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"Take Over Zone" è uno di quei manga che non spiccano né per qualità, né per caratterizzazione dei personaggi, né tanto meno per trama originale o complicata. È semplicemente un manga che mette di buon umore, perché fa vedere un mondo in cui l'amicizia e i buoni sentimenti dominano incontrastati, un mondo dalle atmosfere calde e rassicuranti popolato esclusivamente da bei ragazzi; insomma, un mondo così irreale e ingenuo da far sorridere con tenerezza.
Il protagonista di questa storia è Mizuki, un liceale che ha abbandonato la corsa nonostante ai tempi delle medie fosse velocissimo; viene trascinato al club di atletica da un compagno di classe e da lì partono le vicende.
Il manga è imperniato sulla vita del club di atletica, e se solitamente i senpai di un club vengono dipinti come tristi personaggi che non vedono l'ora di vessare i propri kohai scadendo spesso nel bullismo, in questa scuola le cose funzionano in modo molto diverso: qui i senpai sono sempre pronti a prestare ascolto ai problemi delle loro matricole e pure a confortarle se serve. In questo club l'amicizia regna sovrana; ci si aiuta senza rivalità o secondi fini e il clima è sereno e cordiale. Ci troviamo quindi di fronte ad un'utopica civiltà perfetta.
Ci sono dichiarazioni d'amore gay in pubblico ed è la cosa più naturale del mondo, con gli amici che col massimo candore fanno il tifo per la felicità della coppia; d'altra parte l'unico amore possibile in questo manga è quello omosessuale non essendoci personaggi femminili a far sorgere dubbi sull'orientamento sessuale dei protagonisti, ma trattandosi di uno yaoi che fa della leggerezza il suo punto di forza non si può certo considerare la cosa come un difetto.

Per quanto riguarda i personaggi: la caratterizzazione non è eccelsa, ma ispirano tutti simpatia al lettore per come credono senza dubbio alcuno nel valore dell'amicizia. Il protagonista ritrova la gioia di correre perché potrà aprirsi coi suoi compagni di club e parlare francamente del trauma che gli aveva fatto mollare tutto, trovando attorno a sé solo persone gentili che lo sosterranno senza riserve. Egli piace perché è il classico personaggio ingenuo e di buon carattere che cerca sempre di dare il massimo, ma anche gli altri membri possono incontrare i gusti del pubblico: c'è il duro senpai che in realtà addotta quell'atteggiamento solo per spronare il prossimo, c'è il simpaticone che sa sempre come risollevare il morale agli afflitti, c'è il gentile costantemente pronto a consigliare per il meglio e c'è pure il professore responsabile su cui tutti possono contare.

Opinioni sul disegno: come ho già detto ci sono bei ragazzi, ma hanno tutti la stessa faccia! Le differenze ci sono tipo lunghezza dei capelli e delle sopracciglia più marcate, ma non balzano all'occhio con effetto immediato. Ammetto che un paio di personaggi li ho confusi nel primo capitolo, poi mi sono abituata allo stile di disegno, ma considero un difetto del manga dover impegnare anche solo un neurone per riconoscere un personaggio.

La componente sportiva che viene trattata serve solo a far sentire l'importanza del gruppo, infatti i personaggi principali devono correre la staffetta e i vari problemi di cuore potrebbero rovinare l'armonia e pregiudicare la gara; uso il condizionale perché neanche un lettore alle prime armi può pensare che questo solido gruppo di amiconi possa temere incrinature nei rapporti.
Le scene di sesso sono poche e molto caste, perfettamente in tono con le atmosfere dolci e idilliache della storia.

Se fate parte di quei cinici che provano piacere quando gli viene sbattuto in faccia tutto lo squallore del mondo troverete questo manga stomachevole, ma se invece ogni tanto non disdegnate mondi alternativi assurdamente felici quest'opera potrebbe farvi passare qualche bel momento.