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<center>An invisible man,
sleeping in your bed.
Who you gonna call?
Ghostbusters!</center>

GS Mikami Gokuraku Daisakusen!! cavalca l'onda del celeberrimo american movie del 1984.
Appoggiandosi al misticismo orientale, che pullula di demoni, dei e creature magiche, Takashi Shiina realizza uno dei manga più seguiti degli anni '90. Oltre all'enorme successo riscosso in patria, quest'opera vinse il Premio Shogakukan per i manga nel 1993 (categoria sho­nen).
La domanda è lecita: val la pena leggerlo nonostante siano passati vent'anni dalla sua nascita?
Cercando di non fare spoiler, proverò a scrivere le mie impressioni dopo aver letto tutti e 43 i volumetti di cui è composta l'opera. Dico proverò perché non è facile, provo sensazioni un po' controverse.

L'ho comprato qualche settimana fa in blocco, senza sapere (quasi) nulla di Mikami. Era un manga famoso, il genere era comico, il prezzo bassissimo... e tanto mi bastava. Mi piace informarmi poco prima di leggere un manga, così da avere pochi pregiudizi. Pochi e aggiungo... errati. Mikami non è un manga comico, ma un manga d'azione!
La componente comica serve solo a "condire" i combattimenti degli acchiappafantasmi, il clima - il più delle volte - è invece molto teso/serio. Del resto rischiano la vita, sarebbe strano il contrario.
Confesso che non sono stato molto contento di scoprire la vera natura di questo manga. I primi volumi seguono lo schema della classica storia d'azione per ragazzini: problema - combattimento - lieto fine. Il tutto riassunto in una ventina di pagine, perchè nei primi volumi quasi tutti i capitoli sono autoconclusivi. Un po' come avere tanti episodi filler uno dietro l'altro, senza crescita alcuna dei personaggi e senza che si sia fatto un passo avanti rispetto al primo volume.
La comicità presente è anch'essa ripetitiva, si nota un pesante scopiazzamento da Urusei Yatsura (Lamù) e poche, pochissime innovazioni.
Insomma: verso il ventesimo volume mi ero parecchio stancato di questo fumetto, m'ero rassegnato al fatto d'aver buttato i soldi e stavo per passare ad altro.
Tuttavia ci ho ripensato. Ho provato a continuare la lettura e sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Ad un certo punto Shiina cambia decisamente registro, passa dalle solite storie brevi a lunghissime saghe piene di nuovi personaggi. Che restano e prendono parte alle saghe successive.
Gli stessi protagonisti cambiano. Maturano. In particolare Yokoshima, il personaggio principale maschile, si trasforma da "Ataru Moroboshi" in un eroe wannabe che sa mettere da parte la propria libidine per il bene delle persone che ama.
Inizia ad esserci una trama, una trama anche piuttosto intrigante. I personaggi subentrati successivamente sono molto più interessanti di quelli originari, lo stesso genere inizia ad uscire dal suddetto schema problema - combattimento - lieto fine. Si inizia a respirare un'aria da comic americano, cosa che fa fare sicuramente un salto di qualità al piattume a cui Mikami c'aveva abituati.
Peccato che proprio quando il manga raggiunge il suo picco, quando non puoi più fare a meno di prendere in mano il volumetto successivo... finisce tutto. T'accorgi d'essere arrivato al volume 43 e provi un fastidioso senso di dispiacere. O almeno, questo è quello che è successo a me. Mi è sembrato un gran peccato che ci siano voluti quasi venti volumi per "ingranare", se GS Mikami fosse partito forte già dal volume 1 gli avrei dato tranquillamente un 8 o un 9, anche perchè i disegni sono molto molto belli. Ho notato che a molti non piacciono, ma secondo me sono praticamente perfetti. Ovviamente man mano vanno migliorando (il manga è durato 9 anni), ma anche nei primi volumi hanno un certo fascino, che aumenterà esponenzialmente con l'avanzare delle pagine.

Torniamo quindi alla domanda iniziale: vale la pena di leggere questo manga? E la risposta non può che essere <i>dipende</i>.
Dipende dal lettore. Bisogna innanzitutto avere la pazienza di "sopportare" venti volumi di nulla cosmico. Per carità, c'è qualche gag e qualche altra cosina interessante, ma davvero troppo poco (fin lì darei alla trama 4 e ai disegni 7). Da lì in avanti vale la pena sì di leggere Mikami (seconda metà a cui darei un 8 pieno, nel complesso), tanto che non dico che siamo di fronte ad un altro manga, ma quasi.
Se siete persone pazienti vi consiglio quindi di leggerlo. Però non lo comprerei nuovo (sempre che la Star Comics abbia ancora gli arretrati disponibili). L'edizione è ottima, per carità, traduzione ed editing idem (sono rimasto molto soddisfatto), ma è un manga che probabilmente leggi una volta e poi riponi in libreria. Non impressiona al punto di volerlo rileggere periodicamente, al limite solo le saghe più toccanti. Fatevelo prestare o (come ho fatto io) compratelo usato a non più di un euro per volume. Altrimenti c'è il serio rischio che ve ne pentirete.