Recensione
Sekirei
8.0/10
"Sekirei" è un anime che riprende e mischia elementi e idee abbastanza ricorrenti: un po' di ecchi, un po' di azione, una specie di burattinaio pazzo, un po' di buoni sentimenti, un po' di gag comiche e nasce un mix gustoso e piacevole.
Queste sekirei sono donne (con qualche eccezione) dotate di poteri sovrannaturali e, seguendo una sorta di codice d'onore, devono sfidarsi e combattersi fra loro finché l'ultima riuscirà a sopravvivere; per far ciò devono "collegarsi" a un umano, detto Ashikabi. Tutte le sekirei sono dotate di un potere specifico e di un carattere differente; sono tante, oltre un centinaio, forse troppe, visto che durante la serie (almeno nella prima) se ne troveranno una quindicina al massimo. Ovviamente il tutto si presta a una trama in cui Minato-san, il solito buono a nulla (ma sempre dotato di buoni sentimenti), si trova circondato da varie sekirei, tutte (o quasi) donne prestanti, di belle forme, con grandi poteri e con tanta gelosia anche perché condividono il loro "master". Qui si inserisce una bambina, anch'essa sekirei che, ovviamente, affronta la sfida come una piccola, e come tale ragiona, si comporta e viene intesa dalle altre di casa, e considera il nostro Minato-san come un oniichan piuttosto che un possibile marito (cosa invece ambita da altre); oltre ad essere preziosa nella storia per il suo potere, riesce a dare momenti di infantilità e leggerezza. Rimane sospeso il ruolo della padrona di casa e della sorella di Minato: spero esca qualcosa che le riguardi nella seconda serie.
Mi è rimasta in mente una frase a proposito dei buoni sentimenti, che viene citata nell'ultima puntata e pressappoco diceva questo: "Che razza di uomo sono se non riesco a proteggere nemmeno la mia donna?". Ecco, a parte che detta da un ragazzo umano in un mondo di eroine (mi fa pensare a qualche scena di "High School DxD") assume, per me, maggior valore, ma la vedo in generale come bussola della moralità e della rettitudine presente assieme a tanti colori, battaglie, seni al vento di questo e di tanti altri anime similari. Insomma, non solo seni al vento e poteri magici, ma anche qualcosa in più.
Ultima considerazione proprio sulla parte ecchi e su qualche momento in cui le ragazze sono senza costumi: diversamente da altri anime qui per me ciò rischia in vari momenti di prendere il sopravvento e di mettere in secondo piano la storia. In qualche caso, per me un costume in più, una foglia, una striscia di luce, ecc. sarebbe stato meglio, visto pure che certe forme mi sono parse un po' eccessive...
Voto 8.
Queste sekirei sono donne (con qualche eccezione) dotate di poteri sovrannaturali e, seguendo una sorta di codice d'onore, devono sfidarsi e combattersi fra loro finché l'ultima riuscirà a sopravvivere; per far ciò devono "collegarsi" a un umano, detto Ashikabi. Tutte le sekirei sono dotate di un potere specifico e di un carattere differente; sono tante, oltre un centinaio, forse troppe, visto che durante la serie (almeno nella prima) se ne troveranno una quindicina al massimo. Ovviamente il tutto si presta a una trama in cui Minato-san, il solito buono a nulla (ma sempre dotato di buoni sentimenti), si trova circondato da varie sekirei, tutte (o quasi) donne prestanti, di belle forme, con grandi poteri e con tanta gelosia anche perché condividono il loro "master". Qui si inserisce una bambina, anch'essa sekirei che, ovviamente, affronta la sfida come una piccola, e come tale ragiona, si comporta e viene intesa dalle altre di casa, e considera il nostro Minato-san come un oniichan piuttosto che un possibile marito (cosa invece ambita da altre); oltre ad essere preziosa nella storia per il suo potere, riesce a dare momenti di infantilità e leggerezza. Rimane sospeso il ruolo della padrona di casa e della sorella di Minato: spero esca qualcosa che le riguardi nella seconda serie.
Mi è rimasta in mente una frase a proposito dei buoni sentimenti, che viene citata nell'ultima puntata e pressappoco diceva questo: "Che razza di uomo sono se non riesco a proteggere nemmeno la mia donna?". Ecco, a parte che detta da un ragazzo umano in un mondo di eroine (mi fa pensare a qualche scena di "High School DxD") assume, per me, maggior valore, ma la vedo in generale come bussola della moralità e della rettitudine presente assieme a tanti colori, battaglie, seni al vento di questo e di tanti altri anime similari. Insomma, non solo seni al vento e poteri magici, ma anche qualcosa in più.
Ultima considerazione proprio sulla parte ecchi e su qualche momento in cui le ragazze sono senza costumi: diversamente da altri anime qui per me ciò rischia in vari momenti di prendere il sopravvento e di mettere in secondo piano la storia. In qualche caso, per me un costume in più, una foglia, una striscia di luce, ecc. sarebbe stato meglio, visto pure che certe forme mi sono parse un po' eccessive...
Voto 8.