Recensione
Grey
7.0/10
Negli Anni '80 c'erano molte visioni riguardo un futuro più o meno lontano che sarebbe stato roseo oppure orribile, avanzato tecnologicamente oppure regredito fino a livelli primordiali. Titoli come Blade Runner, The Terminator, Back to the future, Star Wars, Mad Max ci offrivano nei cinema la visione di mondi futuri e non fantascientificamente evoluti o terribilmente distrutti, ma tutti erano accomunati da un unico perno centrale che era il futuro.
Io però non voglio parlarvi di un film, ma bensì di un fumetto. Un fumetto creato in Giappone nel 1986 da Yoshihisa Tagami, intitolato Grey. Una serie breve, di 3 numeri, che ci immerge in un mondo violento e crudele, dove la legge del più forte la fa da sovrana, ma non più di tanto.
La serie è incentrata sul protagonista che dà il nome alla serie, Grey per l'appunto, che si muove in un mondo deserto, distrutto e morto. Il ragazzo, però, non è uno qualsiasi, dato che è soprannominato "Grey Morte". La sua specialità, che gli ha fatto guadagnare questo nome, è il tornare sempre vivo e senza compagni da ogni missione che gli viene assegnata. Missione, sì. Perché il mondo di Grey non è propriamente allo sbando come tutti ci aspetteremmo confrontandoci con una storia dagli scenari post apocalittici. Il mondo di Grey ha ferree leggi: ciò che governa tutto è un'enorme città chiamata City, che ospita gli individui più capaci e che si sono onorati in battaglie e missioni, arrivando al "grado A". È un centro per pochi eletti, nel quale la loro vita è priva di battaglie e sofferenze, in cui potranno rimanervi per il resto della loro vita. La City si dirama in piccoli centri che si chiamano Town, tutti sotto il comando di intelligenze artificiali chiamate Little Mama, che prendono ordini dalla Big Mama, ovvero quella che è a capo della City. Portando a compimento varie missioni assegnate dalle Little Mama i vari individui scalano la vetta dei gradi, cercando di arrivare al tanto agognato "grado A" per ottenere una vita migliore. Grey mira a questo e sembra proprio che ci stia per riuscire. Ma non è facile arrivare al conseguimento della nomina di cittadino.
Grey è freddo, arrogante, silenzioso, egoista, non è certo l'apoteosi dell'eroe buono, tutt'altro. Non ci pensa due volte a passare sopra il cadavere di qualcuno per portare a termine il suo compito, e ovviamente per questo non è molto stimato dagli altri. Grey porta uno strano casco con la scritta "Lips", al quale sembra essere molto legato e dal quale non si separa mai. Chissà cosa significa? Non si sa. Per il resto, in battaglia Grey è formidabile e riesce a sgominare migliaia di nemici anche da solo, una vera macchina da guerra.
Grey presenta un tratto abbastanza insolito ma valido, che illustra molto bene sia gli scenari, sia i personaggi, sia i vari mecha che incontriamo man mano che seguiamo l'avventura di Grey. Qualche volta si presenta in modo lievemente confusionale nelle scene d'azione, ma per il resto è molto buono e ci offre vaste carrellate di scenari più o meno ampi, che sicuramente saranno apprezzati dal lettore.
I mecha sono puramente in stile Anni '80, veicoli e robot tozzi, lineari e dalla forma quasi per niente armoniosa, ma proprio per questo così azzeccati per l'atmosfera e per i toni del manga, il quale si capisce subito che proviene da quegli anni.
L'edizione curata da Free Books è molto soddisfacente, avente una carta molto bianca e resistente, con brossura solida e con una sovraccoperta patinata che ci offre un titolo con un effetto "luccicante" originale e decisamente apprezzato dal sottoscritto.
Mi soffermo, sempre riguardo l'edizione, alle piccole note dell'autore che si trovano qualche volta a fondo pagina, che riportano scherzosamente eventuali errori nella rappresentazione di qualcosa oppure, più semplicemente, quanto si sia affaticato nel rappresentare un qualcosa. Sono soddisfatto del prodotto e ringrazio Free Books per averci lasciato queste piccole note che riescono a far avvicinare un po' di più il lettore all'autore, che rimane quasi sempre una figura lontana e inarrivabile.
Do a questo manga un 7.5 e lo consiglio a tutti coloro che amano il post apocalittico, a tutti coloro che amano e/o che hanno amato gli Anni '80, ma anche semplicemente a tutti coloro che vogliono leggere una storia seria, cruda ma con tanti valori da scoprire.
Io però non voglio parlarvi di un film, ma bensì di un fumetto. Un fumetto creato in Giappone nel 1986 da Yoshihisa Tagami, intitolato Grey. Una serie breve, di 3 numeri, che ci immerge in un mondo violento e crudele, dove la legge del più forte la fa da sovrana, ma non più di tanto.
La serie è incentrata sul protagonista che dà il nome alla serie, Grey per l'appunto, che si muove in un mondo deserto, distrutto e morto. Il ragazzo, però, non è uno qualsiasi, dato che è soprannominato "Grey Morte". La sua specialità, che gli ha fatto guadagnare questo nome, è il tornare sempre vivo e senza compagni da ogni missione che gli viene assegnata. Missione, sì. Perché il mondo di Grey non è propriamente allo sbando come tutti ci aspetteremmo confrontandoci con una storia dagli scenari post apocalittici. Il mondo di Grey ha ferree leggi: ciò che governa tutto è un'enorme città chiamata City, che ospita gli individui più capaci e che si sono onorati in battaglie e missioni, arrivando al "grado A". È un centro per pochi eletti, nel quale la loro vita è priva di battaglie e sofferenze, in cui potranno rimanervi per il resto della loro vita. La City si dirama in piccoli centri che si chiamano Town, tutti sotto il comando di intelligenze artificiali chiamate Little Mama, che prendono ordini dalla Big Mama, ovvero quella che è a capo della City. Portando a compimento varie missioni assegnate dalle Little Mama i vari individui scalano la vetta dei gradi, cercando di arrivare al tanto agognato "grado A" per ottenere una vita migliore. Grey mira a questo e sembra proprio che ci stia per riuscire. Ma non è facile arrivare al conseguimento della nomina di cittadino.
Grey è freddo, arrogante, silenzioso, egoista, non è certo l'apoteosi dell'eroe buono, tutt'altro. Non ci pensa due volte a passare sopra il cadavere di qualcuno per portare a termine il suo compito, e ovviamente per questo non è molto stimato dagli altri. Grey porta uno strano casco con la scritta "Lips", al quale sembra essere molto legato e dal quale non si separa mai. Chissà cosa significa? Non si sa. Per il resto, in battaglia Grey è formidabile e riesce a sgominare migliaia di nemici anche da solo, una vera macchina da guerra.
Grey presenta un tratto abbastanza insolito ma valido, che illustra molto bene sia gli scenari, sia i personaggi, sia i vari mecha che incontriamo man mano che seguiamo l'avventura di Grey. Qualche volta si presenta in modo lievemente confusionale nelle scene d'azione, ma per il resto è molto buono e ci offre vaste carrellate di scenari più o meno ampi, che sicuramente saranno apprezzati dal lettore.
I mecha sono puramente in stile Anni '80, veicoli e robot tozzi, lineari e dalla forma quasi per niente armoniosa, ma proprio per questo così azzeccati per l'atmosfera e per i toni del manga, il quale si capisce subito che proviene da quegli anni.
L'edizione curata da Free Books è molto soddisfacente, avente una carta molto bianca e resistente, con brossura solida e con una sovraccoperta patinata che ci offre un titolo con un effetto "luccicante" originale e decisamente apprezzato dal sottoscritto.
Mi soffermo, sempre riguardo l'edizione, alle piccole note dell'autore che si trovano qualche volta a fondo pagina, che riportano scherzosamente eventuali errori nella rappresentazione di qualcosa oppure, più semplicemente, quanto si sia affaticato nel rappresentare un qualcosa. Sono soddisfatto del prodotto e ringrazio Free Books per averci lasciato queste piccole note che riescono a far avvicinare un po' di più il lettore all'autore, che rimane quasi sempre una figura lontana e inarrivabile.
Do a questo manga un 7.5 e lo consiglio a tutti coloro che amano il post apocalittico, a tutti coloro che amano e/o che hanno amato gli Anni '80, ma anche semplicemente a tutti coloro che vogliono leggere una storia seria, cruda ma con tanti valori da scoprire.