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9.0/10
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Calling you è il film tratto dal romanzo di Otsuichi "Kimi ni shika kikoenai".
Narra le vicende di due ragazzi la cui vita ha riservato fin dalla tenera età qualche difficoltà.
Ryo Aihara, timida e impacciata, non riesce a legare con nessuno e ha perso ogni speranza di cambiare questa situazione, arrivando addirittura a detestare a tal punto la propria voce da parlare il meno possibile. Il tutto, è causa di un'esperienza che l'ha turbata quando, in seconda elementare, si era esibita al pianoforte vestita come una bambola, e le amiche che si erano complimentate con lei la stavano in realtà prendendo in giro. Da quel giorno Ryo, spaventata dalla crudeltà della gente e dalla sua incapacità di cogliere il sarcasmo, decide di chiudersi sempre più in sè stessa.
Shinya invece lavora in un negozio dove si riparano oggetti. Ha questa passione fin da piccolo, e ama pensare che gli oggetti che aggiusta si ricorderanno di lui. E' positivo e sereno nei confronti della vita, nonostante un incidente gli abbia portato via i genitori e l'abbia reso sordomuto.
I destini dei due ragazzi si incroceranno quando Ryo, casualmente, sognando intensamente qualcuno con cui parlare mentre gioca con un cellulare giocattolo, riuscirà magicamente a mettersi in contatto con Shinya.
Dopo un po' di titubanza iniziale, tra i due nasce una profonda amicizia, vissuta di nascosto, perché Ryo e Shinya riescono a comunicare solo telepaticamente.
Presto scoprono che tra i due vi è una differenza spaziotemporale di un'ora.
Un giorno Ryo riuscirà a mettersi in contatto anche con una giovane donna pronta al matrimonio, Harada, che la supporterà e le darà tanti consigli, diventando per la protagonista una vera e propria icona e modello da seguire.
Con il passare del tempo, Ryo confida a Shinya la sua difficoltà nel parlare e di quanto si senta patetica ed inutile, e la sua convinzione che se morisse, nessuno sentirebbe la sua mancanza.
Il ragazzo, che ancora non le ha confidato il suo handicap, rimane profondamente colpito da queste parole e decide di farle avere come regalo una vecchia radio da lui riparata anni prima, chiedendo all'amica di recarsi in un luogo isolato a lui caro, e di gridare a voce alta qualcosa che le venga dal cuore e spedirle quella cassetta. La ragazza seguirà il suo consiglio e, dopo che Shinya la incoraggerà dicendole che ha una voce proprio carina, Ryo inizierà a prendere fiducia in sè stessa, riprendendo sia a suonare con il piano che a parlare normalmente.
Infine, i due giovani decidono di incontrarsi e Shinya decide di rivelarle il suo segreto.
Purtroppo, nonostante i toni delicati e pacati che ci tengono compagnia per tutto il film, il finale che ci aspetta sarà tragico.
A mio parere, una storia davvero toccante e bellissima, intrisa di magia e sentimenti, priva di banalità e ben lontana dalla classica storia d'amore.
Un cast eccellente, nel quale i giochi di sguardi sono essenziali (sono molte le scene in cui i protagonisti parlano solo con l'immaginazione ed avere una buona espressività è essenziale) e tante sono le piccole scene di quotidianità del Giappone che abbiamo tanto imparato ad amare grazie agli anime e ai manga.
Appassiona e colpisce perché, nonostante vi sia un po' di magia in sottofondo, gli argomenti trattati sono forti, reali e fanno riflettere come se, infine, le paure di Ryo e Shinya fossero un po' lo specchio delle difficoltà che tutti noi ci siamo trovati a vivere nel corso della vita, almeno una volta.
Guardarlo è stata davvero una bellissima esperienza e mi sento di consigliarne la visione a chiunque!