Recensione
"One Piece - Avventura all'Isola Spirale" è il secondo film dedicato alla ciurma più pazza che ci sia. Ambientato prima dell'ingresso dei nostri amici nella Rotta Maggiore, potrebbe dispiacere un po' ai fan di Chopper, Nico Robin, Franky e Brook, in quanto non ancora presenti, però devo dire che comunque si tratta di un lungometraggio abbastanza carino.
La trama è come sempre semplice: dopo che la nave di Rufy (Rubber per il doppiaggio italiano) e compagni è stata rubata, i nostri eroi incontrano una coppia di fratellastri in cerca del tesoro situato nell'isola da cui il film prende il nome. Successivamente al rapimento di Nami da parte della banda pirata dei fratelli Trump, anche la ciurma di Cappello Di Paglia decide perciò di partire per questo luogo misterioso e ricco di segreti.
Ovviamente non possono certo mancare imprevisti, risate, colpi di scena e un finale commovente ma molto profondo, per cui, considerando anche l'anno di produzione (2001), direi che l'opera si può meritare un 8 per la trama e la grafica... però avrei qualcosina da ridire su alcuni particolari.
L'idea di un'isola a forma di spirale sostenuta grazie a una vite perpetua è originale, forse un po' meno quella della ciurma antagonista dei fratelli Trump ispirata alle carte da gioco già presente in altre serie animate. Il personaggio di nome Boo Jack inoltre mi ha ricordato vagamente Majin Bu di Dragon Ball e il sottoposto Skunk One che spara puzzette, a mio parere, non si può proprio vedere.
In conclusione, quindi, direi che il mio voto finale per questo film è un sette e mezzo, perché comunque guardarlo non è solo una perdita di tempo: ridere e sognare grazie ad Eiichiro Oda è (per fortuna) sempre garantito.
La trama è come sempre semplice: dopo che la nave di Rufy (Rubber per il doppiaggio italiano) e compagni è stata rubata, i nostri eroi incontrano una coppia di fratellastri in cerca del tesoro situato nell'isola da cui il film prende il nome. Successivamente al rapimento di Nami da parte della banda pirata dei fratelli Trump, anche la ciurma di Cappello Di Paglia decide perciò di partire per questo luogo misterioso e ricco di segreti.
Ovviamente non possono certo mancare imprevisti, risate, colpi di scena e un finale commovente ma molto profondo, per cui, considerando anche l'anno di produzione (2001), direi che l'opera si può meritare un 8 per la trama e la grafica... però avrei qualcosina da ridire su alcuni particolari.
L'idea di un'isola a forma di spirale sostenuta grazie a una vite perpetua è originale, forse un po' meno quella della ciurma antagonista dei fratelli Trump ispirata alle carte da gioco già presente in altre serie animate. Il personaggio di nome Boo Jack inoltre mi ha ricordato vagamente Majin Bu di Dragon Ball e il sottoposto Skunk One che spara puzzette, a mio parere, non si può proprio vedere.
In conclusione, quindi, direi che il mio voto finale per questo film è un sette e mezzo, perché comunque guardarlo non è solo una perdita di tempo: ridere e sognare grazie ad Eiichiro Oda è (per fortuna) sempre garantito.