Recensione
XBlade
7.0/10
Avevo preso XBlade aspettandomi molto di più onestamente, infatti sono sorpreso che non mi sia piaciuto molto dato che il genere è quello che piace a me, ossia ricco di armi da taglio, demoni e belle donne, ma non so, non mi entusiasma più di tanto.
La storia ha come protagonista Haru, ossia l'unico sopravvissuto di una catastrofe avvenuta in Giappone 4 anni fa, che inghiottì il tredicesimo distretto isolandolo dal mondo. Insieme alla sua casa Haru perde tutta la sua famiglia, ma fortunatamente non i suoi amici, che vivono in una zona differente. Mentre Haru torna a casa si trova coinvolto in uno scontro che sembra essere tra yakuza, in cui Haru entra casualmente in possesso di Mana, ossia una katana che in realtà non è altro che una ragazza divenuta spada tramite un rituale svoltosi 360 anni fa. Da qui in poi vi lascio scoprire tutto a voi.
Comunque ripeto, non è male, ma non ha a parer mio quella cosa che ti spinge ad immedesimarti nella storia e a continuare a leggere. I disegni sono buoni, anche se a volte dalle scene di combattimento si capisce poco, e la trama secondo me è organizzata un po' maluccio. Non so, fate voi, ma ripeto non è male.
La storia ha come protagonista Haru, ossia l'unico sopravvissuto di una catastrofe avvenuta in Giappone 4 anni fa, che inghiottì il tredicesimo distretto isolandolo dal mondo. Insieme alla sua casa Haru perde tutta la sua famiglia, ma fortunatamente non i suoi amici, che vivono in una zona differente. Mentre Haru torna a casa si trova coinvolto in uno scontro che sembra essere tra yakuza, in cui Haru entra casualmente in possesso di Mana, ossia una katana che in realtà non è altro che una ragazza divenuta spada tramite un rituale svoltosi 360 anni fa. Da qui in poi vi lascio scoprire tutto a voi.
Comunque ripeto, non è male, ma non ha a parer mio quella cosa che ti spinge ad immedesimarti nella storia e a continuare a leggere. I disegni sono buoni, anche se a volte dalle scene di combattimento si capisce poco, e la trama secondo me è organizzata un po' maluccio. Non so, fate voi, ma ripeto non è male.