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10.0/10
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Davvero un signor manga, di quelli con la M maiuscola. Nonostante i 722 capitoli (ancora in corso d'opera) per ora pubblicati One Piece ha il merito di non scendere mai nel banale o nella ripetitività, offrendo sempre e comunque un motivo per cui leggere avidamente il proseguo della saga.
Il tema di fondo della storia è di per sè molto semplice, col ragazzo protagonista che decide di inseguire il suo sogno, covato fin da bambino, in questo caso quello di diventare il Re dei Pirati. A lui si uniranno via via altri personaggi, animati da sogni in qualche modo collegati a quello di Rufy, incontrati durante il viaggio. Quello che si viene a formare è un nucleo di personaggi ottimamente caratterizzati, di cui conosciamo praticamente tutto: la "Ciurma di Cappello di Paglia", che annovera, tra gli altri, un cyborg facilmente emozionabile, uno scheletro pervertito e quello che a prima vista potrebbe sembrare un peluches a forma di renna.
Ciò che affascina di One Piece però non è tanto la trama di per sè o delle singole saghe, comunque ottimamente fatte e sempre "fresche", quanto piuttosto l'accumularsi di misteri che, si spera, saranno svelati al termine del viaggio, sull'ultima isola della "grand line". Il primo è il titolo stesso: esiste lo "One Piece", il tesoro che muove quasi tutti i personaggi del fumetto, tra cui Ruffy? Che cos'è "il potere della D." che spesso viene nominato e che è presente nei nomi di molti personaggi, tra cui ruffy? Cosa è scritto nell'ultimo Poignee Griffe? Questi sono solo alcuni che Oda ci propone, oltre alla presenza, sullo sfondo, di alcune figure soltanto accennate ma che parrebbero avere un enorme rilievo all'interno della storia, come il personaggio che appare al capitolo 100 (di cui ometterò il nome per evitare spoiler) e di cui ci viene rivelata la sua identità soltanto 200 capitoli più tardi, lasciandolo comunque avvolto nel mistero per quanto riguarda le sue azioni, o sulla reale identità del quarto imperatore dei pirati.
Insomma, più il fumetto prosegue più le nostre conoscenze sembrano, paradossalmente, diminuire, perchè appena scoperto qualcosa ne viene messo in luce un aspetto ancora più oscuro (emblematico il caso del succitato personaggio).
Altro aspetto che fa di One Piece un vero capolavoro è che mai nulla cade nel dimenticatoio o è comunque trascurabile. Moltissimi personaggi, dal più insignificante vicecapitano dei cattivi al misterioso spadaccino, hanno risvolti successivi nella storia, ritornando in scena a sorpresa, o comunque agendo sullo sfondo alle vicende.
L'unico difetto, se così si può dire, è l'incredibile lunghezza, dato che il fumetto, nonostante la presenza di già 700 capitoli abbondanti (in giappone) non accenna minimamente alla fine, tutt'altro (stando a quello che si è visto sembrerebbe che si sia superata la metà di poco) e che scoraggia molti dall'iniziarlo.
Personalmente lo consiglio, bello, accattivante e coinvolgente. Senza considerare la comicità di cui è permeato, mai banale, e la spettacolarità degli scontri: ingredienti sempre fondamentali per la riuscita di un manga di tale genere.
Record di vendite in Giappone (e non solo) piuttosto meritato direi.