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Manga che sarebbe potuto essere molto, ma molto più bello se l'autrice non avesse allungato talmente il brodo da trasformare una piccante minestra in acqua calda.
Il livello tecnico dell'opera è decisamente medio-alto, i disegni acerbi dei primi numeri migliorano molto con il progredire della storia, non vi preoccupate, anche le lumache in testa a Tsukasa migliorano.
La vicenda, pur attingendo a piene mani dagli stereotipi Shoujo, è movimentata da una protagonista forte, attiva, lontana mille miglia dalle eroine passive e remissive di tante altre storie.
Makino è forte e determinata nel opporsi ai soprusi perpetuati nella sua scuola dai quattro belloni di turno, e per buona parte della storia proverà sincero odio nei confronti del leader maschile.
Premetto che non ho molto amore per gli "innamorati prepotenti", ma Tsukasa si è avvinto le mie simpatie grazie all'eccellente sviluppo del personaggio che attraversa, e perché il suo pessimo carattere ha radici profonde nella sua storia personale, non viene buttato nella storia giusto per fare di lui il bel tenebroso.
L'incontro/scontro fra questo ragazzo viziato e prepotente e la determinata Makino davvero farà scintille, e se ad un certo punto non venissero usati plot-device degni della peggiore soap opera, avrei dato un bell'otto alla loro storia.