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La buona notizia è che hanno avuto la decenza di limitarsi a un solo OVA da una ventina di minuti. Quella cattiva è che bastano e avanzano ad atrofizzarti il cervello fino a ridurlo alle dimensioni di un chicco di uva passa, dimodoché che per rigenerarti devi trascorrere almeno mezza giornata a guardare la vernice che si asciuga. Brutto, inutile, scontato, confuso: una visione cachettizzante, una bioscia di frames a caso con filamenti di trama, tipo la zuppa di Bridget Jones. Una prova di sopravvivenza tra le più curiose, insultanti ed efferate, superata la quale la prospettiva di una nave da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione non susciterà più emozioni di una partita a "Bella Sara".

Anno 2010. Una navicella di ritorno da una missione su Marte esplode generando una pioggia di detriti. Qualche mese dopo sul nostro pianeta iniziano ad apparire creature umanoidi, denominate Ancients, in grado di sparare laser dalla bocca in puro stile Shoop da Whoop. Al fine di distruggerli viene creata un'organizzazione, l'AAST, che pare impiegare soltanto ragazze; l'unico maschio è Takeru, costretto dal padre ad indossare il Mars - ah, la fantasia! -, una speciale armatura in grado di garantire al portatore una forza e una resistenza tali da poter competere ad armi pari con gli Ancients. Ma la contropartita, come canta Carmen Consoli, è considerevole: per ragioni non meglio specificate, infatti, la cara tutina mette così a dura prova chi la utilizza che Takeru, per altre ragioni non meglio specificate, è il solo in grado di tenerle testa. Uno scontro con un Ancient particolarmente evoluto rispetto agli altri instillerà in lui il tarlo del dubbio in merito al ruolo giocato dall'uomo in questa lotta per la salvaguardia della Terra.

Ho il nome di un anime sulla punta della lingua... Neongenesisqualcosa. Cinquanta sfumature di plagio che sono come un kilt sotto il quale non si cela che della bigiotteria da quattro soldi. Chi è il padre di Takeru? A che titolo lo obbliga a combattere? Cosa rende il Mars così instabile, e cos'ha il ragazzo di diverso dai precedenti aspiranti portatori? E gli Ancients? Di cosa si occupa esattamente l'AAST, e da quanto tempo esiste? Quanto è capillare la sua estensione a livello mondiale? Se ogni ragazza è specializzata in una determinata tecnica di combattimento, perché le si vede impiegare tutte lo stesso tipo di arma, peraltro inefficace contro il nemico? Cosa sa l'opinione pubblica di quel che sta accadendo? Esistono delle differenze tra la nostra Terra e quella che funge da setting alla storia?, eccetera. Tutte domande a cui nessuno si prenderà il disturbo di rispondere, non si sa se per via del tempo inclemente o perché non ci si è posti il problema a monte. A naso, tuttavia, propenderei per la seconda, perché se per imbastire una trama venti minuti possono essere pochi dovrebbero esserlo anche per infarcirla di buchi, incongruenze, spoiler grandi come una casa malamente travestiti da pistole di Čechov, sconcertanti ovvietà e altri abomini assortiti, che invece abbondano come il proverbiale riso sulla bocca dello stolto.

Lo scavo introspettivo non esiste, perché non esistono personaggi ma solo tronchi cavi. Il conflitto di Takeru? La (supposta) verità sugli Ancients? Non scherziamo. Ci sono più drammi umani in "Hamtaro" che in quest'anime. Non c'è interazione, non c'è alchimia, non c'è tensione. A stento si rivolgono la parola. Eppure sono dei ragazzi che sicuramente preferirebbero essere da tutt'altra parte e in tutt'altra compagnia invece di rischiare la vita per non si sa bene cosa, per non parlare del fatto che l'organizzazione di cui fanno parte sembra lasciarli molto a se stessi.

Scandalosa la grafica nella sua sciatteria e apostasia delle leggi dell'anatomia umana: persino "Elfen Lied", con il suo splatter a dir poco fantasioso, le dà dei punti. Le animazioni sono stentate, la fotografia e la regia anonime; in altre parole, non si salva nulla. Il doppiaggio è altrettanto povero, anche tenendo conto che la sceneggiatura non presenta alcun appiglio per conferire ai personaggi un pizzico di tridimensionalità. La colonna sonora, infine, è costituita da un pasticciatissimo medley di vari brani di musica classica, tanto per fare un altro sgarbo a NGE: la formica che cerca di strangolare l'elefante, insomma, tanto per fare un esempio che sia allo stesso livello di questo scempio.

Un'esperienza superflua e dimenticabile... almeno spero. 2 e un calcio nel sedere.