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Kaori Fujimiya è una ragazza silenziosa, ha uno sguardo greve che rivolge dritta davanti a sé, senza badare ai propri compagni di classe. Cammina spedita, sfuggente, è effettivamente una ragazza sola, che fa a meno delle amicizie, si mette sulla difensiva con tutti ed è povera di parole. Al liceo è dedita solamente allo studio, si isola nelle pause scolastiche, e tutti pensano di lei che sia altezzosa. Questo è il primo ritratto che abbiamo di Kaori Fujimiya, prima che Yuuki Hase entri a far parte della vita di lei. Isshuukan friends, anime del 2014, racconta la storia di quest'amicizia che rinnova la propria promessa continuamente, settimana dopo settimana, aggiungendo qualcosa in più alle vite dei protagonisti.

Si è generalmente inclini a credere che noi siamo il frutto delle nostre esperienze, ossia di ciò che ci è capitato in determinate occasioni. Ma ciò non basta, non possiamo ignorare la nostra costante ricerca di condivisione. I piccoli momenti che compongono la nostra vita acquisiscono senso quando siamo in compagnia; e, a volte, anche le persone più schive e quelle più ostili vorrebbero solo che qualcuno riesca a far breccia attraverso la barriera che hanno costruito. Il voler essere seguiti, nonostante si corra via dalle situazioni e dalle persone, il bisogno di esser desiderati, oltre che accettati, è questo che ci plasma e che, dunque, regala alle nostre esperienze ulteriore significato tramite le relazioni umane. Questo Fujimiya lo capisce dal momento che Hase insisterà nel tentativo di far amicizia con lei. Dopo l'iniziale difficoltà, nata dai comportamenti che la ragazza si è imposta di adoperare per non complicare la sua vita e quella di chi gli sta accanto, Fujimiya-san cede alle attenzioni del suo compagno di classe, spiegandogli anche le regole della propria vita: i ricordi legati agli amici scompaiono ogni settimana. Proprio così! Come un orologio svizzero (con una regolarità che rende dubbioso lo spettatore), ogni domenica notte i ricordi legati alle persone che Fujimiya ritiene essere amici si resettano. Perciò, l'insicuro, ma tenace Hase, è costretto a far breccia nella vita della sua amica ogni lunedì a scuola; non senza qualche sconforto.

La buffa tenacia di Hase-kun - mosso da buoni e candidi sentimenti... e anche da qualcosa in più della semplice amicizia - rende la storia di questo particolare rapporto molto dolce e commovente; resa tale anche da qualche eccessivo sentimentalismo da parte di Hase. Ad amplificare i toni di questa storia, le calde e tenui tinte diffuse in tutto lo schermo colorano le immagini che presentano un chiarore abbagliante, quasi sognante. Memorabile è lo scenario barocco offertoci durante la gita al mare, dove l'orizzonte marino appare impreziosito da gemme di luce scintillante sulla cresta delle onde, su di cui l'incandescente sole rosso del tramonto ci si tuffa suggestivamente. A tale attenzione grafica si contrappone una ben povera attenzione agli accompagnamenti musicali, relegando maggior importanza solamente alle sigle piuttosto orecchiabili.

Talvolta, durante la visione ci si trova rapiti dalla prova dei sentimenti di questi personaggi così semplicemente ingenui - le cui gote si imporporano troppo spesso e banalmente. Ci si entusiasma con Hase-kun quando Fujimiya-san dimostra di ritrovare l'eco dei propri ricordi, anche se supportati dalla lettura del proprio diario. Altre volte, invece, l'eccesso di scene zuccherose risulta essere indigesto. Ancor peggio è stato l'ingresso in scena di un personaggio come Saki, la stramba e invasata compagna di classe, che spezza il tono della storia, rappresentando lo stereotipo del personaggio umoristico che fa irruzione nella vita dei protagonisti. Eppure, al di là di tutto questo, nell'attesa della rivelazione delle cause sull'amnesia di Fujimiya, o nell'attesa suoi di progressivi miglioramenti, per un attimo ho perso il cuore centrale di questo film, che si manifesta in tutta la sua eccellente forma proprio nell'episodio finale, pacato ed essenziale, che termina così come inizia tutta questa storia: "Vorrei che diventassimo amici!"

Adesso, Kaori Fujimiya ha delle amiche con cui rientra a casa dopo la scuola. Tutte le mattine saluta i suoi compagni, evocando i loro ricordi chiamandoli per nome. Prepara il pranzo per Hase-kun, e nei fine settimana scopre la bellezza di poter andare a mangiare una crêpe o fare una passeggiata al mare in compagnia. Con i suoi amici, la sua risata risuona come una pioggia di campanellini, e il suo viso tradisce la gioia di questi istanti che riempiono la sua vita.