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1.0/10
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Incuriosita dall'incredibile notorietà dell'opera e dalle commosse parole di lode ad essa rivolte da parte di moltissimi estimatori, mi sono avvicinata a Video Girl Ai nella speranza di inoltrarmi nell'universo meraviglioso del romanticismo, desiderando godere di un disegno definito piacevole e delicato, considerato estremamente rivoluzionario ed osannato dalla critica e dal pubblico e di una trama rimasta alla storia per la sua dolcezza e sensibilità, eppure ciò che mi sono trovata dinanzi quando per la prima volta ho sfogliato le pagine dell'acclamato manga, era un'opera mediocre, con un disegno non superiore alla media e un trama tutt'altro che memorabile.

Il protagonista Yota Moteuchi è un personaggio odioso e privo di spina dorsale, inizialmente descritto come un ragazzino altruista e sognatore, un cuore puro incapace di relazionarsi con l'altrui sesso, che si dimostrerà nel corso del manga un latin lover incallito, tutto preso dalla sofferta decisione relativa alla prossima ragazzina da palpare. Scene gratuite di corpi femminili e pose provocanti sono disseminate nella storia anche laddove non fanno che disturbare le interiora di un lettore maturo, e tutti i personaggi femminili in un modo o nell'altro finiscono per ritrovarsi in biancheria intima, o peggio, privi di qualsiasi protezione almeno in una scena del manga.
Ai Amano, la Video Girl, è probabilmente il personaggio più interessante, che inserisce nella storia un minimo di originalità e sentimento, ma è anche la ragazza che più spesso viene inquadrata in pose tutt'altro che pudiche e il suo amore profondo per Yota non è certo ricambiato dal giovane, troppo impegnato a soddisfare i suoi preoccupanti bollori.

La delusione derivata dalla lettura del manga è stata grande, sia a causa dell'enorme aspettativa creata dalla fama incondizionata di cui l'opera gode, sia per il disegno discreto, ma assolutamente non sensazionale (molti lo considerano eccellente rispetto allo standard degli anni in cui il manga fu creato, ma di autori più dotati ce n'erano già allora), sia per le eccessive scene rivolte e provocare i bassi stimoli maschili, che, vi assicuro, possono disturbare profondamente un lettore non alla ricerca di determinate sensazioni.
Il romanticismo è solo accennato nella trama e non raggiunge assolutamente livelli indimenticabili, come molti sostengono, poiché è spesso bilanciato dall'inconsistenza della storia e dalla superficialità dei personaggi. Non c'è passione, amore o tristezza e tutto diventa un gioco di palpatine e sbirciatine ben lontano dal commuovere il lettore.

In definitiva un'opera mediocre, che mi ha deluso in modo particolare, soprattutto considerando l'eccessiva e ingiustificata fama di cui dispone.
Non posso consigliarla a chi è in cerca di una bella storia, ma soltanto a coloro che vogliono comprendere con i propri occhi quanto spesso il gusto popolare cada in basso, tramutando in capolavori delle opere superficiali e insignificanti, il cui unico "pregio" è l'utilizzare in modo furbo e astuto le crisi ormonali degli adolescenti spacciandole per romanticismo.