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Amate gli ecchi ambientati nel sempreverde panorama scolastico giapponese? Adorate i mecha? Vi divertono i classici cliché comici derivanti dagli harem? Come dite? È impossibile creare un anime di qualità con tutti questi elementi? Bhe, ecco a voi Infinite Stratos, un anime che dimostra quanto questo sia (purtroppo) praticamente impossibile.

Tralasciando l'apertura idiota della recensione in stile venditore televisivo anni '90, Infinite Stratos è un anime di 12 episodi tratto dall'omonima serie di light novel. La storia, per farla breve, ha come protagonista Ichika, un ragazzo che si trova ad essere l'unico studente maschio in un'accademia di sole donzelle. Una base di trama fin troppo scontata direte voi, ma la parte interessante deriva dal motivo per il quale di trova in questa (s)comoda situazione. Ichika è infatti l'unico uomo al mondo in grado di pilotare un IS, ossia un'armatura da combattimento meccanica. Nella sua nuova accademia, oltre agli allenamenti per diventare pilota, il nostro protagonista dovrà affrontare una schiera di co-protagoniste innamorate di lui, oltre, ovviamente, all'intero insieme delle ragazze della scuola, in evidente bisogno di uomini, come in ogni buon harem che si rispetti.

L'anime, bisogna dirlo, ha vari pregi. Innanzi tutto la componente ecchi, per quanto sempre presente, non è mai eccessiva e non rende quindi eccessivamente ridicola la parte mecha dell'anime. Le protagoniste sono poi, per quanto possibile in un anime del genere, abbastanza caratterizzate e parecchio diverse fra loro. La componente mecha è poi ben fatta, con armature gradevoli da vedere e scontri ben realizzati. Nonostante questo l'anime risulta, almeno per il mio parere, abbastanza insipido. La maggior parte delle puntate è riservata alle avventure di Ichika con le sue spasimanti (delle quali, ovviamente, non coglie i sentimenti) e questo fa leggermente scadere la parte finale dell'anime, dove si tenta di dare un senso di serietà alla storia, che però risulta abbastanza fuori luogo. La trama è inoltre poco avvincente, cosa trascurabile nella prima parte, dove il tempo è speso nel presentare i vari personaggi femminili, ma che si fa sentire quando c'è da dare una conclusione alla stagione e ci si ritrova davanti un "boss finale" inutile come poche cose al mondo.

In conclusione IS risulta un prodotto che intrattiene abbastanza, ma fallisce nell'unire con efficacia i tanti generi da cui attinge. Consiglio l'anime a chi vuole passare qualche ora cervello spento, anche considerata la breve durata della stagione, ma non aspettatevi un'opera che vi lasci dentro alcunché.