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Recensire questo manga non è opera semplice, per me. La cosa davvero particolare è rappresentata dal fatto che ogni elemento identificabile come punto di forza rappresenta, a mio parere, anche un neo e viceversa.
Partiamo dal disegno: se c'è una cosa da dover necessariamente riconoscere a Kaori Yuki, questa è, senz'altro, la capacità di produrre dei disegni accuratissimi. Il livello di definizione è a dir poco impressionante, con una ricchezza di dettagli (tanto per ciò che riguarda i personaggi, quanto per gli sfondi) incredibile. Tale pienezza, tuttavia, rende spesso confusionaria l'azione e non nego io stesso di aver avuto più di una volta delle difficoltà nel comprendere appieno cosa stesse succedendo in alcune vignette.
Abbiamo di base, concentrandoci sulla trama, un'idea molto ambiziosa e interessante, imperniata su un'ipotetica lotta fra angeli e demoni e un susseguirsi di scoperte circa la reincarnazione di più personaggi, portandoci alla scoperta di un ipotetico Aldilà costellato di invidie reciproche e ambizioni dei suoi abitanti. E, va detto, alcuni colpi di scena sono davvero azzeccati e risultano molto interessanti. Anche i costanti richiami biblici contribuiscono efficacemente a fornire un che di epico alla storia.
Ed eccoci alla controparte negativa... La trama è "troppo"... "Troppo" in ogni senso... Troppo lunga... Troppo "riempita"... Troppo complessa... Spesso si perde il filo. Un mio personalissimo consiglio è difatti quello di non leggere l'opera in maniera "centellinata", ma di affrontarla tutta d'un fiato, in modo da aver sempre freschi gli eventi e poter effettuare i vari collegamenti nel corso della storia (che saranno molti).
I personaggi sono tanti, tantissimi e ciò contribuirà ad aumentare la complessità del tutto, tenendo anche conto dello spesso difficile riconoscimento degli stessi, data una certa tendenza del tratto all'androginia. Tuttavia, devo dire che alcuni di loro sono davvero ben caratterizzati e non sarà complesso affezionarsene, facendoci sorridere in occasione di alcuni risvolti divertenti e favorendo una certa vicinanza emotiva durante alcuni avvenimenti.
La mia sensazione, in definitiva, è che la Yuki volesse creare qualcosa di maestoso, cercando la magnificenza in ogni ambito; cosa che da un lato ha permesso di creare un intreccio interessante, ma dall'altro ha in più tratti generato confusione.
L'impressione è comunque positiva. "Angel Sanctuary" è un buon manga, al quale, comunque, a parer mio, occorre avvicinarsi con determinate "accortezze"...