Recensione
"Higurashi no naku koro ni kaku" è un OAV di circa cinquanta minuti complessivi; tratto da una storia breve di Ryukishi 07, racconta le avventure dei suoi giovani protagonisti in un universo parallelo e dissociato da quello principale. Da grande fan della serie di Higurashi, ho voluto vedere se questo anime era in grado di porre rimedio al triste scivolone della serie Kira: seconde me, c'è riuscito.
I creatori dell'OAV hanno voluto fare un "ritorno alle origini", per così dire: è presente molta violenza e molto sangue, ma proprio come per tutte le altre serie sono usati in modo intelligente e non sono fini a sé stessi. I personaggi di Keichi e Rena sono predominanti, ma anche gli altri hanno i loro ruoli importanti nel loro piccolo; il legame di amicizia e fiducia che li unisce è sempre fortissimo e gasa vedere i loro sforzi per proteggersi a vicenda. Anche la dose di mistero e tensione si fa sentire e il finale, sebbene lasci apparentemente l'amaro in bocca, in realtà mostra un'enorme speranza per il futuro, rappresentata proprio dai protagonisti. Infine, le musiche sono, come al solito, ineccepibili.
Ora le note dolenti: personalmente, due sono i punti a sfavore dell'anime. Il primo è la durata breve: sarebbe stato bello vedere i nostri eroi un pochino più a lungo; in secondo luogo, la trama manca piuttosto di originalità, nonostante sia comunque intrigante.
In conclusione, un buon spin-off che non ha nulla a che vedere con la serie originale (composta da Higurashi non naku koro ni e Higurashi no naku koro ni Kai) e forse anche non molto realistico, ma che mette i ragazzi del club di Hinamizawa sotto una luce diversa, in un altro dei vari mondi possibili e mostrando come l'amicizia possa rendere invincibili anche nella più disperata e catastrofica delle situazioni, mentre il pianto delle cicale suggerisce la fine di qualcosa e l'inizio di qualcos'altro.
I creatori dell'OAV hanno voluto fare un "ritorno alle origini", per così dire: è presente molta violenza e molto sangue, ma proprio come per tutte le altre serie sono usati in modo intelligente e non sono fini a sé stessi. I personaggi di Keichi e Rena sono predominanti, ma anche gli altri hanno i loro ruoli importanti nel loro piccolo; il legame di amicizia e fiducia che li unisce è sempre fortissimo e gasa vedere i loro sforzi per proteggersi a vicenda. Anche la dose di mistero e tensione si fa sentire e il finale, sebbene lasci apparentemente l'amaro in bocca, in realtà mostra un'enorme speranza per il futuro, rappresentata proprio dai protagonisti. Infine, le musiche sono, come al solito, ineccepibili.
Ora le note dolenti: personalmente, due sono i punti a sfavore dell'anime. Il primo è la durata breve: sarebbe stato bello vedere i nostri eroi un pochino più a lungo; in secondo luogo, la trama manca piuttosto di originalità, nonostante sia comunque intrigante.
In conclusione, un buon spin-off che non ha nulla a che vedere con la serie originale (composta da Higurashi non naku koro ni e Higurashi no naku koro ni Kai) e forse anche non molto realistico, ma che mette i ragazzi del club di Hinamizawa sotto una luce diversa, in un altro dei vari mondi possibili e mostrando come l'amicizia possa rendere invincibili anche nella più disperata e catastrofica delle situazioni, mentre il pianto delle cicale suggerisce la fine di qualcosa e l'inizio di qualcos'altro.