Recensione
Sound! Euphonium
7.0/10
Inaspettatamente consigliato!
La tensione è palpabile all'interno della sala, l'attesa ormai frenetica, quando i giudici stanno per rivelare i risultati della competizione musicale delle band scolastiche della prefettura del Kansai. Una accanto all'altra, Kumiko Oumae e Reina Kousaka reagiscono in modo nettamente opposto alla notizia della sconfitta della propria scuola media. La prima non è affatto sorpresa dell'esito del concorso, non aveva particolari aspettative e non esita minimamente ad esternarlo, cosa che finisce per ferire la seconda, in lacrime e amareggiata. Ciò creerà una frattura tre le due, un punto di rottura che non dimenticheranno facilmente.
Un anno dopo Kumiko è pronta al primo giorno nel nuovo liceo, il Kitauji, con l'intento di rompere con il passato e ripartire da zero. A sorpresa l'istituto è stato scelto anche da Kousaka, ed entrambe frequenteranno il club musicale dei fiati, cercando di dare il loro apporto imbracciando i loro strumenti, tromba ed eufonio.
La serie, edita nel 2015, dalla durata canonica di un cour, proietterà lo spettatore nelle vicende del club musicale attraverso lo scorrere del tempo, delle prove e delle competizioni che quest'ultimo dovrà affrontare. Non mancheranno spiegazioni di termini tecnici, anatomia degli strumenti e di tutto ciò di cui si necessita sapere affinché anche chi non è avvezzo alla tematica musicale sia coinvolto. Seppur quello dell'attività del club è il motivo portante su cui la trama si baserà, esso sarà mitigato e accompagnato da un altro tema: quello dei rapporti interpersonali che verranno a crearsi tra le nostre protagoniste, nuovi e vecchi amici, i senpai del club (tra cui è successo qualcosa di cui nessuno sembra propenso a parlare), il nuovo professore alla guida del club, Taki-sensei, e familiari.
Premetto che il genere musicale non è affatto uno dei miei preferiti, ma dopo "Shigatsu wa Kimi no Uso" avevo deciso di dare una chance a questa produzione. A differenza della serie citata, "Hibike! Euphonium" non mette l'accento sull'enfasi della performance musicale, se non a tratti, ma non per questo va giudicato negativamente, anzi. Quest'anime riesce a sorprendere soprattutto perché la partenza non è delle migliori: oltre alla normale lentezza di un caratteristico "slice of life", sembra non offrire niente di nuovo a livello di trama e regia. Invece ben presto si riscatterà offrendo un'ottima regia (particolare, avvincente e coinvolgente) e un'apprezzabile caratterizzazione dei personaggi: si passerà dai senpai gentili e responsabili, ai caratteri misteriosi e complessi di Kousaka e del prof. Taki, all'energia e vitalità di Asuka-senpai e Hazuki-chan. Non saranno tralasciati temi come rivalità, amore, amicizia, invidia, resa e abnegazione attraverso dialoghi dal sapore nuovo e maturo (per quanto possano comunque esserlo nel contesto di un gruppo di liceali). Il tutto amalgamato nell'obiettivo finale preposto: concorrere a livello nazionale.
Una menzione particolare va fatta all'apparato tecnico. Disegni, colori e illuminazione sono fantastici. Alcuni fondali, accompagnati dalle OST, trasmetteranno pienamente le sensazioni alternate di spensieratezza e fine tristezza mista a nostalgia e felicità, che di volta in volta la trama farà emergere. La cura dei dettagli nella resa grafica dei vari strumenti è degna di nota. Ciò rende anche più bella l'esperienza vissuta attraverso la visione di questo anime.
I punti a sfavore sono costituiti da primi episodi non all'altezza dei seguenti, una trama che risulta piuttosto lineare e nei soliti schemi, e magari il fatto che, a mio avviso, alcune dinamiche sono sviluppate troppo velocemente come l'avvicinamento tra Hazuki e Tsukamoto e l'intensificarsi del rapporto tra Kumiko e Reina.
Resta comunque un buon prodotto, sicuramente uno dei migliori nella sua stagione di produzione.
Voto: 7+
La tensione è palpabile all'interno della sala, l'attesa ormai frenetica, quando i giudici stanno per rivelare i risultati della competizione musicale delle band scolastiche della prefettura del Kansai. Una accanto all'altra, Kumiko Oumae e Reina Kousaka reagiscono in modo nettamente opposto alla notizia della sconfitta della propria scuola media. La prima non è affatto sorpresa dell'esito del concorso, non aveva particolari aspettative e non esita minimamente ad esternarlo, cosa che finisce per ferire la seconda, in lacrime e amareggiata. Ciò creerà una frattura tre le due, un punto di rottura che non dimenticheranno facilmente.
Un anno dopo Kumiko è pronta al primo giorno nel nuovo liceo, il Kitauji, con l'intento di rompere con il passato e ripartire da zero. A sorpresa l'istituto è stato scelto anche da Kousaka, ed entrambe frequenteranno il club musicale dei fiati, cercando di dare il loro apporto imbracciando i loro strumenti, tromba ed eufonio.
La serie, edita nel 2015, dalla durata canonica di un cour, proietterà lo spettatore nelle vicende del club musicale attraverso lo scorrere del tempo, delle prove e delle competizioni che quest'ultimo dovrà affrontare. Non mancheranno spiegazioni di termini tecnici, anatomia degli strumenti e di tutto ciò di cui si necessita sapere affinché anche chi non è avvezzo alla tematica musicale sia coinvolto. Seppur quello dell'attività del club è il motivo portante su cui la trama si baserà, esso sarà mitigato e accompagnato da un altro tema: quello dei rapporti interpersonali che verranno a crearsi tra le nostre protagoniste, nuovi e vecchi amici, i senpai del club (tra cui è successo qualcosa di cui nessuno sembra propenso a parlare), il nuovo professore alla guida del club, Taki-sensei, e familiari.
Premetto che il genere musicale non è affatto uno dei miei preferiti, ma dopo "Shigatsu wa Kimi no Uso" avevo deciso di dare una chance a questa produzione. A differenza della serie citata, "Hibike! Euphonium" non mette l'accento sull'enfasi della performance musicale, se non a tratti, ma non per questo va giudicato negativamente, anzi. Quest'anime riesce a sorprendere soprattutto perché la partenza non è delle migliori: oltre alla normale lentezza di un caratteristico "slice of life", sembra non offrire niente di nuovo a livello di trama e regia. Invece ben presto si riscatterà offrendo un'ottima regia (particolare, avvincente e coinvolgente) e un'apprezzabile caratterizzazione dei personaggi: si passerà dai senpai gentili e responsabili, ai caratteri misteriosi e complessi di Kousaka e del prof. Taki, all'energia e vitalità di Asuka-senpai e Hazuki-chan. Non saranno tralasciati temi come rivalità, amore, amicizia, invidia, resa e abnegazione attraverso dialoghi dal sapore nuovo e maturo (per quanto possano comunque esserlo nel contesto di un gruppo di liceali). Il tutto amalgamato nell'obiettivo finale preposto: concorrere a livello nazionale.
Una menzione particolare va fatta all'apparato tecnico. Disegni, colori e illuminazione sono fantastici. Alcuni fondali, accompagnati dalle OST, trasmetteranno pienamente le sensazioni alternate di spensieratezza e fine tristezza mista a nostalgia e felicità, che di volta in volta la trama farà emergere. La cura dei dettagli nella resa grafica dei vari strumenti è degna di nota. Ciò rende anche più bella l'esperienza vissuta attraverso la visione di questo anime.
I punti a sfavore sono costituiti da primi episodi non all'altezza dei seguenti, una trama che risulta piuttosto lineare e nei soliti schemi, e magari il fatto che, a mio avviso, alcune dinamiche sono sviluppate troppo velocemente come l'avvicinamento tra Hazuki e Tsukamoto e l'intensificarsi del rapporto tra Kumiko e Reina.
Resta comunque un buon prodotto, sicuramente uno dei migliori nella sua stagione di produzione.
Voto: 7+