiche sono un altro elemento importante in questa saga, ben congegnate e quasi sempre adatte alle scene in cui fanno da sottofondo, oltre alle splendide opening ed ending, che vanno dallo stile dance/trance al rock.
Ma tutto questo basta a dare il massimo dei voti a "Shakugan no Shana III Final"? Purtroppo no! Il motivo sono le troppe imprecisioni nella trama di cui soffre quest'ultima serie, non presenti nelle precedenti, che erano invece perfette.
Per via di ciò sorgono numerose incongruenze, ma soprattutto la storia risulta senza significato.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Dopo l'ultimo episodio mi sono chiesto che senso abbiano avuto tutte le battaglie a cui ho assistito, se alla fine sono partiti tutti verso Xanadu, il nuovo mondo creato da Yuji. Per quale motivo i Flame Haze hanno voluto ostacolare la creazione del nuovo mondo, se anche loro poi hanno deciso di andarci, assieme ai Guze, compresi gli 'Dei della Terra', e persino Shana? C'era quindi motivo di fare quest'enorme guerra, in cui sono morti migliaia di soldati in entrambe le fazioni, tra cui anche Khamsin? E' difficile trovare una risposta a queste domande, sta di fatto che il finale è piuttosto deludente, o forse è una sorta di messaggio subliminale, che lascia sottintendere che le guerre sono inutili, e basterebbe capire le intenzioni di ognuno per evitarle, un po' come fanno alla fine Shana e Yuji.
L'unica cosa sensata (ma non troppo) è stata solo il sacrificio di Hecate, che è servito a creare il nuovo mondo. Sensata perché almeno c'era uno scopo dietro. Ma il problema più grande è che dopo il finale ci si rende conto che non c'erano né buoni né cattivi. L'esempio maggiore è Yuji, che vorrebbe atteggiarsi come il capo dei cattivi, ma è troppo buono per farlo, non ha nemmeno la faccia adatta, e quella che doveva essere la grande novità, il colpo di scena, si rivela invece un misero fallimento.
Fine parte contenente spoiler
Il 7 è il voto relativo a questa stagione, ma quello totale dell'intera saga di "Shakugan no Shana" sarebbe un bel 10. E' sicuramente un gran titolo, capace di tenerti incollato alla TV dal primo all'ultimo episodio. Consigliatissimo a tutti gli amanti degli action fantasy.