Recensione
Kingdom Hearts II
7.0/10
Recensione di Black_Star
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Ho appena finito di leggere Kingdom Hearts 2, quindi, lascio fresco fresco una recensione.
Il videogioco dal quale il manga è tratto narra le vicende di Sora, che una volta risvegliatosi continua il suo viaggio, insieme a Paperino e Pippo, alla ricerca dell'amico Riku per poi tornare a casa da Kairi, e nel frattempo si vedrà coinvolto nel "chiudere" i nuovi e vecchi mondi e battere i malvagi membri dell'organizzazione XIII che tramano contro Sora per poter conquistare Kingdom Hearts.
Ahimè, la trama però non viene pienamente rispettata nel manga, infatti vengono aggiunti personaggi extra che ritengo... inutili!
Anche la scelta dei mondi non è delle migliori, ad esempio il mondo di Aladdin potevano benissimo non includerlo, e includere invece "Il mondo che non esiste", che rappresenta il vero finale della storia.
Cosa che nel manga mi ha proprio deluso è stata appunto il finale: non ha rispecchiato assolutamente il finale del videogioco, facendomi rimanere l'amaro in bocca e sperando in seguito, perché NIENTE di quello che succede in Kingdom Hearts II viene narrato in questo finale, è come se si fermasse la storia proprio sul più bello, tagliando la parte più importante!
Cosa che invece mi è molto piaciuta sono i disegni. Sono decisamente di un livello superiore rispetto alle precedenti saghe e migliorano di capitolo in capitolo.
Le gag sono divertenti, ma si potevano evitare per dare spazio a cose più importanti.
Le caratteristiche base dei personaggi sono rimaste le stesse del videogioco, non per quanto riguarda il lato grafico, ma per il lato psicologico.
I combattimenti si fanno più avvincenti e i dialoghi più semplici, ma nello stesso tempo fluidi e permettono al lettore di comprendere meglio la storia, eccezione fatta per l'ultimo volume.
Se siete fan del videogioco come me non vi consiglio pienamente di acquistarlo perché rimarreste delusi, se invece non avete mai giocato al videogioco consiglio vivamente la lettura. Il mio voto è 7 perché il manga di per sé non è male, ma non ha rispettato il videogioco, ed era questo il compito di Tetsuya Nomura e Shiro Amano!
Il videogioco dal quale il manga è tratto narra le vicende di Sora, che una volta risvegliatosi continua il suo viaggio, insieme a Paperino e Pippo, alla ricerca dell'amico Riku per poi tornare a casa da Kairi, e nel frattempo si vedrà coinvolto nel "chiudere" i nuovi e vecchi mondi e battere i malvagi membri dell'organizzazione XIII che tramano contro Sora per poter conquistare Kingdom Hearts.
Ahimè, la trama però non viene pienamente rispettata nel manga, infatti vengono aggiunti personaggi extra che ritengo... inutili!
Anche la scelta dei mondi non è delle migliori, ad esempio il mondo di Aladdin potevano benissimo non includerlo, e includere invece "Il mondo che non esiste", che rappresenta il vero finale della storia.
Cosa che nel manga mi ha proprio deluso è stata appunto il finale: non ha rispecchiato assolutamente il finale del videogioco, facendomi rimanere l'amaro in bocca e sperando in seguito, perché NIENTE di quello che succede in Kingdom Hearts II viene narrato in questo finale, è come se si fermasse la storia proprio sul più bello, tagliando la parte più importante!
Cosa che invece mi è molto piaciuta sono i disegni. Sono decisamente di un livello superiore rispetto alle precedenti saghe e migliorano di capitolo in capitolo.
Le gag sono divertenti, ma si potevano evitare per dare spazio a cose più importanti.
Le caratteristiche base dei personaggi sono rimaste le stesse del videogioco, non per quanto riguarda il lato grafico, ma per il lato psicologico.
I combattimenti si fanno più avvincenti e i dialoghi più semplici, ma nello stesso tempo fluidi e permettono al lettore di comprendere meglio la storia, eccezione fatta per l'ultimo volume.
Se siete fan del videogioco come me non vi consiglio pienamente di acquistarlo perché rimarreste delusi, se invece non avete mai giocato al videogioco consiglio vivamente la lettura. Il mio voto è 7 perché il manga di per sé non è male, ma non ha rispettato il videogioco, ed era questo il compito di Tetsuya Nomura e Shiro Amano!