Recensione
God Child
6.0/10
Recensione di Mansy_chan
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<b>[Attenzione, questa recensione contiene lievi spoiler.]</b>
L'ho comprato sulla fiducia dopo aver letto recensioni entusiastiche. Nel complesso la storia non è male, ma a tratti risulta un po' forzata, mentre sui disegni niente da dire, sono molto ben fatti e curati. Ma l’ambientazione mi ha molto delusa, speravo più accuratezza nella ricerca e nei costumi (il fatto è che non amo il genere ucronia) perché ciò che mi aspetto, direi al limite del maniacale, da un’opera è l’accuratezza nel restituire l’ambientazione di quel periodo storico che intende mostrare. Qui non c’è nulla di ciò, la Londra vittoriana è solo una facciata (immagino che faccia molto "dark" come ambientazione), non si entra nel dettaglio, nemmeno quello psicologico di un uomo, Cain, vissuto in un periodo castrante come questo. L’accanimento di suo padre su di lui poi ha del ridicolo, sua madre è pure peggio, ma credo che si tocchi il fondo quando il suo spirito afferma di aver controllato il padre anche da morta. Non convince nemmeno Mary, la sorellastra, che diventerà il capo della sua famiglia (see una donna che comanda nel XIX secolo, ahahah buona questa!).
Indubbiamente l’autrice ha fatto una cosa molto furba (nonché commerciale) presentando un lavoro del genere dove tutto ciò che piace (in realtà poco) di quel periodo viene pompato mentre si nascondono le magagne.
Beh, scusate, è una recensione di parte, ma l’ucronia proprio non la digerisco.
L'ho comprato sulla fiducia dopo aver letto recensioni entusiastiche. Nel complesso la storia non è male, ma a tratti risulta un po' forzata, mentre sui disegni niente da dire, sono molto ben fatti e curati. Ma l’ambientazione mi ha molto delusa, speravo più accuratezza nella ricerca e nei costumi (il fatto è che non amo il genere ucronia) perché ciò che mi aspetto, direi al limite del maniacale, da un’opera è l’accuratezza nel restituire l’ambientazione di quel periodo storico che intende mostrare. Qui non c’è nulla di ciò, la Londra vittoriana è solo una facciata (immagino che faccia molto "dark" come ambientazione), non si entra nel dettaglio, nemmeno quello psicologico di un uomo, Cain, vissuto in un periodo castrante come questo. L’accanimento di suo padre su di lui poi ha del ridicolo, sua madre è pure peggio, ma credo che si tocchi il fondo quando il suo spirito afferma di aver controllato il padre anche da morta. Non convince nemmeno Mary, la sorellastra, che diventerà il capo della sua famiglia (see una donna che comanda nel XIX secolo, ahahah buona questa!).
Indubbiamente l’autrice ha fatto una cosa molto furba (nonché commerciale) presentando un lavoro del genere dove tutto ciò che piace (in realtà poco) di quel periodo viene pompato mentre si nascondono le magagne.
Beh, scusate, è una recensione di parte, ma l’ucronia proprio non la digerisco.