Recensione
Momo
8.0/10
Recensione di ElyChanNoRibbon
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La trama l'hanno già scritta tutti, quindi non mi pare il caso di riscriverla. Questa è piuttosto originale, se considerata come una variante di un unico filone, altrimenti dal punto di vista dell'intera categoria shojo non si può parlare di un'assoluta novità. L'originalità è data dall'aspetto magico e dall'atmosfera surreale/reale in cui si svolge la storia, che personalmente mi ha attirata, anche perchè trattata veramente bene. Momo è un'antagonista/protagonista, un altro elemento che rende speciale questo manga: lei è un demone venuto a distruggere la Terra, ma intanto fa amicizia, aiuta e si diverte nella sua ingenuità, tanto che un episodio o due saranno dedicati ad un conflitto tra la coscienza "buona" e quella "cattiva" della bambina. La guerra che deve combattere la rappresentante Yume è a suon di gelati, tofu bolliti, torte e conchiglie. Insomma, l'autrice è riuscita a rendere quasi inoffensivo un personaggio più che temibile e a mantenere, nonostante gli eventi tragici che si susseguiranno verso la fine, un tono e un'atmosfera non troppo pesante. Da questo punto di vista, il manga mi ha davvero colpito e soddisfatta, tanto che in alcuni punti negli ultimi volumi mi è venuta l'ansia per il desiderio di andare fino in fondo.
Per quanto concerne i personaggi, le note positive sono parecchie: la protagonista, Yume, anche se non particolarmente, risulta caratterizzata in modo più che decente, non troppo ingenua, nè spaccatutto. Purtroppo ho trovato un po' un pasticcio la sua mentalità sentimentale, poichè dopo una serie di volumi si vengono a scoprire elementi che non sono proprio coerenti con i pensieri della protagonista nei primi volumi. Ok, di sicuro non avete capito niente di quello che ho scritto, ma per farvi capire dovrei spoilerare e non mi va. I due personaggi maschili sono ben caratterizzati e la mia opinione su di loro è cambiata nel corso della storia: se all'inizio Nanagi mi sembrava un gran figo, verso la fine mi è sembrato piuttosto insignificante, se non antipatico; mentre Kanaka, che all'inizio reputavo un deficiente dallo sguardo tenero, ha guadagnato molti punti a suo favore, benchè continui a rimanere un po' sfigato. Ma è tanto tenero, perdoniamogli le sue malattie. Momo è deliziosa, fin troppo ingenua, e ci si dimentica presto del fatto che lei in realtà è un grande demone. Chi ha mai visto un demone dalle sembianze di bambina, acconciata con pizzi, fiocchi e graziosi vestitini, a cui piace il tofu bollito? Se per questo non penso che qualcuno abbia visto dal vivo dei demoni, ma solitamente non li si immagina conciati così. Ponkichi, l'orsetto (o un gatto?) è la classica spalla della protagonista (parlo di Momo), ma non è il classico personaggio saggio che ti guida, è semplicemente colui che accompagna la piccola Momo nelle sue rocambolesche avventure. Sanari mi ricorda un po' Seiji del manga "Kilari". Anche lui all'apparenza sembra un tipo più che tranquillo, anche se a pensarci bene, non lo sembra affatto, talmente sono esagerati i suoi gesti e risate leggere. L'antagonista, Miyu, è la classica antagonista con la puzza sotto il naso, lunatica, che cambia idea da un momento all'altro e presuntuosa, che però più che risultare odiosa, diventa un buffo espediente per uscite comiche e gags. Il padre della ragazza protagonista è caratterizzato molto bene, spensierato e viaggiatore, risulta simpatico nonostante abbia abbandonato la figlia nella sua stessa casa, preda della vita.
Parlando dei disegni: assolutamente fantastici! Visto che non esistono mangaka che non sanno disegnare (ovvietà), è più che ovvio essere crudeli nel giudizio dei disegni (altrimenti è inutile dire che un mangaka è bravo, quello è ovvio, disegna meglio di una persona comune ed è specializzato). In questo caso quindi faccio un' eccezione e mi allargo: sono curatissimi nei minimi particolari, soprattutto i vestiti di Momo. Adoro l'uso dei retini in generale, ma la Sakai sa metterli sempre dove è più necessario arricchendo il paesaggio senza appesantirlo. I corpi dei personaggi sono ben proporzionati, i primi piani ottimi. Gli occhi sono belli, ma forse non troppo espressivi, in quanto la pupilla è troppo sfumata e poco definita. I volti sono i classici della Sakai, detti "a cima di rapa",rientrano perfettamente nel suo stile. Una cosa che però non mi ha fatto impazzire sono i profili, troppo marcati. Mano a mano che si va avanti nell'opera, i disegni migliorano (erano già migliorati rispetto a Rockin' Heaven).
Tutti si sono lamentati degli ultimi volumi, quinto compreso, e della conclusione. Mi chiedo: perchè? Sinceramente è stata la parte più coinvolgente del manga, nei primi tre volumi invece andavo avanti un capitolo al giorno perchè la storia non mi trascinava, mentre il 6 e il 7 li ho letti d'un fiato. I colpi di scena finali mi sono piaciuti molto, non capisco perchè li disapproviate tanto. Le ultime due pagine del volume 7 invece, le odio: infatti non si riesce a capire che fine farà Momo. Mi aspettavo un fuori storia al riguardo, invece niente, oppure pensavo che venisse proposto diversamente. Non si capisce proprio un tubo, e quello che ho capito io non ha senso. Non faccio spoiler, quindi non dico nulla. Riguardo alle cosiddette "Pagine inutili", ho trovato invece molto interessanti quelle sulle ricette giapponesi, così le faccio anche io! In conclusione, consiglio questo manga agli amanti di shojo ma con un pizzico di magia, a quelli che adorano i disegni particolareggiati e che danno un'atmosfera particolare e a coloro che già seguivano la Sakai, i quali la troveranno notevolmente migliorata. Il mio voto è un 8+, ma qui i più non li mettono, quindi 8.
Per quanto concerne i personaggi, le note positive sono parecchie: la protagonista, Yume, anche se non particolarmente, risulta caratterizzata in modo più che decente, non troppo ingenua, nè spaccatutto. Purtroppo ho trovato un po' un pasticcio la sua mentalità sentimentale, poichè dopo una serie di volumi si vengono a scoprire elementi che non sono proprio coerenti con i pensieri della protagonista nei primi volumi. Ok, di sicuro non avete capito niente di quello che ho scritto, ma per farvi capire dovrei spoilerare e non mi va. I due personaggi maschili sono ben caratterizzati e la mia opinione su di loro è cambiata nel corso della storia: se all'inizio Nanagi mi sembrava un gran figo, verso la fine mi è sembrato piuttosto insignificante, se non antipatico; mentre Kanaka, che all'inizio reputavo un deficiente dallo sguardo tenero, ha guadagnato molti punti a suo favore, benchè continui a rimanere un po' sfigato. Ma è tanto tenero, perdoniamogli le sue malattie. Momo è deliziosa, fin troppo ingenua, e ci si dimentica presto del fatto che lei in realtà è un grande demone. Chi ha mai visto un demone dalle sembianze di bambina, acconciata con pizzi, fiocchi e graziosi vestitini, a cui piace il tofu bollito? Se per questo non penso che qualcuno abbia visto dal vivo dei demoni, ma solitamente non li si immagina conciati così. Ponkichi, l'orsetto (o un gatto?) è la classica spalla della protagonista (parlo di Momo), ma non è il classico personaggio saggio che ti guida, è semplicemente colui che accompagna la piccola Momo nelle sue rocambolesche avventure. Sanari mi ricorda un po' Seiji del manga "Kilari". Anche lui all'apparenza sembra un tipo più che tranquillo, anche se a pensarci bene, non lo sembra affatto, talmente sono esagerati i suoi gesti e risate leggere. L'antagonista, Miyu, è la classica antagonista con la puzza sotto il naso, lunatica, che cambia idea da un momento all'altro e presuntuosa, che però più che risultare odiosa, diventa un buffo espediente per uscite comiche e gags. Il padre della ragazza protagonista è caratterizzato molto bene, spensierato e viaggiatore, risulta simpatico nonostante abbia abbandonato la figlia nella sua stessa casa, preda della vita.
Parlando dei disegni: assolutamente fantastici! Visto che non esistono mangaka che non sanno disegnare (ovvietà), è più che ovvio essere crudeli nel giudizio dei disegni (altrimenti è inutile dire che un mangaka è bravo, quello è ovvio, disegna meglio di una persona comune ed è specializzato). In questo caso quindi faccio un' eccezione e mi allargo: sono curatissimi nei minimi particolari, soprattutto i vestiti di Momo. Adoro l'uso dei retini in generale, ma la Sakai sa metterli sempre dove è più necessario arricchendo il paesaggio senza appesantirlo. I corpi dei personaggi sono ben proporzionati, i primi piani ottimi. Gli occhi sono belli, ma forse non troppo espressivi, in quanto la pupilla è troppo sfumata e poco definita. I volti sono i classici della Sakai, detti "a cima di rapa",rientrano perfettamente nel suo stile. Una cosa che però non mi ha fatto impazzire sono i profili, troppo marcati. Mano a mano che si va avanti nell'opera, i disegni migliorano (erano già migliorati rispetto a Rockin' Heaven).
Tutti si sono lamentati degli ultimi volumi, quinto compreso, e della conclusione. Mi chiedo: perchè? Sinceramente è stata la parte più coinvolgente del manga, nei primi tre volumi invece andavo avanti un capitolo al giorno perchè la storia non mi trascinava, mentre il 6 e il 7 li ho letti d'un fiato. I colpi di scena finali mi sono piaciuti molto, non capisco perchè li disapproviate tanto. Le ultime due pagine del volume 7 invece, le odio: infatti non si riesce a capire che fine farà Momo. Mi aspettavo un fuori storia al riguardo, invece niente, oppure pensavo che venisse proposto diversamente. Non si capisce proprio un tubo, e quello che ho capito io non ha senso. Non faccio spoiler, quindi non dico nulla. Riguardo alle cosiddette "Pagine inutili", ho trovato invece molto interessanti quelle sulle ricette giapponesi, così le faccio anche io! In conclusione, consiglio questo manga agli amanti di shojo ma con un pizzico di magia, a quelli che adorano i disegni particolareggiati e che danno un'atmosfera particolare e a coloro che già seguivano la Sakai, i quali la troveranno notevolmente migliorata. Il mio voto è un 8+, ma qui i più non li mettono, quindi 8.