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Kurohime, un manga a Diesel lo definirei. Inizialmente molto anonimo, con questa maga pistolera colpita da una maledizione che solo il vero amore di un giovane, Zero, può spezzare. La suddetta maga vuole sconfiggere gli dei per ragioni che i lettori potranno tranquillamente scoprire tra le pagine del manga.
Poi un’ esplosione, una magia, un trip di Maria? Non saprei definirlo, ma dopo un colpo di scena sconcertante per questa trama fino ad ora da due soldi, la storia si evolve, si complica, si raffina e dei primi volumi rimane un pallido ricordo, come se fossero stati un mero prologo utile solo ad innescare una favolosa storia di magia, vendetta ma soprattutto amore. L’amore è il sentimento che anima tutti gli altri, l’unico per cui la protagonista lotta, l’unico sentimento che manovra tutti i personaggi principali. Ma non un amore da Shojo, timido ed incerto, ma un amore forte, esplicito, che impregna completamente l’anima dei personaggi fino a traboccare.

Il disegno è semplice e migliora con l’avanzare dei volumi, amplificando quell’effetto magico e surreale che si è sicuri di aver già vissuto in passate esperienze cartacee, ma che riesce incredibilmente ad incantare ancora.
L’edizione tuttavia non attira. Nel senso che se vedi un Kurohime lì sullo scaffale, non viene immediatamente la voglia di leggerlo, infatti molti lo hanno comprato in mancanza d’altro. Ma è anche a causa di questa edizione scadente che la storia stupisce in misura ancora maggiore, tanto che spesso mi sono scappate frasi del tipo: “Tutto ciò in un manga così? Cos’altro mi dovrò aspettare?”.
Comunque a parte la scarsa attrattiva dell'edizione, le tavole sono molto pulite ed il prezzo è vantaggiosissimo.
Manga consigliato a chi non si scoraggia dopo tre o sei volumi.