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Questo è il mio secondo manga di Nobuhiro Watsuki (il primo è Il Guerriero Alchemico), quindi diciamo che non sono partito senza aspettative.

L'inizio mi è parso molto sottotono e un po' confusionario, con le premesse che vengono spiegate in fretta e furia. I personaggi sono caratterizzati in modo abbastanza standard: c'è Wraith che è più introverso e scientifico che è stato maltrattato dal padre e quindi ad un certo punto si chiederà se vale la pena di vivere, Fury che con la sua sete di vendetta instilla coraggio nell'amico, l'eroina che è affezionata ai due amici e così via. Niente di tutto questo sarebbe un male se queste cose trasparissero semplicemente dal comportamento dei personaggi invece di essere spiattellate in modo alquanto esplicito dagli stessi. Verso la fine del primo volume la vicenda vira abbastanza bruscamente fuori dai canoni preimpostati, ma solo per entrare in altri.
Francamente speravo che in un'ennesima opera che tratta di esseri umani artificiali (mi riferisco anche ad altri autori) si potesse evitare la solita paternale sul non giocare a fare Dio, ma i discorsi generici e retorici, le citazioni bibliche e mitologiche e le lezioncine socio-psico-filosofiche sono tanto care ai mangaka, e quindi nisba.

Il tratto non è particolarmente bello ma neanche particolarmente brutto: manca un po' di fantasia e versatilità, e i personaggi sembrano sempre in qualche modo distaccati rispetto ai fondali, ma non mancano di espressività.

Insomma, Embalming non offre niente di nuovo per quanto mi riguarda, ma quello che offre non è comunque male. L'autore ha sicuramente la mia simpatia, anche grazie alla condivisa passione per JoJo che non manca di omaggiare nelle sue opere.

Piccola nota: perché insistere nel chiamare le creazioni Frankenstein quando dimostra di sapere che quello era il nome dello scienziato, e non della creatura? Non ci sono già abbastanza fraintendimenti al mondo?