Recensione
Triage X
6.0/10
Recensione di Rebecca B.
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Belle ragazze, armi, violenza. Sembra che ormai Satou, sia con (il ben riuscito) Highschool of the Dead, sia con l'inedito Fire Fire Fire, ci stia prendendo gusto in questo genere di storie.
Le trame non sono certo di quelle più complicate, ma, sebbene HOTD sia un'opera ben riuscita sotto molti punti di vista, non si può dire lo stesso di Triage X.
Triage X ha una trama (protagonista tenebroso che combatte i cattivi insieme a belle pupattole), ma è senza capo né coda, insomma: una scusa per mostrare al pubblico mutandine e seni, grossi quanto quelli che poteva sfoggiare la prosperosissima Shizuka in HOTD.
Non che ci si aspetti molto di più da questo genere di storie: però manca quel tocco in più che faceva di Highschool of the Dead un bel manga (probabilmente questo era dato dall'aiuto del fratello, Daisuke Satou, che si occupava della storia.)
Insomma: storia nulla, fan-service strabordante ad ogni pagina.
Sarebbe stato un 5, se non Satou avesse reso noiosa la cosa.
Qua c'è il grande pregio di questo mangaka: i disegni.
Dettagliatissimi: moto, armi, vetture, vestiti, curati in tutto e per tutto. Satou è poi bravissimo a disegnare le ragazze: non un chara comune come quello che si trova in Freezing; i suoi personaggi, per quanto piatti caratterialmente (anche se in questa storia ce ne sono almeno un paio interessanti e originali, ad esempio l'idol che è un'esperta di esplosivi), sono sempre una gioia per gli occhi, e non fanno stancare il lettore neanche dopo pagine e pagine di vestiti strappati e mutandine all'aria.
Insomma, fosse stato solo per i disegni avrei dato nove, ma considero sempre la storia una delle colonne portanti dell'opera, e questa, purtroppo, mi ha deluso.
Lo consiglio ai fan di Satou e delle tettone della dottoressa Shizuka.
Le trame non sono certo di quelle più complicate, ma, sebbene HOTD sia un'opera ben riuscita sotto molti punti di vista, non si può dire lo stesso di Triage X.
Triage X ha una trama (protagonista tenebroso che combatte i cattivi insieme a belle pupattole), ma è senza capo né coda, insomma: una scusa per mostrare al pubblico mutandine e seni, grossi quanto quelli che poteva sfoggiare la prosperosissima Shizuka in HOTD.
Non che ci si aspetti molto di più da questo genere di storie: però manca quel tocco in più che faceva di Highschool of the Dead un bel manga (probabilmente questo era dato dall'aiuto del fratello, Daisuke Satou, che si occupava della storia.)
Insomma: storia nulla, fan-service strabordante ad ogni pagina.
Sarebbe stato un 5, se non Satou avesse reso noiosa la cosa.
Qua c'è il grande pregio di questo mangaka: i disegni.
Dettagliatissimi: moto, armi, vetture, vestiti, curati in tutto e per tutto. Satou è poi bravissimo a disegnare le ragazze: non un chara comune come quello che si trova in Freezing; i suoi personaggi, per quanto piatti caratterialmente (anche se in questa storia ce ne sono almeno un paio interessanti e originali, ad esempio l'idol che è un'esperta di esplosivi), sono sempre una gioia per gli occhi, e non fanno stancare il lettore neanche dopo pagine e pagine di vestiti strappati e mutandine all'aria.
Insomma, fosse stato solo per i disegni avrei dato nove, ma considero sempre la storia una delle colonne portanti dell'opera, e questa, purtroppo, mi ha deluso.
Lo consiglio ai fan di Satou e delle tettone della dottoressa Shizuka.