Recensione
Ali di cristallo
6.0/10
"Ali di Cristallo" è una raccolta di tre storie brevi autoconclusive che prende il titolo dalla prima narrazione, quella che si compone di tre capitoli e narra di creature maledette e dannate che soffrono e cercano il loro posto dove stare al mondo.
Pur non brillando certo di chiarezza e bellezza, questo volume unico si apprezza, secondo me, solo nel pensiero che l'autrice ha provato a metterci, nonostante la sua inesperienza. Si vede che l'Asaoka deve ancora fare molta strada prima di arrivare a livelli ottimali, però per essere la sua prima opera non me la sento di bollarla come un'autrice scadente e senza speranze!
Il tratto del disegno, seppur con qualche imperfezione ogni tanto nell'anatomia e nei visi dei personaggi, può risultare molto gradevole. Guardando anche la copertina del volume ci si può rendere conto del potenziale che possiede; basta solo migliorare un po', secondo me, nella narrazione e per farlo ci vuole esperienza, che si può acquisire solo col tempo e con tanti sforzi.
Non so se lo consiglierei a qualcuno in particolare, forse ai maniaci del dark-fantasy che collezionano qualunque manga di questo genere. Però la sufficienza gliela do lo stesso, con la speranza di vedere Misuzu Asaoka ancora impegnata con un'altra sua opera, magari una long-story più approfondita e più convinta.
Pur non brillando certo di chiarezza e bellezza, questo volume unico si apprezza, secondo me, solo nel pensiero che l'autrice ha provato a metterci, nonostante la sua inesperienza. Si vede che l'Asaoka deve ancora fare molta strada prima di arrivare a livelli ottimali, però per essere la sua prima opera non me la sento di bollarla come un'autrice scadente e senza speranze!
Il tratto del disegno, seppur con qualche imperfezione ogni tanto nell'anatomia e nei visi dei personaggi, può risultare molto gradevole. Guardando anche la copertina del volume ci si può rendere conto del potenziale che possiede; basta solo migliorare un po', secondo me, nella narrazione e per farlo ci vuole esperienza, che si può acquisire solo col tempo e con tanti sforzi.
Non so se lo consiglierei a qualcuno in particolare, forse ai maniaci del dark-fantasy che collezionano qualunque manga di questo genere. Però la sufficienza gliela do lo stesso, con la speranza di vedere Misuzu Asaoka ancora impegnata con un'altra sua opera, magari una long-story più approfondita e più convinta.