Recensione
Kimi ga Nozomu Eien
9.0/10
Descrivere questo anime è relativamente semplice e al contempo è molto difficile: è un anime che solletica i buoni sentimenti ma li affronta e li piega al buonsenso, costringendo lo spettatore ad immedesimarsi nel protagonista per poterne capire a pieno le scelte.
I generi di questo anime sono sentimentale, drammatico e slice of life. Sul sentimentale e drammatico non ci sono dubbi che ci siano, ma è sullo slice of life che ruota l'architettura degli episodi e credo che l'amalgama che ne è stata fatta sia (a mio avviso) perfetta. Lo spunto della trama è il più classico dei probabili triangoli amorosi ma quasi subito lo spazio per situazioni romantiche viene preso con forza dalla componente drammatica. Da qui in poi, sensi di colpa, scelte dolorose e pugnalate al cuore saranno gli indiscussi protagonisti di questo anime.
Diventa difficile commentare questo anime senza spoilerare ma lo posso consigliare caldamente a tutti, specialmente alle persone con molta empatia, le quali potranno sentire su di loro le stesse contrastanti sensazioni provate dal protagonista ed i suoi dilemmi morali: Chi e/o cosa decide ciò che è giusto fare? Come comportarsi di fronte a determinate situazioni? Perché fare determinate scelte? Questo anime mette in risalto proprio l'incapacità di riuscire a relazionarsi con gli altri e con se stessi, al fine di poter scegliere cosa fare del proprio futuro.
Per il comparto tecnico, già tanti altri ne hanno decantato le qualità, quindi è superfluo che lo faccia anche io. Dal canto mio, ho molto apprezzato la grafica in generale mentre il comparto audio, a parte le sigle, non mi ha impressionato molto. La bgm ricorda troppo le controparti (orecchiabili) dei videogiochi di fattura nipponica, da cui oltretutto l'anime discende. Da vedere, capire e godere.
I generi di questo anime sono sentimentale, drammatico e slice of life. Sul sentimentale e drammatico non ci sono dubbi che ci siano, ma è sullo slice of life che ruota l'architettura degli episodi e credo che l'amalgama che ne è stata fatta sia (a mio avviso) perfetta. Lo spunto della trama è il più classico dei probabili triangoli amorosi ma quasi subito lo spazio per situazioni romantiche viene preso con forza dalla componente drammatica. Da qui in poi, sensi di colpa, scelte dolorose e pugnalate al cuore saranno gli indiscussi protagonisti di questo anime.
Diventa difficile commentare questo anime senza spoilerare ma lo posso consigliare caldamente a tutti, specialmente alle persone con molta empatia, le quali potranno sentire su di loro le stesse contrastanti sensazioni provate dal protagonista ed i suoi dilemmi morali: Chi e/o cosa decide ciò che è giusto fare? Come comportarsi di fronte a determinate situazioni? Perché fare determinate scelte? Questo anime mette in risalto proprio l'incapacità di riuscire a relazionarsi con gli altri e con se stessi, al fine di poter scegliere cosa fare del proprio futuro.
Per il comparto tecnico, già tanti altri ne hanno decantato le qualità, quindi è superfluo che lo faccia anche io. Dal canto mio, ho molto apprezzato la grafica in generale mentre il comparto audio, a parte le sigle, non mi ha impressionato molto. La bgm ricorda troppo le controparti (orecchiabili) dei videogiochi di fattura nipponica, da cui oltretutto l'anime discende. Da vedere, capire e godere.