logo AnimeClick.it

-

"Alive" è un manga che narra di un'invasione aliena, fatta da esseri di puro spirito, che giungono dallo spazio per insediarsi nel cuore degli esseri umani e più specificatamente in quella parte vuota del cuore dovuta a sentimenti negativi quali sensi di colpa, rabbia, solitudine, eccetera. Tale evento porterà ad un bivio: le persone in grado di convivere e combattere questi sentimenti si risveglieranno dotati di poteri speciali, gli altri invece decideranno di abbracciare la morte come scelta di vita, ovvero si suicideranno. La vicenda nello specifico si concentra su un gruppo di tre amici, Taisuke, Hiro e Meg, la cui vita cambierà radicalmente dopo questo evento.

La trama si presenta quindi ricca di ottimi spunti anche se non risultano eccessivamente innovativi; abbiamo i combattimenti tra persone dotate di poteri come in classico shounen e una parte più matura che tratta di argomenti quali la morte, il suicidio, il senso della vita e tanto altro. C'è da notare che queste due tipologie vanno incontro, in questo manga, ad una netta divisione riscontrabile tra i volumi 9 e 10. All'inizio troviamo un ottimo shounen, con combattimenti che si susseguono e tematiche non banali, seppur trattate solo superficialmente, quali il suicidio e la morte. Questo però è solo l'inizio e viene sviluppata questa tecnica unicamente per dare vita al gruppo di protagonisti che poi seguiremo per tutto il manga. Dalla metà dell'intera narrazione assistiamo ad un cambio di direzione molto forte che lo rende un seinen che ha le intenzioni di porre questioni filosofiche riguardo il senso della vita. Il problema di questa seconda parte però è il linguaggio che risulta essere a tratti criptico e con molteplici significati il cui frutto, forse voluto, è quello di lasciare completamente spaesato il lettore; infatti l'autore stesso dice che alcune domande rimangono senza risposta perché è lui a non avere una solida opinione a riguardo. Il risultato è che non si può essere d'accordo o meno con il punto di vista dell'autore semplicemente perché non esiste; egli infatti non si espone mai troppo riguardo le tematiche trattate e in questo modo viene a mancare quel "dibattito" culturale interiore scaturito dalla lettura di questa tipologia di manga. Nonostante questa confusione di fondo se lo si legge con intenti meno impegnativi risulta essere una lettura piacevole e divertente. Anche in questa parte sono presenti combattimenti, soprattutto quello finale che si protrae lungo l'intero ultimo volume, sebbene in modo meno incisivo rispetto ai primi numeri. La sensazione è dunque quella di essere di fronte ad un buon manga le cui intenzioni però si sono un po' perse nel corso della storia e che quindi va letto senza aspettarsi un seinen realmente profondo e incisivo, se non per la tipologia di argomenti trattati magari non troppo adatti ad un pubblico giovanissimo.

I personaggi, dal primo all'ultimo, sono consistenti, coerenti e vanno incontro ad una maturazione tangibile e progressiva. Le scelte e le azioni che vengono compiute sono sempre realistiche e motivate, sebbene potremo trovarci in disaccordo a volte. L'ovvia conseguenza di personaggi così ben realizzati è che ci affezioneremo a loro, a tutti loro, più di quanto ci saremmo aspettati, condividendone gioie e dolori durante la narrazione. Questo probabilmente è il vero punto di forza del manga.

Per quanto riguarda i disegni il manga subisce un'evoluzione dal primo all'ultimo volume. Inizialmente essi risultano molto acerbi e poco dettagliati per poi diventare sempre più curati. In linea di massima mi sono piaciuti e sono degne di nota alcune tavole davvero ben realizzate. Buona l'edizione della GP Manga, nonostante la carta che tende al giallo.

Mi sento dunque di consigliare questo manga agli appassionati di shounen che sono in cerca di qualcosa di più maturo; ci troviamo infatti di fronte ad un discreto compromesso tra un buon manga fatto di combattimenti ed un seinen appena accennato che risulta essere quindi un anello di congiunzione tra queste due categorie. Il consiglio è quello di non aspettarsi troppo e con questa premessa risulterà una lettura godibile.