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9.0/10
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Questo manhwa è di gran lunga una delle letture più sorprendenti degli ultimi anni. Mai quando, incuriosito dalle vivaci immagini, lessi i primi capitoli, avrei pensato che ToG mi sarebbe piaciuto tanto. Cominciamo dal principio: "Tower of God" è un webcomic, finora almeno, ovvero è pubblicato dall'autore sudcoreano (Siu) su un sito online, ma vi sono moltissimi siti che ospitano le traduzioni dell'opera.
Al momento della recensione sono usciti 130 capitoli, divisi in due atti, ma gli elementi introdotti sono tali che possiamo immaginare non si sia nemmeno a metà del cammino.
Il genere di cui stiamo parlando è lo stesso, grossomodo, di HxH, ma preso nel segmento iniziale, ovvero l'esame di hunter. Infatti la torre di cui il titolo è un altissimo edificio pieno di portali collegati a moltitudini di mondi.

Vi sono abitanti di questa torre e suoi scalatori, tutti vogliono arrivare in cima ed esaudire i propri desideri. Noi seguiamo le vicende di un "involontario" scalatore ("giocatore"? "partecipante"?) nella sua ascesa lungo i vari livelli, incontrando tanti comprimari e personaggi in generale, con una cura eccezionale per l'aspetto psicologico. Perchè ovviamente la maggior parte degli altri "scalatori" ha emozioni e ambizioni, punti di vista e affinità differenti dagli altri, e Siu è molto abile nello sfruttare i contrasti per portare avanti la storia, alternando il meccanismo del "tutti contro tutti" e del gioco di squadra. Sembra da quanto osservato che il focus sia esclusivamente sui personaggi. Questo è tendenzialmente vero, ma ho trovato nella lettura che il mondo fosse piuttosto interessante e originale (per la struttura a torre-portale, che consente infiniti margini di varietà!), e per la complessità delle spiegazioni durante i vari test cui i personaggi sono sottoposti nella scalata. Circa il tono del mahnwa, si può dire che alterni, come tanti altri, momenti scherzosi (Rak è un personaggio favoloso) e drammatici (molti personaggi sono spinti nella scalata da motivazioni tragiche). Mi ha ricordato Naruto (talvolta FMA) in più punti, ma in fondo tanti shonen si "scambiano" omaggi vicendevoli.
Come detto ToG si divide (finora) in due "stagioni", nettamente divise, anche temporalmente; al punto che iniziando la seconda ci si ritrova un po' spaesati! Ma niente paura, è un'effettiva continuazione, l'autore semplicemente ha voluto creare un po' di mistero e complicare (in senso positivo però) la storia.

In conclusione mi sento davvero di consigliare questo manhwa dal formato così particolare (non solo perché coreano, ma pubblicato in lunghe strisce verticali!), sia agli amanti degli shonen, sia a quanti appassionati di personaggi psicologicamente complessi, sperando vi sappia coinvolgere quanto ha fatto con me.