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Yuki Sakurai è un ragazzino timido dall'animo gentile che non conosce le sue origini. Abbandonato da piccolo, cresce in un orfanotrofio della città, benvoluto e coccolato da tutti soprattutto da un senpai di qualche anno più grande che condivide lo stesso triste passato, Kanata, al quale è molto legato. Yuki però non è un adolescente comune: ha infatti un "dono" che gli permette di captare le emozioni altrui con estrema facilità, riuscendo quasi a lenire il dolore. Ed è proprio questo strano potere a cambiare completamente la sua vita.
In un giorno come tanti, arriva uno strano individuo che si spaccia per suo fratello naturale maggiore e che vuole portarlo con è per fargli scoprire le sue vere origini. Si tratta di Takashiro, un uomo più grande tanto misterioso quanto disponibile, un uomo che aiuterà Yuki a capire di più se stesso e soprattutto la sua "vera natura". È l'inizio di un cambiamento radicale, l'avvento di scoperte dolorose ed inquietanti che rivoluzioneranno il suo stile di vita e le sue amicizie, creando dubbi e paure nel giovane. Ben presto si scoprirà che Yuki in realtà è la reincarnazione di una giovane donna molto bella e potente, vista come una vera principessa nella sua famiglia.
Ma perché è morta? Perché in ogni reincarnazione assume l'aspetto femminile eccetto questa volta? Da cosa deriva questo enorme potere? E soprattutto: che cosa legava la scomparsa Yuki al demone potentissimo Luka/Zess?

"Uragiri wa boku no namae wo shitteiru - Il tradimento conosce il mio nome" è un manga molto interessante sotto diversi punti di vista. In primis, direi in assoluto il disegno, molto accattivante e curato, simile allo stile di Matsuri Hino, celebre mangaka di "Vampire Knight", per la tendenza a creare personaggi eterei e bellissimi, creature demoniache di incomparabile bellezza.
Come seconda nota positiva, la trama abbastanza coinvolgente e particolare. Diciamo che di primo acchito parrebbe un manga tendenzialmente yaoi (amore tra due uomini), ma non ci sono scene esplicite o particolarmente sconvolgenti. Io stessa inizialmente credevo fosse di quel genere ma leggendolo mi sono poi resa conto che la storia intorno ai personaggi è talmente intricata ed interessante che il rapporto amoroso, se esiste, viene quasi a mancare. Tendenzialmente l'accostamento del "mondo degli umani" con quello "demoniaco" è sempre affascinante ed appassionante; in Uraboku (contrazione del nome) non manca ed è la classica lotta eterna tra bene e male. I personaggi principali sono svariati e molto differenti tra loro. Io ho seguito anche la versione animata di ventisei episodi e ammetto che in questa prima parte avrei voluto maggiore personalità e definizione di essi.

Non posso dare un dieci perché io sono un'amante del genere shoujo quindi mi manca sempre quel pizzico d'amore in più. Inoltre talvolta il personaggio chiave Yuki mi sembra troppo un mollaccione, e indi perde leggermente di interesse il resto della storia.
Nel complesso un manga e anime molto interessante, carino, qualcosa di nuovo, un mix tra shoujo e yaoi che non deluderà nessun fan delle due categorie. Voto: un bell'otto!