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9.0/10
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Il manga nasce dalla mente di Stan Lee (famoso per aver creato e dato forma a numerosi supereroi marvel) e Hiroyuki Takei (autore del celeberrimo "Shaman King").
La storia non è così originale come si può pensare in un primo momento, ma non è nemmeno così scontata. Mi ha infatti portato a riflettere più e più volte. Il manga parla, in alcune parti, di come si comportano gli umani, il loro pensiero e il loro carattere.
Il protagonista, un ragazzo di nome Yamato, viene coinvolto nel "Funerale delle 100 macchine" per mano di un vecchio di nome Dunstan (l'aspetto del quale ricorda moltissimo quello di Stan Lee). Il vecchio ha dato vita a delle karakuridoji (bambole meccaniche aventi una sfera che gli permette di vivere) divise fra quelle del bene e quelle del male. I due schieramenti dovranno affrontarsi per determinare il più forte. Ogni karakuridoji avrà il un padrone che più si addice a ciò che la doji andrà a rappresentare (per farvi un esempio la karakuridoji dell'invidia avrà un padrone il quale avrà un forte sentimento di invidia).
Il disegno è molto molto bello, spigoloso, dettagliato e adatto alla trama. I personaggi sono ben caratterizzati e ognuno può immedesimarsi un po' in ognuno di loro. Ogni personaggio ha un carattere preciso e lineare.
Qui in Italia è edito da PlanetManga che ne fa una buona edizione. Una pecca delle copertine è l'illustrazione poichè spesso non vengono usati più colori ma lo stesso colore che viene sovrapposto e rovina l'immagine a mio parere.
Consiglio comunque a tutti di provare almeno i primi due volumi perchè è un manga veramente da non perdere.