Recensione
Sword Art Online II
7.0/10
La storia contiene tre saghe, la prima quella del Bullet of Bullets, la seconda quella di Excaliber, e la terza quella di Mother's Rosario. Partiamo con ordine:
"Sword Art Online II" è il sequel della prima stagione, che riprende tutto da dove aveva lasciato, ovvero da quando Kirito aveva rivelato le vicende vissute all'interno di SAO, a Seijirou Kikuoka, la prima persona ad andare a trovare Kirito in ospedale dopo il suo risveglio.
Adesso ha un nuovo favore da chiedergli, infatti non vuole sapere più nulla di SAO, ma vuole il parere di Kirito su certi omicidi che stanno avvenendo su un altro VRMMORPG, GGO. Infatti stanno girano voci che un tizio di nome Death Gun, sia riuscito ad uccidere realmente con la sua pistola nera diversi player molto famosi. Kirito e Kikuoka non riescono a capire come sia possibile uccidere un uomo reale con un proiettile virtuale, e arrivano alla conclusione che sia stata solo una fandonia ed una coincidenza. Kikuoka tuttavia ha un file audio che permette di ascoltare l'ipotetica voce di Death Gun, e udire lo sparo della sua pistola. Ma anche con questa prova Death Gun rimane sempre un impostore per Kirito, che decide di approfondire sulla faccenda proprio all'interno di GGO. Qui fa conoscenza di Sinon, una ragazza tormentata da uno spaventoso ricordo. Sinon aiuta Kirito ad ambientarsi al nuovo mondo, e a prendere parte ad un famoso torneo, dove hanno luogo scontri tra i più bravi giocatori, ovvero le prede di Death Gun. Kirito tuttavia, non ha idea di come riconoscere l'assassino, ma ben presto scopre che in realtà lo conosce meglio di chiunque altro, avendo entrambi un passato in comune.
Questa saga è quella che più mi è piaciuta, che è servita anche un po' per introdurre il nuovo personaggio Sinon, una ragazza delle superiori che ha vissuto una brutta vicenda da piccola, e che gioca a GGO, con l'obiettivo di espiare le colpe di un terribile ricordo. La prima volta che ha visto Kirito pensava di essere più forte di lui, ma alla fine si rivela tutto il contrario. Infatti Kirito diventa un punto di riferimento per Sinon, dato che anche lui ha avuto un esperienza simile all'interno di SAO, facendogli capire che l'unico modo che ha per espiare le sue colpe è non dimenticare, e che dovrà portarsi addosso il peso di quell'incidente. Questa saga mi è piaciuta sia per la misteriosità, sia perché ti fa capire come le persone devono sempre avere la "forza" di andare avanti, e di uscire dai loro problemi combattendo anche difficili battaglie.
La seconda saga, che non mi è piaciuta per nulla e più avanti vi dirò il perché, si ambienta sul caro vecchio ALO, di cui non sopporto le ambientazioni. No, non è solo per questo che non mi va a genio questa saga.
Kirito e Leafa, scoprono che altre persone oltre a loro hanno scoperto come prendere la leggendaria spada di "Excaliber". Infatti, oltre alla quest principale usata da Kirito, per ottenerla, è apparsa una quest secondaria, ovvero aiutare il re dei giganti a sterminare le bestie del gelo nella regione di Jotunheimr, che è stata invasa dai Tyrant umanoidi. Lo scopo d Kirito e i suoi amici è entrare del castello ed estrarre Excaliber, per far ritornare Jotunheimr com'era un tempo. Detto così sembra interessante, ma una saga di tre episodi non vi sembra un po' poco? In effetti è pochissimo, questo ha fatto in modo che tutti i combattimenti fossero frettolosi, senza senso e con i boss che non contrattaccano, ma si limitano a stare fermi e a prendersele di santa ragione. Questo fa in modo che il gruppo raggiunga ed estragga la spada senza difficoltà, rendendo tutto molto banale...
Infine la terza saga un po' drammatica, Mother's Rosario, anche questa per me è stata una bella storia. Ambientata per un po' in ALO per un po' nella vita reale, e a differenza di tutte le altre saghe che parlano più che altro di Kirito, questa si concentrerà su Asuna, perseguitata da problemi familiari. Comincia tutto quando una misteriosa giocatrice apparsa dal nulla su ALO, di nome Yuuki, inizia a sconfiggere player senza fermarsi, in cerca di un avversario alla sua altezza, chiunque l'avrebbe sconfitta avrebbe ricevuto in premio la fortissima tecnica Mother's Rosario. Kirito era quasi riuscito a batterla in un duello, ma non viene scelto perché scopre il segreto di quella ragazza. Quando ci prova Asuna, nonostante non sia riuscita a sconfiggere Yuuki, riesce comunque a dare prova della sua forza, in modo da convincere la forte ragazza a portarla con sé. Yuuki fa parte di una gilda, gli Sleeping Knights, un gruppo di sei membri (esclusa Asuna) che hanno intenzione di sconfiggere il boss del piano da soli. Malgrado molti tentativi la gilda non è mai riuscita nel suo intento, così questa volta hanno chiesto aiuto ad un altra persona. Dopo aver sconfitto il boss, Asuna scopre il segreto dei ragazzi degli Sleeping Knights: costretti tutti a stare su un letto di un ospedale a causa di una terribile malattia, che ben presto li porterà alla morte. Essi stanno testando un nuovo strumento medico, il Medicuboid, macchina che fa entrare il paziente in un mondo virtuale, e usando impulsi elettromagnetici più forti del Nerve Gear, permette di non far provare dolore della malattia alla vittima. Non aggiungo nient'altro altrimenti qualsiasi parola in più sarebbe uno spoiler. Dico solo che grazie a Yuuki, Asuna trova la forza di esprimersi con gli altri, e in particolar modo con i suoi genitori, che stanno soffocando la figlia con troppe pretese, per fargli vivere una vita "lussuosa" da grande, non capendo che Asuna in fondo si accontenta di semplici cose.
Questa saga anche se contiene più che altro discorsi e non combattimenti, serve più che altro per approfondire un po' sul personaggio di Asuna, spesso trascurato.
Il comparto tecnico di SAO non ha perso la sua qualità, infatti sia il character design che le colonne sonore sono fantastiche, un vero punto di forza di quest'anime secondo me.
In conclusione do come voto un 7, che se non fosse per episodi o discorsi inutili, messi lì solo per allungare un po' la serie potrebbe meritarsi un voto più alto.
"Sword Art Online II" è il sequel della prima stagione, che riprende tutto da dove aveva lasciato, ovvero da quando Kirito aveva rivelato le vicende vissute all'interno di SAO, a Seijirou Kikuoka, la prima persona ad andare a trovare Kirito in ospedale dopo il suo risveglio.
Adesso ha un nuovo favore da chiedergli, infatti non vuole sapere più nulla di SAO, ma vuole il parere di Kirito su certi omicidi che stanno avvenendo su un altro VRMMORPG, GGO. Infatti stanno girano voci che un tizio di nome Death Gun, sia riuscito ad uccidere realmente con la sua pistola nera diversi player molto famosi. Kirito e Kikuoka non riescono a capire come sia possibile uccidere un uomo reale con un proiettile virtuale, e arrivano alla conclusione che sia stata solo una fandonia ed una coincidenza. Kikuoka tuttavia ha un file audio che permette di ascoltare l'ipotetica voce di Death Gun, e udire lo sparo della sua pistola. Ma anche con questa prova Death Gun rimane sempre un impostore per Kirito, che decide di approfondire sulla faccenda proprio all'interno di GGO. Qui fa conoscenza di Sinon, una ragazza tormentata da uno spaventoso ricordo. Sinon aiuta Kirito ad ambientarsi al nuovo mondo, e a prendere parte ad un famoso torneo, dove hanno luogo scontri tra i più bravi giocatori, ovvero le prede di Death Gun. Kirito tuttavia, non ha idea di come riconoscere l'assassino, ma ben presto scopre che in realtà lo conosce meglio di chiunque altro, avendo entrambi un passato in comune.
Questa saga è quella che più mi è piaciuta, che è servita anche un po' per introdurre il nuovo personaggio Sinon, una ragazza delle superiori che ha vissuto una brutta vicenda da piccola, e che gioca a GGO, con l'obiettivo di espiare le colpe di un terribile ricordo. La prima volta che ha visto Kirito pensava di essere più forte di lui, ma alla fine si rivela tutto il contrario. Infatti Kirito diventa un punto di riferimento per Sinon, dato che anche lui ha avuto un esperienza simile all'interno di SAO, facendogli capire che l'unico modo che ha per espiare le sue colpe è non dimenticare, e che dovrà portarsi addosso il peso di quell'incidente. Questa saga mi è piaciuta sia per la misteriosità, sia perché ti fa capire come le persone devono sempre avere la "forza" di andare avanti, e di uscire dai loro problemi combattendo anche difficili battaglie.
La seconda saga, che non mi è piaciuta per nulla e più avanti vi dirò il perché, si ambienta sul caro vecchio ALO, di cui non sopporto le ambientazioni. No, non è solo per questo che non mi va a genio questa saga.
Kirito e Leafa, scoprono che altre persone oltre a loro hanno scoperto come prendere la leggendaria spada di "Excaliber". Infatti, oltre alla quest principale usata da Kirito, per ottenerla, è apparsa una quest secondaria, ovvero aiutare il re dei giganti a sterminare le bestie del gelo nella regione di Jotunheimr, che è stata invasa dai Tyrant umanoidi. Lo scopo d Kirito e i suoi amici è entrare del castello ed estrarre Excaliber, per far ritornare Jotunheimr com'era un tempo. Detto così sembra interessante, ma una saga di tre episodi non vi sembra un po' poco? In effetti è pochissimo, questo ha fatto in modo che tutti i combattimenti fossero frettolosi, senza senso e con i boss che non contrattaccano, ma si limitano a stare fermi e a prendersele di santa ragione. Questo fa in modo che il gruppo raggiunga ed estragga la spada senza difficoltà, rendendo tutto molto banale...
Infine la terza saga un po' drammatica, Mother's Rosario, anche questa per me è stata una bella storia. Ambientata per un po' in ALO per un po' nella vita reale, e a differenza di tutte le altre saghe che parlano più che altro di Kirito, questa si concentrerà su Asuna, perseguitata da problemi familiari. Comincia tutto quando una misteriosa giocatrice apparsa dal nulla su ALO, di nome Yuuki, inizia a sconfiggere player senza fermarsi, in cerca di un avversario alla sua altezza, chiunque l'avrebbe sconfitta avrebbe ricevuto in premio la fortissima tecnica Mother's Rosario. Kirito era quasi riuscito a batterla in un duello, ma non viene scelto perché scopre il segreto di quella ragazza. Quando ci prova Asuna, nonostante non sia riuscita a sconfiggere Yuuki, riesce comunque a dare prova della sua forza, in modo da convincere la forte ragazza a portarla con sé. Yuuki fa parte di una gilda, gli Sleeping Knights, un gruppo di sei membri (esclusa Asuna) che hanno intenzione di sconfiggere il boss del piano da soli. Malgrado molti tentativi la gilda non è mai riuscita nel suo intento, così questa volta hanno chiesto aiuto ad un altra persona. Dopo aver sconfitto il boss, Asuna scopre il segreto dei ragazzi degli Sleeping Knights: costretti tutti a stare su un letto di un ospedale a causa di una terribile malattia, che ben presto li porterà alla morte. Essi stanno testando un nuovo strumento medico, il Medicuboid, macchina che fa entrare il paziente in un mondo virtuale, e usando impulsi elettromagnetici più forti del Nerve Gear, permette di non far provare dolore della malattia alla vittima. Non aggiungo nient'altro altrimenti qualsiasi parola in più sarebbe uno spoiler. Dico solo che grazie a Yuuki, Asuna trova la forza di esprimersi con gli altri, e in particolar modo con i suoi genitori, che stanno soffocando la figlia con troppe pretese, per fargli vivere una vita "lussuosa" da grande, non capendo che Asuna in fondo si accontenta di semplici cose.
Questa saga anche se contiene più che altro discorsi e non combattimenti, serve più che altro per approfondire un po' sul personaggio di Asuna, spesso trascurato.
Il comparto tecnico di SAO non ha perso la sua qualità, infatti sia il character design che le colonne sonore sono fantastiche, un vero punto di forza di quest'anime secondo me.
In conclusione do come voto un 7, che se non fosse per episodi o discorsi inutili, messi lì solo per allungare un po' la serie potrebbe meritarsi un voto più alto.