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4.0/10
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Una storia che non sono stata in grado di apprezzare per niente; stupida e superficiale come la sua protagonista.

Nel primo racconto di più capitoli fanno la loro comparsa Aimi e Ryo, due ragazzi che considerano serio e vivono per il loro amore che nessuno ha mai visto nascere, totalmente superficiale da parte di lui e senza una motivazione logica, anche stupida, da parte di lei. I personaggi sono caratterizzati in modo tremendo, specialmente Yuki, uno dei fratelli di Ryo. La sua condizione tocca argomenti molto seri, come la Disforia di Genere, in modo stupido. Sembra che l'autrice abbia inserito questa situazione all'interno della sua storia perché non sapeva che caratteristiche potesse avere questo personaggio, senza approfondire il suo dolore e le sue sensazioni. Certo, non ci si può aspettare granché da un volume auto-conclusivo ma, a questo punto, se non è questa la storia che si vuole raccontare è meglio focalizzarsi unicamente su ciò che capita ai personaggi principali, senza inserire riempitivi, soprattutto se sfiorano argomenti così seri. Inoltre, ad un certo punto della storia, Mitsuki Oda si dimentica che negli Stati Uniti il Natale è una festa religiosa, e non quella degli innamorati, come in Giappone.

Sul secondo racconto non c'è molto da dire: è più corto ma anche più piacevole del primo.

Una nota molto positiva sono i disegni, decisamente molto belli, quasi indistinguibili da quelli della sensei Yazawa, tanto da farmi pensare: " perché se la sensei non può più illustrare, non sceneggia e basta ed affida il lavoro di disegnatrice alla Oda?".

Questo manga non può certo meritarsi una sufficienza, se l'autrice non è in grado di creare storie che si reggano in piedi tanto vale che collabori con qualcuno di capace (magari potremmo veramente avere il finale di Nana).