Recensione
Melty Blood
6.0/10
Recensione di Izaya_Orihara
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Melty Blood è un sequel di Tsukihime. Pur essendo un sequel, si può leggere con tranquillità senza aver letto l'opera originale, seppur si perde qualche dettaglio utile, però, persino l'autore, sottolinea ciò.
Da questo fumetto mi aspettavo di trovare una storia simile a quella dei Fate (visto che è comunque Type Moon), invece trovo vampiri, esorcisti, uno strano harem che si gira attorno al protagonista e tante mazzate. Ebbene sì, tante mazzate perché il fumetto in questione è l'adattamento dell'omonima visual novel, che sarebbe, appunto, un picchiaduro. I personaggi, quindi, se la daranno di santa ragione per tutta la storia, senza pensarci due volte. Il genere in sé è più aperto verso lettori che non hanno grandi pretese, in quanto non dà abbastanza sviluppo e caratterizzazione né ai personaggi né alle vicende legate ad essi, solo mazzate di là e mazzate di qua, senza nessun filo logico. È un genere molto anonimo e strano, se da un lato riesce a fare il suo buon lavoro ed ad appassionare per quanto riguarda i videogiochi, per fumetti o anime non lascia niente e non riesce a far amare i personaggi. L'ambientazione, però, è davvero ottima e inquietante, e riesce a coinvolgere il lettore. Anche lo stile di disegno dell'autore è ottimo; molto particolare e sempre curato, senza mai una pecca. L'edizione italiana della Star Comics è ottima, con sovracopertina e prime pagine a colori, e il costo non è nemmeno così tanto eccessivo, 5.90 euro, però non sono riuscito a riscontrarmi nella qualità (inteso come storia e non come edizione)/prezzo, perché giustamente è un pochino esagerato spendere 5.90 euro al mese per un manga di un genere che non piace, e quindi momentaneamente ho lasciato perdere. Consiglio questo manga a chi non ha molte pretese e ha un po' di quattrini in tasca visto il costo dei volumetti dell'opera e l'uscita mensilmente. Lo consiglio, però, dopo la lettura dell'opera originale Tsukihime.
Da questo fumetto mi aspettavo di trovare una storia simile a quella dei Fate (visto che è comunque Type Moon), invece trovo vampiri, esorcisti, uno strano harem che si gira attorno al protagonista e tante mazzate. Ebbene sì, tante mazzate perché il fumetto in questione è l'adattamento dell'omonima visual novel, che sarebbe, appunto, un picchiaduro. I personaggi, quindi, se la daranno di santa ragione per tutta la storia, senza pensarci due volte. Il genere in sé è più aperto verso lettori che non hanno grandi pretese, in quanto non dà abbastanza sviluppo e caratterizzazione né ai personaggi né alle vicende legate ad essi, solo mazzate di là e mazzate di qua, senza nessun filo logico. È un genere molto anonimo e strano, se da un lato riesce a fare il suo buon lavoro ed ad appassionare per quanto riguarda i videogiochi, per fumetti o anime non lascia niente e non riesce a far amare i personaggi. L'ambientazione, però, è davvero ottima e inquietante, e riesce a coinvolgere il lettore. Anche lo stile di disegno dell'autore è ottimo; molto particolare e sempre curato, senza mai una pecca. L'edizione italiana della Star Comics è ottima, con sovracopertina e prime pagine a colori, e il costo non è nemmeno così tanto eccessivo, 5.90 euro, però non sono riuscito a riscontrarmi nella qualità (inteso come storia e non come edizione)/prezzo, perché giustamente è un pochino esagerato spendere 5.90 euro al mese per un manga di un genere che non piace, e quindi momentaneamente ho lasciato perdere. Consiglio questo manga a chi non ha molte pretese e ha un po' di quattrini in tasca visto il costo dei volumetti dell'opera e l'uscita mensilmente. Lo consiglio, però, dopo la lettura dell'opera originale Tsukihime.