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"Taro-kun wa Yogander", ovvero Taro il perverso è un volume unico di Hina Sakurada, che ci propone il suo personalissimo modo di trattare l'amore tramite 4 storie auto conclusive.
La prima, Taro il perverso, è a mio parere la più deludente. Izumi Yoshikawa è una ragazzina insicura che frequenta le scuole medie, alle prese coi dilemmi tipici della sua età. Quel seno che cresce prosperoso, contro la sua volontà, donandole sempre di più le sembianze fisiche di una donna adulta la fa sentire tremendamente a disagio, isolandosi sempre più dai compagni che si divertono a tormentarla e vivendo con sempre maggior tensione ed imbarazzo il rapporto col cugino Taro, del quale è innamorata. Taro però è un ragazzo crudele e malvagio, la cui mentalità è simile a quella di un criminale, incapace di amare. Esso, con gran dolore di Izumi, trascorre le giornate divertendosi con ragazze sempre nuove finché farà ad Izumi una proposta indecente: o la ragazza si sarebbe concessa a lui in tutti i sensi, avendo così diritto alla sua compagnia, oppure lui avrebbe continuato ad avere relazioni promiscue con chiunque. Izumi, terrorizzata dai cambiamenti ed ancora ben lontana dal mondo dell'erotismo, inizia a chiedersi quale sia la cosa migliore da fare, se vuole continuare ad avere Taro al suo fianco.
La seconda storia, nonché la mia preferita, non presenta nulla di particolare. In "Non posso prenderti per mano" faremo la conoscenza di due adolescenti, amici d'infanzia che crescendo si sono allontanati a causa di numerose impressioni. Toko, molto bella e ben proporzionata, lavora come modella su parecchie riviste mentre Kanade, complessato nell'essere rimasto basso di statura, trascorre la maggior parte del suo tempo oziando con gli amici ed una macchinina da lui ribattezzata Julie. Entrambi pensano di non starsi simpatici e si punzecchiano e criticano a vicenda, finché l'immediata partenza per gli Stati Uniti di Kanade costringerà i ragazzi ad affrontarsi ed ad essere finalmente sinceri l'uno con l'altra.
"Una promessa che affonda nel mare" è la classica storia con un buon potenziale di fondo, ma totalmente rovinata dalla stupidità e promiscuità della protagonista. Mako, questo il nome della ragazza, è stata di recente lasciata dal fidanzato di una vita, Yu, che ha deciso di sposare la ragazza con la quale convive e dalla quale ha avuto un bambino. Secondo Mako, la soluzione migliore per dimenticare questo ex amore è quello di andare a letto con il giovane fratello di quest'ultimo, da sempre innamorato di lei. Alla fine tra i due nascerà il vero amore, ma le vacanze stanno per terminare e il ragazzo deve fare ritorno a Tokyo per riprendere gli studi. Riuscirà Mako a vincere la sua paura per gli amori a distanza, vista la profonda ferita che porta a causa del tradimento di Yu?
"Un graffio color ciliegio" è la storia che conclude il volume. Mika è una studentessa di buon cuore e molto altruista, ma che si spaventa molto facilmente. Questo la rende il bersaglio preferito degli scherzi del di giovane professore, del quale è innamorata. Le cose sembrano andare bene, ma quando Mika trova il coraggio per dichiararsi all'insegnante, questi la rifiuta, dicendole di essere sposato e mostrandole una catena che porta al collo con due fedi nuziali. La ragazza, nonostante abbia il cuore affranto, non riesce ad allontanarsi dall'uomo, soprattutto perché percepisce in lui un forte dolore le cui origini sembrano sconosciute. D'altra parte, anche l'uomo continua a cercare la compagnia della studentessa. Quale verità si cela dietro al suo matrimonio?
Ora, io non sono una grande amante degli shoujo e delle loro atmosfere dalle tinte rosa e che ci illustrano situazioni al limite della realtà, ma quando ho letto che Hina Sakurada narrava di storie d'amori tormentati e impossibili, di malattie mentali, di perdizione e affini, ho pensato di trovarmi davanti ad un prodotto nuovo e che al quale valesse la pena di offrire una chance.
Le storie sono state perlopiù carine, i disegni superbi, ma in queste quattro storie ho trovato ben poco del disagio che mi era stato premesso.
Mi sono trovata perlopiù davanti a personaggi stereotipati, con ragazzi malvagi senza ragione e stupide scolarette sottomesse e spaventate, totalmente prive di carattere, ma ben disposte a donare il proprio corpo nella speranza di legare a sé il pazzo di turno (ad eccezione della seconda storia). Leggendo questo manga non mi sono trovata davanti le storie cupe che erano state annunciate, ma le vicende di ragazzine totalmente prive di forza di volontà, il cui unico pensiero che mi hanno suscitato è stato "per fortuna che alla loro età non sono mai stata così!".
Nel complesso però, proprio non mi posso lamentare. Nonostante l'antipatia per la maggior parte dei personaggi, ero incuriosita di vedere come si sarebbero evolute le storie ed in che modo si sarebbero concluse. Il tratto del disegno della Sakurada è bello al punto che quasi vale da solo l'acquisto del manga. Le tavole sono ricche di dettagli, ogni personaggio ha tratti ben distinti (cosa che sembra risultare spesso difficile a tante autrici di shoujo che realizzano ragazzi e ragazze molto simili tra loro) ed è dotato di grande espressività.
Le storie non sono simili, vi sono tratti angosciosi e la curiosità rimane alta.
Peccato solo che, viste le premesse fatte, mi immaginassi di trovarmi davanti a storie d'altro livello.
Per concludere, i disegni sono superbi, le storie mediamente gradevoli mentre ho trovato difficile affezionarmi alla maggior parte dei personaggi.
Il prezzo, di 6,50 €, è alquanto elevato, pertanto non mi sento di consigliare questa lettura a tutti, mentre credo potrebbero gradire coloro che cercano comunque un volume senza pretese e un po' fuori dall'ordinario.