Recensione
Lamù
8.0/10
Lamù, o meglio Urusei Yatsura che potrebbe significare "Quei chiassosi della stella Uru" o più semplicemente "Quella gente rumorosa" riferito ovviamente agli alieni che arrivano dal pianeta Oniboshi (il pianete degli Oni o il Pianeta Malvagio) per conquistare la Terra, a meno che... eh sì, a meno che non ci sia un paladino della giustizia che salvi il mondo dalla schiavitù di questa sottospecie di Orchi!
Questa terribile sorte spetta a un liceale di nome Ataru Moroboshi, nato il giorno 13 di martedì!! (giorno si sa per gli scaramantici è sfortunato). Ed infatti questo poveraccio si ritrova ad affrontare la bella Lam (o Lamù in italiano) e per poterla sconfiggere beh... non vi dico cosa deve fare!
Partiamo dalla storia: divertente, onirica, comica, frizzante, per certi versi romantica, ma non mi sento di dire che sia veramente romantica perché di romanticismo proprio non ci ho visto nulla, anzi, per certi versi è più carino l'anime con i suoi OAV e film piuttosto che il manga.
Le vicende sono una serie di episodi comico-bizzarri dei personaggi (Lamù, Ataru, Mendo, Shinobu, Sakurambo...) tutti più o meno sfigati ma allo stesso tempo temerari, ricchi di coraggio e sprint: sono una vera forza! Inoltre il tratto della Takahashi è davvero lodevole: ragazze perfette, bellissime e anche con belle forme, ma ahimè non si può dire lo stesso dei ragazzi: persino Mendo e il fidanzato di Sakura che dovrebbero essere i più fighi del manga sono scarsi.
Purtroppo ciò, come la storia, è tutto uno scherzo, una pura risata e basta, così lo sono anche i personaggi. A mio parere le donne avrebbero avuto un ruolo più rilevante in uno shonen di maggiore significato con una trama molto più seria, seppur avventurosa e simpatica.
Sempre nella trama, come dicevo prima, manca il romanticismo, eppure la protagonista e aliena Lamù si innamora di Ataru (per quale strano motivo? eh beh leggete e saprete) ma Ataru pur essendo un donnaiolo, dongiovanni, pervertito, sempre a caccia di belle ragazze, non guarda minimamente Lamù, considerata nel manga una delle più belle ragazze che abbiamo mai visto. In realtà si capisce subito che ci tiene a lei, come lei tiene a lui, ma di scene dolci tra i due non ce ne sono. E questo è un vero peccato. Nessuna relazione è approfondita o davvero sviluppata nel manga. Davvero sono tutti episodi campati per aria di avventure comiche e anche stupide che costituiscono la vita di questi personaggi. Una vita fatta di rivalità, falsa amicizia, bugie, scherzi e anche malizia. Tutti però restano uniti, forse perché in fondo si vogliono davvero bene (lo si vede specialmente verso il finale).
Quindi per me non merita il massimo proprio per questa pecca e per i maschi che sono "poco maschi", o meglio, non sono per niente virili come in altri shonen o anche altre opere della Takahashi. Inoltre, penso che l'anime sia migliore, forse perché certe scene sono meglio animate che lette su carta.
Questa terribile sorte spetta a un liceale di nome Ataru Moroboshi, nato il giorno 13 di martedì!! (giorno si sa per gli scaramantici è sfortunato). Ed infatti questo poveraccio si ritrova ad affrontare la bella Lam (o Lamù in italiano) e per poterla sconfiggere beh... non vi dico cosa deve fare!
Partiamo dalla storia: divertente, onirica, comica, frizzante, per certi versi romantica, ma non mi sento di dire che sia veramente romantica perché di romanticismo proprio non ci ho visto nulla, anzi, per certi versi è più carino l'anime con i suoi OAV e film piuttosto che il manga.
Le vicende sono una serie di episodi comico-bizzarri dei personaggi (Lamù, Ataru, Mendo, Shinobu, Sakurambo...) tutti più o meno sfigati ma allo stesso tempo temerari, ricchi di coraggio e sprint: sono una vera forza! Inoltre il tratto della Takahashi è davvero lodevole: ragazze perfette, bellissime e anche con belle forme, ma ahimè non si può dire lo stesso dei ragazzi: persino Mendo e il fidanzato di Sakura che dovrebbero essere i più fighi del manga sono scarsi.
Purtroppo ciò, come la storia, è tutto uno scherzo, una pura risata e basta, così lo sono anche i personaggi. A mio parere le donne avrebbero avuto un ruolo più rilevante in uno shonen di maggiore significato con una trama molto più seria, seppur avventurosa e simpatica.
Sempre nella trama, come dicevo prima, manca il romanticismo, eppure la protagonista e aliena Lamù si innamora di Ataru (per quale strano motivo? eh beh leggete e saprete) ma Ataru pur essendo un donnaiolo, dongiovanni, pervertito, sempre a caccia di belle ragazze, non guarda minimamente Lamù, considerata nel manga una delle più belle ragazze che abbiamo mai visto. In realtà si capisce subito che ci tiene a lei, come lei tiene a lui, ma di scene dolci tra i due non ce ne sono. E questo è un vero peccato. Nessuna relazione è approfondita o davvero sviluppata nel manga. Davvero sono tutti episodi campati per aria di avventure comiche e anche stupide che costituiscono la vita di questi personaggi. Una vita fatta di rivalità, falsa amicizia, bugie, scherzi e anche malizia. Tutti però restano uniti, forse perché in fondo si vogliono davvero bene (lo si vede specialmente verso il finale).
Quindi per me non merita il massimo proprio per questa pecca e per i maschi che sono "poco maschi", o meglio, non sono per niente virili come in altri shonen o anche altre opere della Takahashi. Inoltre, penso che l'anime sia migliore, forse perché certe scene sono meglio animate che lette su carta.