Recensione
Gilgamesh
8.0/10
Recensione di Jollyrogerbay
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Con "Gilgamesh" ci troviamo sicuramente di fronte ad un'opera particolare, una di quelle diverse dal solito, caratterizzata da molti alti e bassi che la rendono una serie "non per tutti", e non perche' siano richieste particolari conoscenze o particolare impegno nella visione, ma proprio perche' e' tanto carente in certi aspetti e contemporaneamente tanto valida in altri, rendendo molto soggettivo il godimento stesso della serie; mi vado a spiegare meglio:
Uno dei punti forti di "Gilgamesh" e' senza dubbio la trama, in quanto si vedono protagoniste due fazioni che tentano di avere la meglio l'una sull'altra, entrambe con l'intento di raggiungere il proprio scopo; scopo il quale, sotto il punto di vista "concettuale", e' lo stesso per entrambi, ma le vie e i mezzi utilizzati dalle due fazioni sono completamente differenti; il ritmo e' lento, cio' pero' non rende la narrazione noiosa, ma lascia il giusto spazio allo spettatore per capire ed elaborare i retroscena degli eventi che con continui cambiamenti non lo faranno mai schierare completamente da una parte, piuttosto che dall'altra, fino alla fine.
Visivamente ci troviamo davanti a degli scenari molto cupi, i colori predominanti sono il nero, il marrone ed il grigio e le ambientazioni variano da zone desolate e/o semidistrutte a case e palazzi in stile gotico, decisamente appropriate per lo stile dell'opera in quanto le vicende si svolgono in un mondo in decadimento che e' stato protagonista di un evento catastrofico, il quale ha reso inutilizzabile la maggior parte della tecnologia, riportando di fatto il pianeta indietro di qualche decina di anni;
Analizzando suoni e musiche, sono presenti un paio di melodie ricorrenti nel corso della serie, dove il piano fa da padrone, che sono una piacevole aggiunta per gli amanti della musica e che restano comunque non invasivi nel caso lo spettatore non sia tra questi; per il resto non si notano particolari temi musicali rilevanti, quei pochi che ci sono restano dei sottofondi.
Sotto il punto di vista tecnico non ci siamo proprio, anche se si tratta del 2003, ci troviamo davanti a dei personaggi realizzati con uno stile particolare, che definirei di livello mediocre-basso, non aiutati dalla colorazione che risulta poco convincente e approssimativa, che rendono in generale i volti e le espressioni poco convincenti. Le animazioni sono forse il lato peggiore di questa serie, mantenendosi su un livello abbastanza basso per tutto il tempo, con un paio di picchi che sfociano nel ridicolo, ma contrariamente da cio' che sembra, non sono presenti poi cosi' tante scene di combattimenti e azione in generale, quindi l'opera ne risente fino ad un certo punto.
Un'altra nota negativa da sottolineare dal punto di vista tecnico, e' la troppo brusca variazione di ritmo in generale, che dalla costante e appropriata lentezza della prima parte dell'opera passa ad essere molto veloce negli ultimi episodi; avrei preferito avessero compresso i pirmi 24 episodi in soli 20-22 (senza dover sacrificare niente di particolare) ed esteso gli episodi 25 e 26 nel restante spazio, concedendo un migliore sviluppo degli eventi che conducono al finale che, cosi' come sono, appaiono un po' affrettati. E' pero' doveroso aggiungere che questa sensazione non e' stata cosi' evidente alla seconda visualizzazione della serie, quindi potrebbe essere qualcosa di soggettivo, o comunque di limitata rilevanza.
Il finale, senza spoilerare nulla, e' forse cio' che da piu' valore all'intera opera, seppur, come accennavo prima, non privo di imprecisoni e un po affrettato, in grado comunque di farci ignorare questi piccoli difetti e di porre lo spettatore davanti ad un tipo di conclusione che non e' classificabile come "lietofine" o "bad-ending", ma tantomeno come "finale aperto"; infatti il finale e' qualcosa di ben definito (guardare tutto fino alla fine di --Tutti-- i titoli di coda) che sottolinea un aspetto della natura umana, che niente e nessuno, nemmeno il passare inesorabile e infinito del tempo potranno mai cambiare.
Il voto, che se dovesse venir assegnato puramente per gli aspetti tecnici dell'opera, come animazioni, disegni e musiche oltre che alla trama, difficilmente raggiungerebbe la sufficienza; sono pero' dell'idea, soprattutto in un opera come questa, che sia piu' importante giudicare il godimento generale e l'interesse saputo suscitare dalla serie nel corso delle puntate, che porrei in termini numerici tra il 7.5 e l' 8, che arrotondo ad un 8 pieno grazie ad un tipo di soluzione nel finale che non si vede tutti i giorni, ed anche i palati piu' fini avranno pane per i loro denti.
Nel complesso e' un opera che sconsiglio a chi vuole qualcosa di ben realizzato dal punto di vista estetico o e' in cerca di una visione leggera, ma che consiglio assolutamente a tutti coloro che cercano qualcosa di diverso dal solito.
Uno dei punti forti di "Gilgamesh" e' senza dubbio la trama, in quanto si vedono protagoniste due fazioni che tentano di avere la meglio l'una sull'altra, entrambe con l'intento di raggiungere il proprio scopo; scopo il quale, sotto il punto di vista "concettuale", e' lo stesso per entrambi, ma le vie e i mezzi utilizzati dalle due fazioni sono completamente differenti; il ritmo e' lento, cio' pero' non rende la narrazione noiosa, ma lascia il giusto spazio allo spettatore per capire ed elaborare i retroscena degli eventi che con continui cambiamenti non lo faranno mai schierare completamente da una parte, piuttosto che dall'altra, fino alla fine.
Visivamente ci troviamo davanti a degli scenari molto cupi, i colori predominanti sono il nero, il marrone ed il grigio e le ambientazioni variano da zone desolate e/o semidistrutte a case e palazzi in stile gotico, decisamente appropriate per lo stile dell'opera in quanto le vicende si svolgono in un mondo in decadimento che e' stato protagonista di un evento catastrofico, il quale ha reso inutilizzabile la maggior parte della tecnologia, riportando di fatto il pianeta indietro di qualche decina di anni;
Analizzando suoni e musiche, sono presenti un paio di melodie ricorrenti nel corso della serie, dove il piano fa da padrone, che sono una piacevole aggiunta per gli amanti della musica e che restano comunque non invasivi nel caso lo spettatore non sia tra questi; per il resto non si notano particolari temi musicali rilevanti, quei pochi che ci sono restano dei sottofondi.
Sotto il punto di vista tecnico non ci siamo proprio, anche se si tratta del 2003, ci troviamo davanti a dei personaggi realizzati con uno stile particolare, che definirei di livello mediocre-basso, non aiutati dalla colorazione che risulta poco convincente e approssimativa, che rendono in generale i volti e le espressioni poco convincenti. Le animazioni sono forse il lato peggiore di questa serie, mantenendosi su un livello abbastanza basso per tutto il tempo, con un paio di picchi che sfociano nel ridicolo, ma contrariamente da cio' che sembra, non sono presenti poi cosi' tante scene di combattimenti e azione in generale, quindi l'opera ne risente fino ad un certo punto.
Un'altra nota negativa da sottolineare dal punto di vista tecnico, e' la troppo brusca variazione di ritmo in generale, che dalla costante e appropriata lentezza della prima parte dell'opera passa ad essere molto veloce negli ultimi episodi; avrei preferito avessero compresso i pirmi 24 episodi in soli 20-22 (senza dover sacrificare niente di particolare) ed esteso gli episodi 25 e 26 nel restante spazio, concedendo un migliore sviluppo degli eventi che conducono al finale che, cosi' come sono, appaiono un po' affrettati. E' pero' doveroso aggiungere che questa sensazione non e' stata cosi' evidente alla seconda visualizzazione della serie, quindi potrebbe essere qualcosa di soggettivo, o comunque di limitata rilevanza.
Il finale, senza spoilerare nulla, e' forse cio' che da piu' valore all'intera opera, seppur, come accennavo prima, non privo di imprecisoni e un po affrettato, in grado comunque di farci ignorare questi piccoli difetti e di porre lo spettatore davanti ad un tipo di conclusione che non e' classificabile come "lietofine" o "bad-ending", ma tantomeno come "finale aperto"; infatti il finale e' qualcosa di ben definito (guardare tutto fino alla fine di --Tutti-- i titoli di coda) che sottolinea un aspetto della natura umana, che niente e nessuno, nemmeno il passare inesorabile e infinito del tempo potranno mai cambiare.
Il voto, che se dovesse venir assegnato puramente per gli aspetti tecnici dell'opera, come animazioni, disegni e musiche oltre che alla trama, difficilmente raggiungerebbe la sufficienza; sono pero' dell'idea, soprattutto in un opera come questa, che sia piu' importante giudicare il godimento generale e l'interesse saputo suscitare dalla serie nel corso delle puntate, che porrei in termini numerici tra il 7.5 e l' 8, che arrotondo ad un 8 pieno grazie ad un tipo di soluzione nel finale che non si vede tutti i giorni, ed anche i palati piu' fini avranno pane per i loro denti.
Nel complesso e' un opera che sconsiglio a chi vuole qualcosa di ben realizzato dal punto di vista estetico o e' in cerca di una visione leggera, ma che consiglio assolutamente a tutti coloro che cercano qualcosa di diverso dal solito.