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Goodbye My Life è un manga di Ayuko diviso in cinque piccole storie, molto carine e profonde che hanno come tema principale i sentimenti delle ragazze.
La prima tratta di una ragazza, innamorata di un suo compagno di classe; tutto gira un po' attorno a una macchina del tempo che devono ancora inventare e al futuro. Non a caso, il titolo è "Prima del viaggio nel tempo".
Con un finale abbastanza a sorpresa, devo ammettere che ho letto questa storiella con grande interesse, amarezza e curiosità.
La seconda, intitolata "Il fratello minore", non mi ha particolarmente colpito come la prima: parla di una ragazza che frequenta un suo compagno molto bello e, quando va a casa sua, incontra il fratello, decisamente l'opposto, col quale scambia ogni tanto brevi frasi, dove lui l'avvisa di non frequentare il fratello. La fine è un classico, ma devo dire che è stata proprio ben realizzato e dolce.
La terza, "La tavola calda dei cuori infranti" mi è piaciuta moltissimo, più che altro perché si è rivelata per alcuni aspetti divertente. Solo la fine mi ha deluso: mi sarei aspettata qualche piccola vendetta, e invece termina in modo abbastanza "bastardo", o anche "stupido" da parte di una protagonista. Per paura di fare qualche spoiler, mi limito a questo sulla terza.
Piccola nota: mi trovo d'accordo col parere dell'autrice, in effetti, il protagonista maschile poteva essere più bello!
La quarta, "Us, you and me", parla di due ragazze che si mettono in "società" per creare un fumetto. Con un ritmo carino, ha un finale molto dolce e incoraggiante, cosa che non sembra potersi realizzare verso metà.
E infine, la quinta, il gioiello triste e appassionante dell'intera opera: "Goodbye My Life".
La storia parte da due ragazze defunte che non possono andare nel Nirvana perché si ritrovano mano nella mano, senza potersi lasciare. Per farlo, dovranno scoprire come sono morte, e hanno un solo giorno.
Anche questa con un finale inaspettato e meraviglioso, Ayuko è addirittura riuscita a strapparmi una lacrima.
In sintesi, l'unica cosa che non quadra molto in questo manga sono i disegni: molti personaggi sono simili, troppo, e poco curati, come nello stile di Ayuko (dico così data l'esperienza di The Earl And The Fairy), e paesaggi molto abbozzati.
Questo, purtroppo, toglie da parte mia parecchi voti, quindi mi trovo a dare a quest'opera un otto, sebbene molte storie mi abbiano proprio rapito.
Lo consiglio a chi piacciono le storie molto calme, shojo, e le opere della brava Ayuko.